“Razzismo Metallico” - serramenti in alluminio
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“Razzismo Metallico” - serramenti in alluminio
Trieste: il caso di “Razzismo Metallico” affrontato da Uncsaal
Il Tar del Friuli Venezia Giulia abroga l’articolo 19 del Piano del Colore
08/03/2007 - La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Friuli Venezia Giulia Ric. 82/2005 R.G.R. emessa il 24 gennaio 2007 ha posto un punto fermo riguardo alla possibilità di installare serramenti in alluminio nell’intero centro cittadino di Trieste, fino ad oggi negata dall’articolo 19 del Piano del Colore del capoluogo giuliano: il “caso Trieste” è il settantaduesimo caso di “Razzismo Metallico” affrontato da Uncsaal [l’Unione confindustriale del comparto italiano dell’involucro edilizio] in Italia negli ultimi 10 anni.
La sentenza, infatti, abroga integralmente l’art. 19 dello strumento urbanistico del comune di Trieste e afferma con chiarezza: “……l’art. 19 sarebbe stato illegittimamente interpretato [dal Comune n.d.r.] in maniera avulsa dalle Norme Cogenti … da cuoi si evincerebbe che gli obiettivi perseguiti sono quelli del mantenimento dell’aspetto estetico preesistente, il che non osta all’installazione di serramenti in alluminio che sono esteticamente identici a quelli in legno, oltre ad essere di maggior funzionalità e durata”.
In altri passi la sentenza [in allegato il testo integrale n.d.r.] definisce quanto stabilito dall’art. 19 del Piano del Colore una “violazione di legge ed eccesso di potere” e sancisce che quanto redatto dal comune di Trieste “manifesta incongruità ed illogicità” ed è una “violazione dei principi di buon andamento ed efficacia dell’azione amministrativa. Violazione dell’art. 1 della Legge 241/1990. Violazione dell’art. 42 della Costituzione. Violazione e falsa applicazione dell’art. 97 della Costituzione”.
Questa sentenza interviene dopo 3 anni di impegno del Gruppo Regionale Uncsaal del Friuli Venezia Giulia, affiancato anche dall’Associazione Industriali di Trieste, per ottenere un tavolo di confronto con il Comune per la revisione del Piano del Colore.
Nel commentare la sentenza, Daniele Corda, Coordinatore Regionale Uncsaal del Friuli Venezia Giulia ha sottolineato che “pur non riparando al grave danno economico arrecato ai costruttori di serramenti triestini, questa sentenza è un fatto importante soprattutto per il consumatore triestino al quale, in questi 3 anni, è stato negata una libera e consapevole possibilità di acquistare prodotti che rispondevano contemporaneamente alle tre caratteristiche fondamentali: estetica, valori prestazionali, economicità.”
Il Tar del Friuli Venezia Giulia abroga l’articolo 19 del Piano del Colore
08/03/2007 - La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Friuli Venezia Giulia Ric. 82/2005 R.G.R. emessa il 24 gennaio 2007 ha posto un punto fermo riguardo alla possibilità di installare serramenti in alluminio nell’intero centro cittadino di Trieste, fino ad oggi negata dall’articolo 19 del Piano del Colore del capoluogo giuliano: il “caso Trieste” è il settantaduesimo caso di “Razzismo Metallico” affrontato da Uncsaal [l’Unione confindustriale del comparto italiano dell’involucro edilizio] in Italia negli ultimi 10 anni.
La sentenza, infatti, abroga integralmente l’art. 19 dello strumento urbanistico del comune di Trieste e afferma con chiarezza: “……l’art. 19 sarebbe stato illegittimamente interpretato [dal Comune n.d.r.] in maniera avulsa dalle Norme Cogenti … da cuoi si evincerebbe che gli obiettivi perseguiti sono quelli del mantenimento dell’aspetto estetico preesistente, il che non osta all’installazione di serramenti in alluminio che sono esteticamente identici a quelli in legno, oltre ad essere di maggior funzionalità e durata”.
In altri passi la sentenza [in allegato il testo integrale n.d.r.] definisce quanto stabilito dall’art. 19 del Piano del Colore una “violazione di legge ed eccesso di potere” e sancisce che quanto redatto dal comune di Trieste “manifesta incongruità ed illogicità” ed è una “violazione dei principi di buon andamento ed efficacia dell’azione amministrativa. Violazione dell’art. 1 della Legge 241/1990. Violazione dell’art. 42 della Costituzione. Violazione e falsa applicazione dell’art. 97 della Costituzione”.
Questa sentenza interviene dopo 3 anni di impegno del Gruppo Regionale Uncsaal del Friuli Venezia Giulia, affiancato anche dall’Associazione Industriali di Trieste, per ottenere un tavolo di confronto con il Comune per la revisione del Piano del Colore.
Nel commentare la sentenza, Daniele Corda, Coordinatore Regionale Uncsaal del Friuli Venezia Giulia ha sottolineato che “pur non riparando al grave danno economico arrecato ai costruttori di serramenti triestini, questa sentenza è un fatto importante soprattutto per il consumatore triestino al quale, in questi 3 anni, è stato negata una libera e consapevole possibilità di acquistare prodotti che rispondevano contemporaneamente alle tre caratteristiche fondamentali: estetica, valori prestazionali, economicità.”
[img]http://www.bandieredeipopoli.com/images/friuli_vg/animate/b_trieste120an.gif[/img][img]http://www.bandieredeipopoli.com/images/altripopoli/animate/b_austriaimp.120an.gif[/img]
Ormai la mia Patria comincia a Muja e finissi a Duin
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- babatriestina
- senator
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- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
no so ben cossa che sia meo... la legge comunal in general voleva conservar quanto possibile i colori e le forme delle finestre de una volta, ma no so quanto che sia possibile adesso.
Comincemo cole finestre triestine: le tradizionali iera fatte per contrastar la bora, e le iera fatte cussì:
questa xe in via rossetti, in principio, e la ga el massimo: i scuri e le doppie lastre: le lastre a loro volta se pol verzer, ma cola bora nissun le spalancava, me se fazeva scorre un'antina. Anche i scuri, pur essendo possibile verzerli come in fotografia, in estate s e preferiva sburtar in fora le griglie de sotto.
A casa mia iera solo una lastra e la seconda alternava lastre (in inverno) e scuri ( in estate), de solito vegniva un omo, manoval o ex pompier, a far el cambio, i tochi se no doprai se tegniva in sufitta.
Co xe vegnui i primi serramenti in alluminio, i li ga ssai reclamizzai, trovavo sempre un foglietto in cassetta della posta, ma raramente el novo seramento, che ovviamente tegniva ben la bora, gaveva tutte le possibilità del vecio. Go anca visto rifar i serramenti in legno, come che me ga fato el mio paron de casa in casa vecia, ma iera semplicemente do finestre o te le verzi o te le seri, senza antine scorrevoli etc. nelle scole, ste antine scorrevoli vegniva piturade e cola pittura finiva col inciodarse e nissun le verzeva più.
Ecove un'altra facciata con finestre tradizionali
podè veder le differenti posizioni dei scuri, e in certe finestre le lastre za nove.
Le tapparelle ( rolè) xe vegnude nei anni 30, ma par che cola bora i le trovassi rumorose.
Nei ultimi anni, quasi tutte le nove ristrutturazioni, forsi per sparagnar, ga fatto piazza pulita dei scuri ( anche a casa mia, purtroppo) e ga messo delle finestre col esterno de alluminio, el interno magari de legno, le xe una meraviglia per quel che riguarda la bora, facili de nettar ( le mie vece se verzeva in fora, no ve digo!) ma molto meno versatili, bone per i uffici in centro:
Comincemo cole finestre triestine: le tradizionali iera fatte per contrastar la bora, e le iera fatte cussì:
questa xe in via rossetti, in principio, e la ga el massimo: i scuri e le doppie lastre: le lastre a loro volta se pol verzer, ma cola bora nissun le spalancava, me se fazeva scorre un'antina. Anche i scuri, pur essendo possibile verzerli come in fotografia, in estate s e preferiva sburtar in fora le griglie de sotto.
A casa mia iera solo una lastra e la seconda alternava lastre (in inverno) e scuri ( in estate), de solito vegniva un omo, manoval o ex pompier, a far el cambio, i tochi se no doprai se tegniva in sufitta.
Co xe vegnui i primi serramenti in alluminio, i li ga ssai reclamizzai, trovavo sempre un foglietto in cassetta della posta, ma raramente el novo seramento, che ovviamente tegniva ben la bora, gaveva tutte le possibilità del vecio. Go anca visto rifar i serramenti in legno, come che me ga fato el mio paron de casa in casa vecia, ma iera semplicemente do finestre o te le verzi o te le seri, senza antine scorrevoli etc. nelle scole, ste antine scorrevoli vegniva piturade e cola pittura finiva col inciodarse e nissun le verzeva più.
Ecove un'altra facciata con finestre tradizionali
podè veder le differenti posizioni dei scuri, e in certe finestre le lastre za nove.
Le tapparelle ( rolè) xe vegnude nei anni 30, ma par che cola bora i le trovassi rumorose.
Nei ultimi anni, quasi tutte le nove ristrutturazioni, forsi per sparagnar, ga fatto piazza pulita dei scuri ( anche a casa mia, purtroppo) e ga messo delle finestre col esterno de alluminio, el interno magari de legno, le xe una meraviglia per quel che riguarda la bora, facili de nettar ( le mie vece se verzeva in fora, no ve digo!) ma molto meno versatili, bone per i uffici in centro:
- babatriestina
- senator
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- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
in qualche caso go visto finestre de alluminio coi scuri, che ricopiava abbastanza fedelmente le vece finestre, mi credo che el ordinanza voleva evitar un zocolo e un stival, mezzo legno e mezzo alluminio in forme diferenti.
A parte el caso dei sburti ( finestra a sporto) che iera de legno e che no me par de gaver mai visto copiar in alluminio. Ecove uno
nela mia vecia casa ghe ne iera due, ghe tegnivimo i fioreti in primavera, la cheba del canerin co el ghe iera, un cuscin per pogiarse co vardavimo fora... iera veramente un osservatorio. Serena Schiavon Spigno ga scritto un libro " El sburto" dedicado a quel che la gaveva visto del sburto de casa sua
A parte el caso dei sburti ( finestra a sporto) che iera de legno e che no me par de gaver mai visto copiar in alluminio. Ecove uno
nela mia vecia casa ghe ne iera due, ghe tegnivimo i fioreti in primavera, la cheba del canerin co el ghe iera, un cuscin per pogiarse co vardavimo fora... iera veramente un osservatorio. Serena Schiavon Spigno ga scritto un libro " El sburto" dedicado a quel che la gaveva visto del sburto de casa sua
- Nona Picia
- cavalier del forum
- Messaggi: 10983
- Iscritto il: ven 20 gen 2006, 15:08
- Località: Trieste - Rozzol
Ma te son sicuro che quel no iera el color original?AdlerTS ha scritto: me par proprio una scarpa e un zocolo I poteva almeno darghe un altro color.
Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"
"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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razzismo metallico
qua' in Australia le xe sempre esistide, mi go' un color marron scuretto , pero' go' inteso che in futuro, E questo xe perche' i se ga' uni' al continente Europeo coi architetti, moderni, come Tedeschi, Norvegesi, e anche Italiani. I volera' introdur in Australia le doppie finestre. Tutti se lamenta per via della polvere, specie noi chel vento vien da tre direzioni, e col freddo invernale all'Antartica.
Non solo per quel ma anche per risparmiar luce, e riscaldamento, el legno marcisi e l'alluminio i ne ga' in abbondanza da per quasi tutto el mondo.
Comunque quelle che mostre'? saria ora chei le pitturi.......
Maria aka refolo
Non solo per quel ma anche per risparmiar luce, e riscaldamento, el legno marcisi e l'alluminio i ne ga' in abbondanza da per quasi tutto el mondo.
Comunque quelle che mostre'? saria ora chei le pitturi.......
Maria aka refolo
- babatriestina
- senator
- Messaggi: 41987
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
ecove una casa neoclassica in Barriera coni scuri diferenti, a sinistra i veci in legno, a destra in aluminio.
Piturar scuri de legno xe un afar de chebe, me ricordo un mio amico che ga voludo farlo de solo el ghe ga passado tante domeniche! El color tradizional xe bianco o verde scuro.
come vedè, i do tipi xe simili, ma no precisi
Piturar scuri de legno xe un afar de chebe, me ricordo un mio amico che ga voludo farlo de solo el ghe ga passado tante domeniche! El color tradizional xe bianco o verde scuro.
come vedè, i do tipi xe simili, ma no precisi
- Nona Picia
- cavalier del forum
- Messaggi: 10983
- Iscritto il: ven 20 gen 2006, 15:08
- Località: Trieste - Rozzol
Piturar scuri de legno se altrochè un affar de chebe, noi li gavevimo fin a circa 11 anni fa e più o meno ogni 5 anni se li doveva piturar a fondo,perchè noi semo in una posizion molto esposta ale intemperie e con tuto che sum li curava come fioi, no i durava un granchè e lui se sfiancava per setimane perchè el li fazeva tornado a casa del lavor. In camdio quei de lauminio xe de lavarli, e tanto, più dele finestre, perchè el sporco se taca e no va via facilmente.
Ciao ciao
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trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"
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Dal punto de vista architetonico, se dovessi mantegnir tuto come l’originale e con i stessi materiali. Dal punto de vista pratico e in alcuni casi economico, de dovessi zercar de mantegnir vizin del’originale ma con materiali moderni. Obligar la gente a costi de manutenzion no sempre posibili, per star ale regole, pol far più mal che ben, nel senso che se la manutenzion no vien fata se finissi con la perdita dela finestra, dela porta, sofito ecc.
Vantaggi dei materiali naturali, come el legno:
xe rinovabili, bassi costi de produzion, oltre i aspetti ecologici conossudi ( produzion de O2, abassamento del CO2 ecc. ).
Vantaggi dei metalli e resine plastiche:
durabilità, bassi costi de manutenzion, costo più basso del legno.
Vantaggi dei materiali naturali, come el legno:
xe rinovabili, bassi costi de produzion, oltre i aspetti ecologici conossudi ( produzion de O2, abassamento del CO2 ecc. ).
Vantaggi dei metalli e resine plastiche:
durabilità, bassi costi de manutenzion, costo più basso del legno.
Ogni luogo è Patria mia, perchè da ogni luogo posso vedere il cielo - Seneca.
Alla scienza unisci la carità, e la scienza ti sarà utile, non da sola, ma a motivo della carità.
Alla scienza unisci la carità, e la scienza ti sarà utile, non da sola, ma a motivo della carità.
- babatriestina
- senator
- Messaggi: 41987
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Re:
de quele finestre del Lloyd mi go sentido contar una curiosa storiela : iera un sior che lavorava là in un uficio cola scrivania no lontan dele finestre in piena batuda de bora, finestre come se pol imaginar con dopie lastre, ben fate, etc... però... el gaveva sempre disturbi, no so se mal de schena o simile e ala fin el dotor ghe ga dito Mi come cura ghe prescrivo de spostar la scrivania, che lei la se sta becando un spifero in schena. Ma no! che le finestre xe ben fate.. Ben bon, el ga fato spostar la scrivania e el mal de schena ghe xe passadoAdlerTS ha scritto:
Per el restauro del palazzo del Lloyd in piaza Grande i ga dovudo ciamar una dita austriaca perché in italia nissun jera bon de rifar un serramento come quel original da sistemar.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)