Un asino

le bestie del Carso, ma anche quele cittadine..
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VetRitter
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Re: Un asino

Messaggio da VetRitter »

te gà leto giusto, Nona.
Le xe femine tute e due, e una iera anche quela del Presepe, son mì che son un pò sciopà de testa e gò fato un witz da m..a su bue e asinello, bue e asinella, e mucca e asinello.. visto che mucca in zootecnia no se pol dir, ma se devi dir "vacca".... deformazione goliardo-professional.. scuseme.
saluti


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nonna ivana
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Re: Un asino

Messaggio da nonna ivana »

Ci dobbiamo abituare a considerare i termini nel loro significato tecnico, reale, non sempre maliziosamente...vacca è il nome comune per la mucca mamma, no?
Quindi, a rigore, ancora più "onesto" e niente di male a scriverlo in questo contesto!!!
:-D

Qui metto invece dei vitelloni...da ingrasso, poverini! Attraversano frontiere, per capitare nelle nostre stalle di pianura, senza più i verdi prati della Charolle!!!


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ivana

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sum culex
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Re: Un asino

Messaggio da sum culex »

Xè come le galine alevade in cheba (xè giusto dir in bateria?.
Xè un poco fora tema: Noi no compremo mai i ovi col numero 3 (allevamento in batteria), ma de solito quei col numero 2 (galline allevate a terra), qualche volta quei col numero 1 (galline allevate all'aperto), quei col 0 (da allevamento biologico) xè bastanza più cari e alora .....
ciao
sum culex


bruno
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Re: Un asino

Messaggio da bruno »

ciao sum culex dove trovo 'stì numeri scritti? perchè quei che go leto sui ovi no xe ciari.


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sum culex
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Re: Un asino

Messaggio da sum culex »

bruno ha scritto:ciao sum culex dove trovo 'stì numeri scritti? perchè quei che go leto sui ovi no xe ciari.
Al'interno dela scatola esterna de carton che ga dentro quela che contien i ovi xè la spiegazion de tuti i dati che xè stampai sui ovi stessi. Al posto dela sctola interna de carton spesso ghe xè una de plastica che xè sconsigliada, ma no so ben perchè.

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Questi xè i ovi nela 'scatola' interna e se vedi i timbri coi dati

Immagine

E adesso te meto un ovo più in grande con tutte le scrite ben legibili

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Talvolta, o per l'umidità e/o per altri motivi, i timbri xè in parte ilegibili, ma de solito sula scatola esterna xè scrito come che le galine xè stade alevade.
Spero de esser stado suficentemente ciaro.
ciao
sum culex

P.S.: Tuta sta spiegaazion xè fora tema (in inglese i disi OT = off topic, ma perchè no se pol parlar in italian quando che le parole esisti anche semplici?). I ovi soto l'"asino" no xè proprio el posto giusto, ma go risposto qua dove che iera la domada.


bruno
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Re: Un asino

Messaggio da bruno »

grazie sum culex: go scoperto anche mi, anni fa, la differenza tra el mus e le iaize, ma te me gavevi tremendamente incuriosido prima de farte la domanda, complimenti per l'esautiva risposta, alla prossima curiorsità :clapping_213:


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mandi_
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Re: Un asino

Messaggio da mandi_ »

Per tornar ai asinelli, volevo parlarvi dell'ONOTERAPIA o " pet therapy". Non so se la conoscete.
L'onoterapia è una terapia che si avvale in campo medico del rapporto e dell'interazione tra uomo e animale, riferendosi agli animali domestici da compagnia.L'onoterapia prevede il contributo dell'asinel per intervenire sui disagi di carattere comportamentale relazionale.
I principali destinatari sono persone depresse, anziani, giovani disadattati o persone con deficit motori o mentali. Ma in realtà tutti possono partecipare alle attività , per trovare benessere e pace .
La parola onoterapia viene da "onos= asino" ed è stata coniata nel 1996.
Come può aiutare a stare meglio, un asinel?

L'asinel permette di cavalcare , perchè è di taglia minore e più piccolo del cavallo, e ne possono trarre beneficio persone con handicap fisico.
Poi permette di entrare in relazione con un animale affettuoso e intelligente , da cui trar beneficio per l'handicap psichico.
L'asinel ci fa imparare la pazienza, la calma, il rispetto, la responsabilità.Ci sono vari centri, io n conosco uno in Trentino ed ho sentito parlare di un altro in Friuli.

Io ho portato spesso i miei figli piccoli a cavalcar gli asinel in montagna e vi assicuro che erano contentissimi.
Quindi viva l' asenel !

Ci s


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nonna ivana
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Re: Un asino

Messaggio da nonna ivana »

Un tempo si cercava di dirozzare il ragazzo togliendolo dalla vita a contatto con gli animali...per "scaraventarlo" nella giungla umana cittadina...oggi c'è il percorso inverso...dare equilibrio con l'approccio con l'animale!!!
Io trovo terapeutico qualsiasi incontro con gli animali, l' osservazione dei loro comportamenti, della loro genuinità, spontaneità, della loro bellezza fisica, del loro calmo sguardo sensibile, è fonte di riflessioni, di gioia, e di...tristezza..
Mi ritengo fortunata...anche se spesso l' "industrializzazione" dell'allevamento dei grossi animali comporta un'alienazione del rapporto uomo-animale...non si vede più nel bue che per anni accompagnava la tua vita, una creatura amica, che ti aiutava con la sua forza ad alleggerire molti lavori duri, bensì ne vedi l'utile economico...la velocità di ingrassamento, lo smercio più proficuo...tutto un sltro mondo, da quello che ho conosciuto io!
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fattoria Anna sullo sfondo e asinelli Vet comunitàSammartini
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ivana

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Re: Un asino

Messaggio da VetRitter »

nonna ivana ha scritto:loro calmo sguardo sensibile,
chi si ricorda "La cavallina storna"?
"..lo scarno lungo muso era daccanto
al dolce viso di mia madre in pianto.."


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Re: Un asino

Messaggio da babatriestina »

VetRitter ha scritto: "..lo scarno lungo muso era daccanto
al dolce viso di mia madre in pianto.."
La nonna mi raccontava che quando morì il nonno, improvvisamente, lei stava seduta sulla sua poltrona, nella loro stanza da letto, vicino alla finestra, piangendo con il viso fra le mani, e il cane ( immagino fosse stato Boby) le stava vicino e le dava colpetti con le zampine sulle mani come a dire non piangere..


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nonna ivana
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Re: Un asino

Messaggio da nonna ivana »

Proprio così...anche da noi i cani hanno sempre dimostrato una partecipazione sentita della convivenza con noi, lo si vedeva appunto nel momento delle sofferenze, durante i ricoveri in ospedale, o le assenze, e il loro muso caldo che si appoggiava con tenerezza sulle ginocchia, il loro sguardo interrogativo...o anche rassegnato, in attesa con noi!!!
Io sono grata a mio padre che mi ha dato un grande esempio di amore e cura degli animali, come del resto anche dei campi che coltivava...
Li teneva in ordine, pulitissimi (prima della guerra c'era il garzone), li rispettava, e c'era una corrispondenza di sentimento...il volgere del capo delle mucche, verso di lui...le nascite di vitellini, i gesti di amore della mamma che con la sua lingua toglieva quel lucido strato dal mantello....

Non ho però mai dimenticato l'urlo di morte del maiale!!!

Ci sono innumerevoli storie che rimangono nella mia memoria!

Ne sto ricordando una...che vado a scrivere e guardo se trovo le foto da scannerizzare!!!!


ivana

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