Cimiteri austroungarici dela prima guera

[Nini Naridola]

Trieste, con la lapide a San Giusto, onora i suoi morti durante la prima guerra mondiale

vir un 1.jpg (17.76 KiB) Visto 3650 volte

[mandi_]

E questa targa mi piace molto : senza tanti fronzoli. Trieste, nella Grande guerra, onora tutti i suoi morti in guerra, senza distinzione.Almeno questo è quel che capisco io.

[babatriestina]

E questa targa mi piace molto : senza tanti fronzoli. Trieste, nella Grande guerra, onora tutti i suoi morti in guerra, senza distinzione.Almeno questo è quel che capisco io.

invece con la croce e il Viribus Unitis ( il motto dell'impero) si tratta appunto della lapide per i caduti in campo austroungarico, dovremmo averne altre immagini in forum, anche se a prima vista non le trovo, delle deposizioni di corone da parte delle varie associazioni.

[mandi_]

Immaginavo. Vedo anche la sequenza di commenti stupidi e offensivi in coda all'articolo del Piccolo (uguali e altrettanto sciocchi sono i commenti trentini).
Tali commenti noto che non offendono per lo più l'autore dell'articolo, ma si riferiscono ancora "a chi che gaveva rason : l'Austria , l'Italia, gli Slavi ecc." Come se la guerra fosse stata una partita di calcio.
Forse io sono un pò idealista o utopistica. Mi piacerebbe immaginare un mondo senza rancore inutile, ma purtroppo vedo da sola che non è così.
In ogni modo credo che la realtà sia questa : i defunti nella Grande Guerra delle nostre regioni furono tutti soldati austroungarici, perchè a tutti l'AU assegnò un Reggimento. No credo che tuti i sia stadi entusiasti de partir, anzi no credo per niente. Moltissimi morirono.
Tanti fecero la scelta di disertare e di entrare a far parte dell'Esercito Italiano. Anche tra questi tantissimi morirono.
Anche tra quelli prigionieri in Russia, per diserzione o cattura,tantissimi morirono.
Ognuno aveva la sua idea di appartenenza nel cuore e molti sono stati i morti in nome di questa idea.Ma anche non giudico i morti senza idee particolari. Quando i moriva, gridavano :mamma o il nome della moglie o invocavano il loro Dio, no credo che gridassero il nome del re o imperatore.
Io non giudico un ragazzo di 18 anni o un uomo di 53 per come la pensavano allora.
Sta lunga tiritera ha solo lo scopo di dire che si dovrebbero onorare i Caduti in guerra, dal 1914 al 18. Sia come Italia sia come Austria di oggi.
E vi ricordo che ci fu chi morì anche dopo, nei 2 anni successivi al 1918 (vedi prigionieri in Russia) o per malattie dovute alla guerra.

[AM]

ieri ci sono stato ad aurisina ho seguito le vostre mappe ed i cartelli gialli fino a dove arrivano,e poi l'oblio !!!!!!!!!!!!!
ho trovato la pineta del carso,il cavalcavia sulla A4 ! ma non il cimitero austroungarico !!!!!!!!

ho provato tutte le stradine che trovavo in mezzo al bosco fino a dove la strada finiva,ma niente !!!!

ho chiesto in giro e niente nessuno sapeva !!!

ma dove sarà !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! perche il cartello giallo indicativo ARRIVA FINO AD UN CERTO PUNTO E POI BASTA ?

grazie a tutti comunque,ci riproverò !

[babatriestina]

un segreto ben custodito, pare!

[AM]

Pare di si !!! ma lo troverò !!!

[AdlerTS]

Se ripasso da quelle parti cercherò de segnar la strada esatta.

[AM]

grazie !

[mandi_]

"Cimitero degli eroi" (Helden Friedhof) di Nabresina, 1919
Dalla grande mole di terreno scavato, sembra che qui si aspettassero (purtroppo) tanti giovani "eroi"...Per non parlare poi delle croci che si possono vedere...



(ringrazio l'amico che mi ha inviato la foto)

[AM]

che tristezza vedere cose accadute in passato per colpa di pochi hanno pagato in molti !

[sono piccolo ma crescero]

Se pensi che in queste foto aeree o satellitari ogni puntino bianco è una tomba, vedi che i morti in questo piccolo pezzetto di fronte e solo da parte austriaca sono stati veramente tanti.

Microsoft col suo http://it.bing.com/maps/ ci dà questa foto



Google col suo https://maps.google.it/ quest'altra

[VetRitter]

ma nel '19 c'era già il regno d'Italia. potrebbe essere che preparavano il terreno per raccogliere le spoglie da altri cimiteri improvvisati? potrebbero essere prigionieri di guerra, le divise sembrano A.U...
saluti

[mandi_]

La foto è accompagnata da un breve testo scritto in tedesco che riporta:" visto l’alto numero di vittime, i cimiteri venivano improvvisati sul posto e venivano utilizzati i civili per scavare le fosse."
Naturalmente ogni foto è da verificare...

[Nini Naridola]

Per raggiungere il Cimitero AU non è nacessario arrivare sino alla Pineta del Carso. Proveniendo dalla provinciale Prosecco - Sistiana, percorrendo la strada per la Pineta e Stazione Nabresina, circa 100 metri dopo il sovtappasso della super strada, sul lato destro vi è un cartello giallo (vicino ad un segnale di divieto di sosta e difronte alla fermata del bus 43?) con l'indicazione del cimitero. Subito sulla sinistra vi è una strada asfaltata con case dell'Ater. Si continua sulla sinistra; dopo circa 500 m la strada asfaltata lascia il posto ad una sterrata. Si continua in direzione dell'autostrada che ad un certo punto si costeggia. Lungo il percorso (circa 400 m) vi è segnaletica per un percorso didattico (che non indica il cimitero!). Al cartello 9 (oppure 8? comunque girato e visibile non appena sorpassato) si gira verso destra, tra campi recintati ed in discesa verso la dolina che ospita il cimitero. La strada è abbastanza dissestata, ma comunque percorribile anche da una vettura che non ha problemi di sospensioni o coppa dell'olio troppo rasoterra)

[AM]

grazie adesso ho capito di piu,da come descrivi direi che ci sono arrivato vicino,ho trovato le case di cui parli sulla sx,costeggiando l'autostrada sulla dx,arrivato vicino alle case la strada si restringeva molto ed era molto dissestata,mi sono fermato per paura di non trovare via d'uscita,e neppure il posto per invertire la direzione,mi seccava parcheggiare accanto alle case ater di cui parli,i posti erano pochi e non volevo che qualcuno protestasse !
grazie ci riproverò lasciando l'auto fuori !

saluti

[babatriestina]

C'e un articolo recente sul Piccolo dove Paolo Rumiz si pone le stesse domande.

http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/201 ... -1.5634849

mi piacerebbe che il mio compagno di scuola Rumiz ci raccontasse anche dove avevano combattuto i suoi nonni e bisnonni ( se avevano combattuto in qualche guerra) tenuto conto che il nonno materno era il s e le mie informazioni sono giuste. Sua madre era indubbiamente la signora Silvana Pitacco.
Treccani

Pitacco, Giorgio. - Uomo politico (Pirano 1866 - Trieste 1945). Irredentista, deputato di Trieste al parlamento austriaco (1905-07 e 1909-14), nel 1915 riparò in Italia, dove si distinse per il suo acceso interventismo. Arruolatosi volontario, fu addetto ai servizî politici e svolse missioni in Francia, in Gran Bretagna e negli USA. Aderì poi al fascismo e fu fatto senatore (1923), sindaco (1922-28), poi podestà (1928-34) di Trieste.

oggi sul Piccolo Paolo precisa meglio e chiarisce anche a me le idee: suo nonno era il fratello di Giorgio Pitacco, e andò militare in Galizia. I due fratelli, pur facendo scelte opposte, si rispettarono a vicenda.Ci racconta anche che suo nonno paterno Rumiz invece era friulano ma, essendo emigrato in Argentina, si risparmiò la guerra.

[mandi_]

Pitacco Nicolò di Pirano tornò da Vladivostok con la nave England Maru nel 1920. Non so se sia parente o semplicemente abbia avuto lo stesso cognome.
E' fuori tema, lo so. Questo Nicolò torno tardi, ma almeno tornò vivo.

[babatriestina]

Pitacco Nicolò di Pirano tornò da Vladivostok con la nave England Maru nel 1920. Non so se sia parente o semplicemente abbia avuto lo stesso cognome.

il nonno di Rumiz, ce lo dice nella lettera, era Ferruccio Pitacco ed era anche lui di Pirano e tornò anche lui.. i Piranesi hanno taluni cognomi, come Bonifacio, molto diffusi, e non sono parenti fra loro, almeno parenti vicini. Così mi diceva un Bonifacio.

[mandi_]

Meglio così (io posso solo leggere il giornale on line). Faccio il tifo per quel tal Rumiz - non parente, perchè abbia avuto tanti figli (cosa non permessa purtroppo a chi morì).
I casi di omonimia erano allora molto frequenti, per distinguerli spesso si usavano i soprannomi delle famiglie.
Mi spiace un pò per tutto il dibattito che vedo su Rumiz su Facebook. Sembra che molti aspirino a diventare austriaci e tirano fuori con enfasi medaglie AU ecc. In fin dei conti si è trattata di una guerra e se devo essere sincera quasi tutti i nostri di lingua italiana son stati mandati lontano in Galizia per mancanza di fiducia nei nostri confronti. Io questo non lo dimentico. Così non mi scordo nemmeno dell'Italia che tardò così tanto nel riportare i prigionieri a casa.
Perciò sta storia la vivo in modo imparziale nella parte politica, con estremo dolore e rispetto invece nei riguardi di chi soffrì e morì.