copio /incollo comunicato stampa ADN/kronosAdlerTS dal post [url=https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?p=7760&highlight=fejto&sid=047f19ddccdced97c6917f22e5f55d36#7760][u]L'italia entra in guerra[/u][/url] ha scritto:El libro de Fejtő in question xe "Requiem per un impero defunto".
Parigi, 2 giu. - Lo storico e giornalista François Fejto, uno dei piu' illustri specialisti dell'Europa dell'Est, e' morto oggi a Parigi all'eta' di 98 anni. Fejto, intellettuale simbolo di quel crogiolo di storia e di cultura che e' la Mitteleuropa, curioso acutissimo inquieto testimone del suo tempo, si era definito «il passeggero del secolo», titolo omonimo di uno dei suoi ultimi libri. François Fejto era nato il 31 agosto 1909 in Ungheria, a Nagykanizsa, da famiglia ebraica, che poi lo aveva fatto battezzare. Dal 1955 era naturalizzato francese: si era stabilito a Parigi nel 1938. Era internazionalmente noto per la sua ''Storia delle democrazie popolari'' (1969) ed era considerato altresi' uno dei maggiori esperti di storia dell'impero austro-ungarico, su cui ha scritto libri di enorme successo. Aveva cinque anni quando scoppio' la Prima guerra mondiale e, da ebreo cristianizzato ungherese imparentato con grandi famiglie friulane, amico di infanzia di Rajk e Lukacs, porto' nella sua vita concreta tutti i simboli di quel multiculturalismo che l'Impero austro-ungarico racchiudeva. Fu un cosmopolita obbligato all'esilio (prima da Hitler, poi da Stalin), e la sua esistenza ha attraversato tutte le tragedie, gli splendori e le svolte del secolo: dalla Belle Epoque al crollo del Muro di Berlino. Docente universitario, giornalista, illustre storico della politica est-europea, tra le sue opere figurano ''Gli ebrei e l'antisemitismo nei paesi comunisti'' (Mondadori, 1962), ''Storia delle democrazie popolari'' (due volumi, Bompiani, 1977), ''Requiem per un impero defunto'' (Mondadori, 1999), ''La fine delle democrazie popolari'' (Mondadori, 1998), ''Il passeggero del secolo. Guerre, Rivoluzioni, Europe'' (con Maurizio Enrico Serra, Sellerio, 2001), ''Dio e il suo ebreo'' (Liberal libri, 2000), Dio, l'uomo e il diavolo. Meditazioni sul male della storia'' (Sellerio, 2007). In Italia era stato fatto conoscere al grande piubblico dal ''Giornale'' di Indro Montanelli, che lo chiamo' a collaborare fin dalla fondazione del quotidiano milanese. Da un decennio faceva parte del comitato di redazione della rivista ''Nuova Storia Contemporanea''.
(Sin-Pam/Zn/Adnkronos)
Riposi in pace.