Mio papà
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- babatriestina
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il fratello di mia nonna combattè sul fronte russo della prima guerra mondiale, venne fatto prigioniero dai russi e al ritorno sembra dicesse che quelli che incontrò lui erano veramente buona gente. Era troppo vecchio quando lo vidi ed io ero troppo piccola per fargli domande dirette, queste testimonianze mi vengono dalla mamma, che probabilmente a sua volta le sentì dalla nonna che riferiva i racconti dello zio Piero.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Cartolina di guerra.Elisa ha scritto:Cartolina di guerra.
E`da poco tempo che mio fratello mi ha fatto conoscere una cartolina da lui conservata, dell`epoca della prima guerra mondiale e del periodo in cui nostro padre si trovava sul fronte.
Divisa di.......
Avevo molta curiosità di possiedere conoscenza di quali speciali cartoline potessero circolare sul fronte di guerra, ovviamente immagini imparziali, senza divieto, e indirizzarmi alla conoscenza specialmente di una immagine come questa di uomo in divisa.
Mi sono fatta aiutare e, anche se con certa difficoltà, siamo arrivati a individuare il personaggio che indossa la divisa di……di apparenza militare, ritratto sulla “cartolina di guerra” .
Decifrata, anche se non completamente, la scrittura antica rivela la figura dello scrittore-poeta:
Johann Gaudenz von Salis-Seevis, (1762-1834) fregiato di croce al merito.
Letteratura tedesca, 2.2 - Barocco e Illuminismo
Johann Gaudenz von Salis-Seewis è considerato uno dei più importanti lirici dell'epoca. In seguito al divieto di rappresentare opere teatrali nelle città ...
Bunt sind schon die Wälder
Melodie: Joh. Friedrich Reichardt (1752-1814).
Text: Johann G .v. Salis-Seevis (1762-1834). Thema. Herbst, Weinernte. Geeignet für Kinder im Alter von ...
"Todo lo bueno me ha sido dado"
- babatriestina
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il nome è giusto, ma si tratta di un altro Salis SeewisElisa ha scritto: Decifrata, anche se non completamente, la scrittura antica rivela la figura dello scrittore-poeta:
Johann Gaudenz von Salis-Seevis, (1762-1834) fregiato di croce al merito.
..
http://www.geocities.com/veldes1/salis.html
confronta il ritratto: non è un delicato poeta musicista, ma un militare della prima guera mondiale: dal testo, traduco qualche passo per chi non conosce l'inglese:
Johann conte di Salis Seewis era nato a Karlstadt, in Croazia Slavonia, il giorno 8 dicembre 1862. [..]
Dopo un'estate ed autunno difficili di combattimento coi Serbi co numerosi rovesci, Salis-Seewis venne nominato comandante delle 42, divisionedi fanteria Honved nel novembre del 1914. Tale divisione, interamente Croata, era la sola definita "Domobran" o guardia della casa, con il diritto per gli ufficiale di usare il linguaggio Croato nel dare gli ordini, al posto del tedesco o ungherese. I Croati in particolare giunsro a considerare tale forza come la loro espressione naturale in un esercito multinazionale. La divisione era soprannominata Vrazija Divizija, la Divisione del Diavolo, per la sua feroce dedizione alla vittoria, Fu anche nota per molte diserzioni di massa di soldati Serbi durante l'offensiva estiva in Serbia.
[..]
Da notare che, alla fine dell'Ottobre 1918, la 42 Honved inf div fu la prima divisione a collassare durante la Battaglai di Vittorio Veneto, ma questo successe molto più tardi.
Nel novembre del 1915, Salis Seewis ricevette l'incarico di occuparsi della guarnigione di Vienna, e poi il 7 gennaio 1916 venne assegnato quale governatore militare della Serbia occupata dagli Austriaci. Si trattava della Serbia ad ovest del fiume Morava, escludendo Nis e Pirot ma includendo il triangolo di Vranje ( con fastidio dei Bulgari), i Kossovo e il Sangiaccato di Novi Pazar. Il suo compito consisteva nel disarmare la folla, soprattutto assegnando la responsabilità agli anziani dei villaggi di consegnare una certa quota di armi che sembrava fossero detenute prima della guerra, incoraggiò altresì l'agricoltura minacciando forzate requisizioni se i raccolti non fossero stati sufficienti a produrre un surplus. Fu inoltre responsabile nell'assicurare che tutte le scuole Serbe educassero i loro studenti in lingua tedesca, secondo lo standard accademico austriaco. Salis-Seewis amministrò la Serbia fino a luglio, quando subentrò il s uo precedente comandante Adfolf Freiherr von Rhemen
Salis Seewis fece parte poi di tribunali militari, ma si stancò presto.Nell'ottobre 1917, su sua richiesta, Salis Seewis riprese il servizio al fronte come comandante della 92 divisione di fanteria. Tale divisione era stanziata sul fronte della Moldavia..
[..]
al termine della guerra Salis Seewis venne promosso Feldzeugmeister ( maestro d'armi al campo??) l'11 novembre 1918.
Senza prospetto di futura carriera, salis Seewis si ritirò al 1 gennaio 1919 e si trasferì in Croazia, che allora faceva parte del nuovo regno dei Serbi, Croati e Sloveni. [..] il governo serbo lo lasciò vicere in pace a Zagabria.
Morì il 24 ottobre 1940 a Zagabria.
Nel gennaio 1915 ricevette l'ordine della Corona di ferro
aggiungo sempre dal medesimo sito il suo ritratto, non v'è dubbio, per me, è lui!!
per le cartoline della prima guerra, io ne ho pacchi ancor a casa, più di tutto andavano le cartoline postali, debitamente censurate, e poi c'erano pure cartoline propagandistiche di guerra o con motivi patriottici.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Ho sbagliato di appena cento anni che corrono tra la data di nascita di uno e dell`altro.
Quel nome, identico, mi ha creato comfusione, ora lo capisco, comunque avevo accettato che il personaggio (prescindendo dalla divisa) fosse quel “lirico” romantico con isuoi meriti, da dare a conoscere mediante cartoline, per di più immaginando che chi mandava la cartolina anche potesse essere una persona “romantica”…
Ma guarda un po`! Fantasia sbrigliata la mia, romantica anch`io in fundo…
Invece è LUI, nemmeno io lo dubito, ecco che tu mi presenti la realtà, due ritratti identici e un abisso tra i due personaggi.
Grazie Baba, anche della tua pazienza!
Quel nome, identico, mi ha creato comfusione, ora lo capisco, comunque avevo accettato che il personaggio (prescindendo dalla divisa) fosse quel “lirico” romantico con isuoi meriti, da dare a conoscere mediante cartoline, per di più immaginando che chi mandava la cartolina anche potesse essere una persona “romantica”…
Ma guarda un po`! Fantasia sbrigliata la mia, romantica anch`io in fundo…
Invece è LUI, nemmeno io lo dubito, ecco che tu mi presenti la realtà, due ritratti identici e un abisso tra i due personaggi.
Grazie Baba, anche della tua pazienza!
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Ciao McFriend,McFriend ha scritto:Mi te scrivo stavolta in dialet e non en ponta, anche i nossi amisi triestin lo capis. Credo che l'uniforme sia quella della cavalleria leggera, se non sbaglio ghe nera una dislocada anche a Trent. Per saver de pu te dovressi scriverghe a Innsbruck, li i ga tutti i dati dei soldadi, da quando i ga scominzia a nar far el militare fin alla guerra. Basta gaver i dati de nascita. Prova sotto www.tirol.gv.at/landesarchiv.
Ciao e saludi dalla Bassa Atesina.
ci tengo a farti sapere, come continuazione ed in risposta a questo post tuo di tempo indietro (in data 16 febbraio 2008), che ho riscontrato sul Libretto di Lavoro, rilasciato a mio papà nel 1938, E.F. XVI, nella sezione Servizio Militare, sotto il titolo:
"Arma o Corpo e specialità": Cavalleria AU. con il grado di soldato. Perciò avevi ragione tu in quanto all' appartenenza dell' uniforme di soldato austroungarico!
Non volevo lasciar perdere questa notizia, anzi meglio tardi che mai, ho voluto portarla a tua conoscenza.
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- sono piccolo ma crescero
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Re:
Sono sicuro di averla già messa sul forum, ma non la trovo e, se l'ho già messa, era su webshots che si è mangiato le foto. Questa qui sotto è una fede di ferro data in cambio di quella d'oro.Nona Picia ha scritto:Anche mia mamma e mio papà donarono le loro fedi alla Patria e portarono le fedi di ferro fino al festeggiamento delle nozze d'argento.
Con l'augurio che non tocchi mai più...
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
- Nona Picia
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Re: Mio papà
In effetti, quelle dei miei genitori erano così....
Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"
"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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- sum culex
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Re: Mio papà
Mi assolutamente no me ricordo dele fedi dei mii genitori; probabilmente iero tropo picio. Però assai vagamente, me par che mio papà co'l xè morto (gavevo 16 ani), el gavessi avudo la fede de oro, ma no meteria la man sul fogo.
ciao
sum culex
ciao
sum culex
Re: Mio papà
sono piccolo ma crescero ha scritto:Sono sicuro di averla già messa sul forum, ma non la trovo e, se l'ho già messa, era su webshots che si è mangiato le foto. Questa qui sotto è una fede di ferro data in cambio di quella d'oro.Nona Picia ha scritto:Anche mia mamma e mio papà donarono le loro fedi alla Patria e portarono le fedi di ferro fino al festeggiamento delle nozze d'argento.
Con l'augurio che non tocchi mai più...
Ecco anche il testimonio conservato in famiglia. Soltanto mia mamma dovette "donare" l' anello d' oro. Il taglio, visibile nell' anello, aveva lo scopo di permette di ingrandire l' anello secondo la misura del dito! (Dove sarà andato a finire l' oro"? Avrà avuto un decoroso destino? Mah! )
"Con l'augurio che non tocchi mai più..."
Fonte di cognizione da far conoscere ai giovani ed ai posteri.
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- babatriestina
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Re: Mio papà
ovvio,a nchìio avevo intenzione di mettere la foto della vera di ferro della nonna. aspettate che la trovi, la foto dico..
entrambe le nonne diedero la fede alla patria, ma..
la nonna materna, che poi era la più antifascista, poichè il suo matrimonio non era poi tanto felice la regalò senza rimpianti e fin da vecchia la vedevo con la fede di ferro al dito. La nonna paterna, più patriottica, ma devotissima al ricordo del marito morto di cui ancora 50 anni dopo diceva "che bon che iera mio marì" , mi disse " mi, darghe la fede de nono?" fece fare apposta una fede nuova, diede quella, mise in cassettino la sua e quella del nonno, mise quella di ferro e alla fine della guerra riprese le sue fedi d'oro e le portò fino alla morte. Ci disse pure Ma mica mi seppellirete con le fedi? toglietemele quando sarò morta. e così.. finirono in un ponte dentario della mamma.. quella di ferro ce l'ho io.
entrambe le nonne diedero la fede alla patria, ma..
la nonna materna, che poi era la più antifascista, poichè il suo matrimonio non era poi tanto felice la regalò senza rimpianti e fin da vecchia la vedevo con la fede di ferro al dito. La nonna paterna, più patriottica, ma devotissima al ricordo del marito morto di cui ancora 50 anni dopo diceva "che bon che iera mio marì" , mi disse " mi, darghe la fede de nono?" fece fare apposta una fede nuova, diede quella, mise in cassettino la sua e quella del nonno, mise quella di ferro e alla fine della guerra riprese le sue fedi d'oro e le portò fino alla morte. Ci disse pure Ma mica mi seppellirete con le fedi? toglietemele quando sarò morta. e così.. finirono in un ponte dentario della mamma.. quella di ferro ce l'ho io.
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Re: Mio papà
Noto che le date sono le stesse; doveva trattarsi della data in cui venne lanciata l'iniziativa.
Mi sembra, poi, che la mia non fosse tagliata.
Guardando queste fedi mi sono chiesto: chissà se poi le richiesero per dare ferro alla patria? (perché ci fu anche la raccolta del ferro, più tardi, e vennero smantellate, ad esempio, le coperture in ferro delle stazioni.
Mi sembra, poi, che la mia non fosse tagliata.
Guardando queste fedi mi sono chiesto: chissà se poi le richiesero per dare ferro alla patria? (perché ci fu anche la raccolta del ferro, più tardi, e vennero smantellate, ad esempio, le coperture in ferro delle stazioni.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Mio papà
credo che, mentre come oro, anche una piccola quantità bastava, come ferro fosse trascurabile.
Comunque ecco quella della nonna paterna. la messa a fuoco della scritta fa sembrare esterna la parte interna..
poco consunto, perchè poco portato...
Comunque ecco quella della nonna paterna. la messa a fuoco della scritta fa sembrare esterna la parte interna..
poco consunto, perchè poco portato...
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Re: Mio papà
Mi sembra che sia la data di un celebre REBALTON, lo spiega google, ma avrei bisogno di una buona dose di pazienza che non ho per star ad approfondire......Ma lo farò!sono piccolo ma crescero ha scritto:Noto che le date sono le stesse; doveva trattarsi della data in cui venne lanciata l'iniziativa.
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Re: Mio papà
Il 18 novembre 1935 XIV E.F.la Società delle Nazioni proclama "Le inique sanzioni" contro l'Italia rea di aver aggredito l'Etiopia. E' l'inizio dell'autarchia e del "donare l'oro alla Patria". L'embargo durerà circa 8-9 mesi. Nè gli Stati Uniti nè la Germania vi avevano aderito ... gli altri paesi abbastanza blandamente.
- babatriestina
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Re: Mio papà
non vorrei dire, ma se ci stacchiamo dall'euro e ritorniamo alla lira.. autarchia anche per noi...
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Re: Mio papà
Vecia barzeleta del ventenio (con dopio senso ).
"Cossa xe l'autarchia?"
"Che te devi far tutto de solo..."
"Alora preferiso la monarchia!"
"Cossa xe l'autarchia?"
"Che te devi far tutto de solo..."
"Alora preferiso la monarchia!"