triestini e trentini - rimpatrio dopo la guerra
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triestini e trentini - rimpatrio dopo la guerra
Mandi a tutti. Sono di Trento, ma amo la vostra città :per Svevo, per il bel mare, per la Storia comune. Ho lavorato come volontaria ai tempi del terremoto, a Majano, Gemona.. e da allora amo la gente friulana, i frus,i luoghi,i cibi. Perchè sono su questo sito?perchè mi piace troppo. Mi piacerebbe collaborare con voi o anche solo ciacerar(dialetto trentino). Io sto facendo ricerche su un argomento comune poco trattato : i prigionieri di guerra. Ho letto i libri di Marina Rossi e di Milocco, molto belli. Mi piacerebbe però rintracciare molti nomi di soldati ritornati a casa dalla Siberia. Per ridare a loro un nome, perchè non siano dimenticati. Siccome i prigionieri sono stati moltissimi, ho pensato di cercare di raggrupparli un pò, in base alle liste delle persone sulle navi che li hanno riportati in patria,fino al 1920. Io ho il nome delle navi e ho trovato nomi soprattutto trentini, ma anche di Triestini e friulani. Ho trovato queste liste nei musei o archivi di stato della mia regione. Sto cercando altre liste ..Se a qualcuno di voi interessa l'argomento...fatevi vivi.
"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"
Antoine de Saint-Exupéry
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Re: triestini e trentini
Un saluto a te, collegata a noi dal "mitico" ed ideale ponte Trento-Trieste!
e per chiacchierare in dialetto trentino, qui troverai la nostra Elisa che scrive dall'Argentina ma è come se fosse anche presente a Trento, tanto ce ne parla e ce l'ha nel cuore.
Il mandi lo dici piuttosto ai nostri vicini friulani, che parlano le loro lingua che non è il triestino .
Per i prigionieri, gli esperti della prima guerra sapranno cose più dettagliate, però posso farti il nome di un mio prozio, Piero Shivitz, che fu prigioniero in Russia durante la prima guerra mondiale e in seguito sembra che raccontasse che i Russi erano assai buona gente. Ma della sua storia e del suo rientro nessuno mi ha raccontato altro e anche i suoi discendenti ormai sono morti quasi tutti.
e per chiacchierare in dialetto trentino, qui troverai la nostra Elisa che scrive dall'Argentina ma è come se fosse anche presente a Trento, tanto ce ne parla e ce l'ha nel cuore.
Il mandi lo dici piuttosto ai nostri vicini friulani, che parlano le loro lingua che non è il triestino .
Per i prigionieri, gli esperti della prima guerra sapranno cose più dettagliate, però posso farti il nome di un mio prozio, Piero Shivitz, che fu prigioniero in Russia durante la prima guerra mondiale e in seguito sembra che raccontasse che i Russi erano assai buona gente. Ma della sua storia e del suo rientro nessuno mi ha raccontato altro e anche i suoi discendenti ormai sono morti quasi tutti.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Re: triestini e trentini
Mi sprofondo in mille scuse...Vedi che in Italia si conosce poco delle altre regioni. Come si saluta a Trieste? Io a Trieste ci sono stata molte volte,l'ho trovata bellissima, ma non ho parlato con la gente....Invece ho vissuto per mesi nei luoghi prima descritti. E mi piace il caffè di Trieste servito nel bicchiere. Pensa che in un viaggio fatto di recente con gente che non conoscevo di altre regioni, pensavano che in Trentino si parlasse tedesco! Comunque grazie dell'informazione sul tuo parente. Mio nonno è stato, come i vostri nonni o bisnonni, un soldato austroungarico, è stato prigioniero in Siberia 6 anni ed è tornato da Wladivostok nel marzo 1920,sbarcando a Trieste sul piroscafo giapponese England maru. Io ho ricostruito la sua storia partendo da un foglio matricolare trovato in Archivio di Stato. Anch'io avevo solo vaghi ricordi...Altre due navi giunte a Trieste nel 20 furono la France Maru e la Texas maru. E' una lunga storia, anche perchè questi poveri prigionieri hanno anche dovuto (in molti) combattere con gli zaristi bianchi contro i bolscevichi per conto del governo italiano di allora, pur di tornare a casa...Ciao
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Re: triestini e trentini
Come si saluta ? non esite un termine speciale ... noi per esempio storpiamo il "ciao" in "ciau"
Mal no far, paura no gaver.
Re: triestini e trentini
Se scrivi nel "SEARCH" (in alto a destra) Vladivostok, vedrai tutti i post che hanno trattato nel passato il tuo tema.
Re: triestini e trentini
Ciau alor! Grazie per l'aiuto. Comunque intendevo un lavoro tipo questo : Sulle liste che ho trovato ci sono dei Trentini e Triestini che, anche potendo imbarcarsi da Wladivostok, hanno preferito fermarsi e restare a vivere in Siberia nel 1920. Sul documento c'è scritto :"REDENTI che ad onta delle pratiche fatte dalla Missione , non vollero essere rimpatriati".
Essi furono:
Herdina Giuseppe di Michele nato a Trieste 15/05/1887
Bencina Carlo di Giovanni nato a Trieste 18/08/1889
Zerquenich Giuseppe fu Giorgio nato a Trieste 15/5/1886.
In tutto 26 uomini ,3 Triestini, 2 di Gorizia,gli altri Trentini(con due di incerta origine).Il luogo era Wladivostok
Non so se sono poi rimpatriati negli anni seguenti, ma so che quella è stata l'ultima possibilità di tornare in Italia, perchè ritornava in patria la Missione Italiana (CSEO)e la guerra era finita nel 1918. Naturalmente poi Arlanch in seguito andò a cercare altri prigionieri, ma non trovò un numero così alto di persone.
Io conosco i nomi delle persone che tornarono con la England,la Texas, la France Maru. Mi piacerebbe trovare l'elenco di quelli tornati con la Gablonz nel 1919. La Gablonz era del Lloid Austriaco triestino. Erano circa 300 uomini sbarcati a Trieste . Mi piacerebbe anche trovare le foto delle navi . Io ho trovato la England. Secondo me ci deve essere un modo (archivio?) per trovare i nomi.
Essi furono:
Herdina Giuseppe di Michele nato a Trieste 15/05/1887
Bencina Carlo di Giovanni nato a Trieste 18/08/1889
Zerquenich Giuseppe fu Giorgio nato a Trieste 15/5/1886.
In tutto 26 uomini ,3 Triestini, 2 di Gorizia,gli altri Trentini(con due di incerta origine).Il luogo era Wladivostok
Non so se sono poi rimpatriati negli anni seguenti, ma so che quella è stata l'ultima possibilità di tornare in Italia, perchè ritornava in patria la Missione Italiana (CSEO)e la guerra era finita nel 1918. Naturalmente poi Arlanch in seguito andò a cercare altri prigionieri, ma non trovò un numero così alto di persone.
Io conosco i nomi delle persone che tornarono con la England,la Texas, la France Maru. Mi piacerebbe trovare l'elenco di quelli tornati con la Gablonz nel 1919. La Gablonz era del Lloid Austriaco triestino. Erano circa 300 uomini sbarcati a Trieste . Mi piacerebbe anche trovare le foto delle navi . Io ho trovato la England. Secondo me ci deve essere un modo (archivio?) per trovare i nomi.
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Re: triestini e trentini
Ciao mandi di Trento,
siccome la gentil babatriestina in succinta esposizione mi ha presentata a te (ah! quel ponte mitico Trento-Trieste suggerito come introduzione al forum....), sono qui a darti il benvenuto al forum.
Son passate dalle mie mani numerosi 'Quaderni de ciacere en trentin' specialmente di poesie in dialetto. Io me le godo, sono sempre attaccata a quelle....zolle!
Mi dispiace di non poter essere utile per la tua ricerca, semplicemente perchè il mio papà, classe 1898, combattente giovanissimo, ritornato sano e salvo dal fronte, ci ha raccontato di essere ritornato in treno....anzi ci raccontava il seguentre 'storico' aneddoto: in viaggio successe che in una determinata stazione ferroviaria salirono sul treno dei 'personaggi' (mai individuato quale stazione nè quali personaggi....,peccato! ed è perchè da giovani non si ascolta tutto nè si domanda tutto e por ci si pente!), i quali si dedicarono a 'barattare' i cappotti militari indossati, con...... dei cappotti logori -strazi- !. Ed era dicembre, e mio papá arrivava a Trento pochi giorni prima del suo ventesimo compleanno.
Dunque auguri per la tua ricerca, confidando nell' aiuto dei triestini sempre propensi ad aiutare.
siccome la gentil babatriestina in succinta esposizione mi ha presentata a te (ah! quel ponte mitico Trento-Trieste suggerito come introduzione al forum....), sono qui a darti il benvenuto al forum.
Son passate dalle mie mani numerosi 'Quaderni de ciacere en trentin' specialmente di poesie in dialetto. Io me le godo, sono sempre attaccata a quelle....zolle!
Mi dispiace di non poter essere utile per la tua ricerca, semplicemente perchè il mio papà, classe 1898, combattente giovanissimo, ritornato sano e salvo dal fronte, ci ha raccontato di essere ritornato in treno....anzi ci raccontava il seguentre 'storico' aneddoto: in viaggio successe che in una determinata stazione ferroviaria salirono sul treno dei 'personaggi' (mai individuato quale stazione nè quali personaggi....,peccato! ed è perchè da giovani non si ascolta tutto nè si domanda tutto e por ci si pente!), i quali si dedicarono a 'barattare' i cappotti militari indossati, con...... dei cappotti logori -strazi- !. Ed era dicembre, e mio papá arrivava a Trento pochi giorni prima del suo ventesimo compleanno.
Dunque auguri per la tua ricerca, confidando nell' aiuto dei triestini sempre propensi ad aiutare.
"Todo lo bueno me ha sido dado"
Re: triestini e trentini
Ciau elisa . Sono contenta di conoscerti. Ma com'è che sei finita in Argentina? E' vero ,non si ascoltano mai i racconti degli "anziani" quando c'è l'opportunità...E dopo è tardi...Ma io mi sono data parecchio da fare in questo periodo e sono riuscita a trovare tanto di quel periodo storico...In Trentino sono riusciti a dare un nome a tutti i soldati morti nella Prima guerra, ma credo che non ci sia un vero e proprio approfondimento per quel che riguarda i prigionieri, per tutti quelli che sono stati a Kirsanov, Tiensin, Krasnojarc ecc. Marina Rossi ha trovato tanti campi di concentramento, ci sono tanti diari ...ma per me non è ancora abbastanza. E' stato un periodo oscuro per noi trentini, fiulani, trestini soprattutto...Spero in una collaborazione degli amici Triestini....Chissà se qualcuno riuscirà a trovare foto e notizie delle 3 navi arrivate a Trieste nel 1920, della Gablonz, della Nippon...Queste ed altre navi hanno riportato alle loro famiglie tanti dei nostri . Ho pensato che forse sul giornale "Il piccolo" dell'epoca c'era qualcosa. Ciao, chi gh'è l sol...finalmente. Mi piace l'idea del ponte tra le nostre regioni: la nostra avventura austroungarica è stata comune...
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Re: triestini e trentini
però anni fa ('70-'80 del secolo scorso), sentivo dire spesso: "comandi", come risposta a una richiesta, potrebbe avere la stessa origine?
saluti.
saluti.
Re: triestini e trentini
Ciau ! A dir la verità in Trentino qualche anziano usa spesso in certe zone la parola "comandi?"per rispondere ad una domanda, ma non la usa per salutare. Io ho sentito la parola "mandi" in Friuli nella zona di Majano, Gemona, San Daniele, usata come forma di saluto. Ho chiesto alla gente , ma mi hanno detto che non corrispondeva al significato di "comandi?". Voleva solo dire " Ciao o buongiorno" . Sono stata colpita perchè mi piaceva la parola e soprattutto perchè veniva usata sempre, anche se non si conosceva la persona che si incrociava per strada. Al contrario noi Trentini, un pò più chiusi, di solito non salutiamo per strada tutti quelli che incontriamo, ma solo la gente che conosciamo almeno un pò.
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Re: triestini e trentini
Mandi, secondo Wikipedia dovrebbe derivare da m'arcomandi, mi raccomando. Ci sono pure altre spiegazioni plausibili..
Re: triestini e trentini
Ciao Macondo, mi hai tolto una curiosità. Pensa che sono stata in zona per mesi,ma ho chiesto diverse volte alle persone e nessuno sapeva perchè salutava così. Comunque spero di rilanciare il tema : ricerca di prigionieri ex austroungarici in Siberia delle nostre due regioni: una ricerca comune, basata su documenti. La mia ricerca si collega alle navi, agli uomini che vennero trasportati, alle foto che riguardano l'argomento. Inserisco qui una scheda riguardante il piroscafo Gablonz e una lista di navi che riportarono i prigionieri. Queste navi non erano da guerra, ma mercantili o navi ospedale :
RIEPILOGO NUMERICO DEI TRENTINI ED ADRIATICI RIENTRATI IN ITALIA DALL'ESTREMO ORIENTE:
-PRIMO VIAGGIO : Da ARCANGELO - PIROSCAFO HUNTSPEAL (prima portava bandiera Austriaca e si chiamava “Barone Korber” nel porto di Trieste , al tempo divenne in possesso degli inglesi) – giorni 25 di viaggio.:
24 settembre 1916: imbarco ad Arcangelo
PERCORSO : Kirsanov- Tambov –Mosca- Jaroslav-Volodga – porto di Arcangelo sul mar Bianco-
percorso sul mar Bianco- Mar di Barents - coste settentr. Scandinavia- Isole Shetland- Arrivo a Glasgov (Scozia) il 4 ottobre-sud della Gran Bretagna - attraversamento della Manica - arrivo a Cherbourg in Normandia –coste francesi – arrivo a Torino il 9 ottobre alle 10 del mattino. TRASPORTAVA 1700 prigionieri .
-Poi ci fu un secondo viaggio con la stessa nave, ritornata ad Arcangelo a riprendere ancora 1650 prigionieri.
Il terzo viaggio(tutti caricavano prigionieri arrivati a Kirsanov optanti per l'Italia) non riuscì a partire.
- Fine ottobre 1917 : NAVE STANTOL
- NAVE SHERIDAN, americana,vecchia nave che non superava i 10 nodi. Nel 1918 rientrarono 470 persone (Tiensin -Oceano Pacifico -Stati uniti- Fort Dix. Poi cambiarono nave e s'imbarcarono sulla GIUSEPPE VERDI,attraversarono Gibilterra e giunsero a Genova il 27 giugno
..
PIROSCAFO ROMA (arrivo a Napoli 22/10/1918)
PIROSCAFO GABLONZ( 23 ottobre 1919 arrivo a Trieste)PIROSCAFO GABLONZ ,che apparteneva all’Armatore Llojd Austriaco; in seguito fu denominato “Tevere” del Llojd Triestino. Poteva imbarcare 300 uomini
RIEPILOGO NUMERICO DEI TRENTINI ED ADRIATICI RIENTRATI IN ITALIA DALL'ESTREMO ORIENTE:
-PRIMO VIAGGIO : Da ARCANGELO - PIROSCAFO HUNTSPEAL (prima portava bandiera Austriaca e si chiamava “Barone Korber” nel porto di Trieste , al tempo divenne in possesso degli inglesi) – giorni 25 di viaggio.:
24 settembre 1916: imbarco ad Arcangelo
PERCORSO : Kirsanov- Tambov –Mosca- Jaroslav-Volodga – porto di Arcangelo sul mar Bianco-
percorso sul mar Bianco- Mar di Barents - coste settentr. Scandinavia- Isole Shetland- Arrivo a Glasgov (Scozia) il 4 ottobre-sud della Gran Bretagna - attraversamento della Manica - arrivo a Cherbourg in Normandia –coste francesi – arrivo a Torino il 9 ottobre alle 10 del mattino. TRASPORTAVA 1700 prigionieri .
-Poi ci fu un secondo viaggio con la stessa nave, ritornata ad Arcangelo a riprendere ancora 1650 prigionieri.
Il terzo viaggio(tutti caricavano prigionieri arrivati a Kirsanov optanti per l'Italia) non riuscì a partire.
- Fine ottobre 1917 : NAVE STANTOL
- NAVE SHERIDAN, americana,vecchia nave che non superava i 10 nodi. Nel 1918 rientrarono 470 persone (Tiensin -Oceano Pacifico -Stati uniti- Fort Dix. Poi cambiarono nave e s'imbarcarono sulla GIUSEPPE VERDI,attraversarono Gibilterra e giunsero a Genova il 27 giugno
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PIROSCAFO ROMA (arrivo a Napoli 22/10/1918)
PIROSCAFO GABLONZ( 23 ottobre 1919 arrivo a Trieste)PIROSCAFO GABLONZ ,che apparteneva all’Armatore Llojd Austriaco; in seguito fu denominato “Tevere” del Llojd Triestino. Poteva imbarcare 300 uomini
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Re: triestini e trentini
Mi diria che "comandi ?" al posto de "scusi ?" sia ancora vivo e vegetoVetRitter ha scritto:però anni fa ('70-'80 del secolo scorso), sentivo dire spesso: "comandi", come risposta a una richiesta, potrebbe avere la stessa origine?
saluti.
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Re: triestini e trentini
Credo che sia un modo dei dir tipicamente militare "Ai suoi comandi, capitano" ... "Comandi, sior capitano" credo che lo gavemo senti tuti in qualche film, forse "la grande guerra".
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
Re: triestini e trentini
Stasera sono a Rovereto....Ho appena sentito i malinconici rintocchi della Campana Maria Dolens, che ogni sera ricorda tutti i caduti della Prima Guerra....E dico tutti...Sono stufa di sentir parlare della guerra 15-18. La guerra e i morti per le nostre due regioni è partita nel 14 e mio nonno è tornato nel 1920, come moltissimi altri nostri e vostri.... Allora, comunque , vada per "COMANDI CAPITANO"! Invidio molto il vostro mare e le vostre navi!
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Re: triestini e trentini
Infatti!mandi_ ha scritto:Sono stufa di sentir parlare della guerra 15-18. La guerra e i morti per le nostre due regioni è partita nel 14 e mio nonno è tornato nel 1920, come moltissimi altri nostri e vostri....
Di navi non ne sono rimaste molte...mandi_ ha scritto:Invidio molto il vostro mare e le vostre navi!
Re: triestini e trentini
non so se siano rimaste molte navi, ma so che Trieste è unica, veramente straordinaria! Io ci vengo più volte l'anno, ma di passaggio. E' da molto tempo che desidero "fermarmi in città per un pò" , ma soldi e tempo...dato che si lavora...Ma un giorno o l'altro lo faccio : ci sono troppe cose che m'interessano lì .
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Re: triestini e trentini
CIAO A TUTTI DA MANDI. Riporto questo stralcio di un diario dalla Siberia che mi è piaciuto molto.Scrivo saltando qualche passo, ma la scrittura è fedele al testo e la canzone la trascrivo integrale.
ESTATE 1919 VALENTINO MAESTRANZI Prigig. Omsk- Tomsk- Vladivostok.
" L'armonia incominciava ad entrare nei nostri cuori, unita ad un meglio vivere, pensando di essere presto tra le nostre famiglie.
se tutto avveniva secondo la verità delle promesse. In breve partiamo in treno da Vladivostok, pasando da Krasnojark,dove erano i Battaglioni neri. Proseguendo infine, dopo alcuni giorni,ariviamo in quest'a cità, in fondo agli Estremi Orienti. Era Wladivostok. Qui fummo condoti a piedi fuori di cità e messi in caserme:il nome di questo campo era Gornostai.
Qui vennero formate tre categorie, da scegliere a sua volontà la desiderata.
La più favorita per la Missione itliana era questa : di volerci arruolare per fare il soldato (contro i bolscevichi,in appoggio agli zaristi bianchi).
La seconda era di firmare la citadinanza italiana, nel quale si otteneva il vestito grigio verde, senza però i distintivi militari, e questa fu la mia preferita.
La terza fu quella chiamata "dei canarini, perchè furono vestiti di vestito di tela, color canarino; questi erano di quelli che non credevano ancora che Trento e Trieste fossero sotto l'Italia e pensavano che ci fosse sotto una strategia, e non credevano di essere rimpatriati.Noi eravamo in caserme, i canarini erano tenti a distanza da noi, in un' altra caserma e il nostro divertimento era vedere gli ufficiali tante mattine andavano da questi canarini a tenerci un discorso,per convertirli, come un Padre cerca di convertire un peccatore.
In breve passò l'estate e in un attimo passò l'inverno. ,con la promessa già da tempo che n'beve arriverà la nave Gablonz, appartenente al Llojd triestino. Finalmente è arrivata. Ma passato qualche giorno,quella cara nuova della partenza viene smentita,e ci siamo ritrovati di nuovo disbraciati e addolorati. I soldati della nostra Missione italiana hanno fatto qualche protesta contro i nostri capi e tentato di assediare questa nave e di far valere le promesse fatte ,ma non ci riuscirono. Il 6 settembre 1919 il piroscafo partì,con 300 persone a bordo......
In questo tempo che aspettavamo un'altra nave..la Persia...la Roma...tutti gli Alleati uniti , frances, americani, Serbi, Taliani..mantenevano una macchina,per fare un cinematografo. Un giorno, mentre si stava attendendo in un grande salone, con un piccolo paco, per vdere questo cinematografo,un gruppo di Triestini domandò se li fosse concessodi fare un canto sul palco e furono ottenuti.Con grande sorpresa per noi e tra grande gioia ed applausie grida,sentimmo in quei tempi questa cara canzone, che parlava di promesse fatte ,ma mai mantenute.Forse voi troverete poca soddisfazione nel leggerla, ma fortunati voi che non eravate presenti in quei tempi."
ESTATE 1919 VALENTINO MAESTRANZI Prigig. Omsk- Tomsk- Vladivostok.
" L'armonia incominciava ad entrare nei nostri cuori, unita ad un meglio vivere, pensando di essere presto tra le nostre famiglie.
se tutto avveniva secondo la verità delle promesse. In breve partiamo in treno da Vladivostok, pasando da Krasnojark,dove erano i Battaglioni neri. Proseguendo infine, dopo alcuni giorni,ariviamo in quest'a cità, in fondo agli Estremi Orienti. Era Wladivostok. Qui fummo condoti a piedi fuori di cità e messi in caserme:il nome di questo campo era Gornostai.
Qui vennero formate tre categorie, da scegliere a sua volontà la desiderata.
La più favorita per la Missione itliana era questa : di volerci arruolare per fare il soldato (contro i bolscevichi,in appoggio agli zaristi bianchi).
La seconda era di firmare la citadinanza italiana, nel quale si otteneva il vestito grigio verde, senza però i distintivi militari, e questa fu la mia preferita.
La terza fu quella chiamata "dei canarini, perchè furono vestiti di vestito di tela, color canarino; questi erano di quelli che non credevano ancora che Trento e Trieste fossero sotto l'Italia e pensavano che ci fosse sotto una strategia, e non credevano di essere rimpatriati.Noi eravamo in caserme, i canarini erano tenti a distanza da noi, in un' altra caserma e il nostro divertimento era vedere gli ufficiali tante mattine andavano da questi canarini a tenerci un discorso,per convertirli, come un Padre cerca di convertire un peccatore.
In breve passò l'estate e in un attimo passò l'inverno. ,con la promessa già da tempo che n'beve arriverà la nave Gablonz, appartenente al Llojd triestino. Finalmente è arrivata. Ma passato qualche giorno,quella cara nuova della partenza viene smentita,e ci siamo ritrovati di nuovo disbraciati e addolorati. I soldati della nostra Missione italiana hanno fatto qualche protesta contro i nostri capi e tentato di assediare questa nave e di far valere le promesse fatte ,ma non ci riuscirono. Il 6 settembre 1919 il piroscafo partì,con 300 persone a bordo......
In questo tempo che aspettavamo un'altra nave..la Persia...la Roma...tutti gli Alleati uniti , frances, americani, Serbi, Taliani..mantenevano una macchina,per fare un cinematografo. Un giorno, mentre si stava attendendo in un grande salone, con un piccolo paco, per vdere questo cinematografo,un gruppo di Triestini domandò se li fosse concessodi fare un canto sul palco e furono ottenuti.Con grande sorpresa per noi e tra grande gioia ed applausie grida,sentimmo in quei tempi questa cara canzone, che parlava di promesse fatte ,ma mai mantenute.Forse voi troverete poca soddisfazione nel leggerla, ma fortunati voi che non eravate presenti in quei tempi."
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Re: triestini e trentini
ED ECCO LA CANZONE
CANZONE DEL CAMPO GORNOSTAI 1920
Come son qua rivà,da pchi mesi fa
Eiga madeto aspesta, sinchè vapor verà.
Mangia bevi e fuma,che bori ti darà
Eper no perder tempo,intanto fa il soldà.
Così la nave, che viene e che va.
Le nove anni,che facio il soldà
Imi rimena di qua ,imi rimena dila.
Eidise chel mondo,segà ribaltà.
Il luogo dei Triestini,le andato a tombolon,
dei lori vaporini,igagià cambia padron.
Ihga manda il Gablonz,male anche partì,lera un batel di luso,nule vegnu per mi.
Qui la canzone continua, se a qualcuno interessa invio il resto.Non ho capito bene se il testo è in triestino, oppure è stato "tradotto "in trentino dal Diarista, che era di Giustino .La nave Gablonz descritta partì da Vladivostok il 6 settembre 1919 ,con cica 300 uomini a bordo, toccò Shanghai, Hong Kong,Cejlon, Aden,Suez, arrivò al porto di Brindisi il 2 ottobre 1919 e il 23 ottobre 1919 arrivò a Trieste.
Il Maestranzi invece tornò con la Texas Maru, con lo stesso itinerario . Partì il 26 febbraio 1920 da Wlad. e
"rivò alla cara Trieste il 20 aprile 1920.Nesuno può imaginare la grande gioia di cuel arivo in cuela cità tutta in festa,ansiossi aspettando i suoi cari,mentre attendevano col cuore in gioia i nuovi arivati,che non è posibile discrivere cuela scena di gioia di cuel caro popolo uniti anoi. "
C'erano fotografi e giornalisti del "Piccolo" a testimoniare questo evento, o no?
CANZONE DEL CAMPO GORNOSTAI 1920
Come son qua rivà,da pchi mesi fa
Eiga madeto aspesta, sinchè vapor verà.
Mangia bevi e fuma,che bori ti darà
Eper no perder tempo,intanto fa il soldà.
Così la nave, che viene e che va.
Le nove anni,che facio il soldà
Imi rimena di qua ,imi rimena dila.
Eidise chel mondo,segà ribaltà.
Il luogo dei Triestini,le andato a tombolon,
dei lori vaporini,igagià cambia padron.
Ihga manda il Gablonz,male anche partì,lera un batel di luso,nule vegnu per mi.
Qui la canzone continua, se a qualcuno interessa invio il resto.Non ho capito bene se il testo è in triestino, oppure è stato "tradotto "in trentino dal Diarista, che era di Giustino .La nave Gablonz descritta partì da Vladivostok il 6 settembre 1919 ,con cica 300 uomini a bordo, toccò Shanghai, Hong Kong,Cejlon, Aden,Suez, arrivò al porto di Brindisi il 2 ottobre 1919 e il 23 ottobre 1919 arrivò a Trieste.
Il Maestranzi invece tornò con la Texas Maru, con lo stesso itinerario . Partì il 26 febbraio 1920 da Wlad. e
"rivò alla cara Trieste il 20 aprile 1920.Nesuno può imaginare la grande gioia di cuel arivo in cuela cità tutta in festa,ansiossi aspettando i suoi cari,mentre attendevano col cuore in gioia i nuovi arivati,che non è posibile discrivere cuela scena di gioia di cuel caro popolo uniti anoi. "
C'erano fotografi e giornalisti del "Piccolo" a testimoniare questo evento, o no?
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Re: triestini e trentini
un link
http://fotoalbum.virgilio.it/vecchiatri ... esanr.html
con la nota Cantiere san rocco Muggia 1912
da qua:
http://www.webalice.it/cherini/Cartoncini.htm
vorrei linkarla, ma è troppo grande, per cui la ridimensiono e la aggiungo qua: è da quel sito, ma un po' rimpicciolita
NB ora Gablonz è Jablonec
e per la nave, trovo che:
Gablonz 1912 1919 transferred to Lloyd Triestino, Trieste, 1921 renamed Tevere.
http://fotoalbum.virgilio.it/vecchiatri ... esanr.html
con la nota Cantiere san rocco Muggia 1912
da qua:
http://www.webalice.it/cherini/Cartoncini.htm
vorrei linkarla, ma è troppo grande, per cui la ridimensiono e la aggiungo qua: è da quel sito, ma un po' rimpicciolita
NB ora Gablonz è Jablonec
e per la nave, trovo che:
Gablonz 1912 1919 transferred to Lloyd Triestino, Trieste, 1921 renamed Tevere.
- Allegati
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"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)