Albania

[babatriestina]

la chiesetta bizantina, come se ne vedono tante in Grecia

l'interno, molto rifatto


la parte in legno lavorato delle porte centrali dell'iconostasi

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La cupola, che ha ancora tracce di un Cristo Pantocrator sorretto da angeli

Ma non avevo mai visto, alla base di questo sostegno, questo leone ( o gatto?) con un topolino ( o gattino?) che gli rosicchia la coda!

Le colonne del chiostrino sono molto belle e varie, tant'è vero che ne hanno messo una copia al museo di storia arte di Tirana

[Elisa]

Belle foto, brava! Immagini molto particolari e di assoluta novità....

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Valona
ci siamo fermati un attimo al centro, per vedere il monumento alla dichiarazione di indipendenza di Valona del 1912




Su una collina, ma non li mostra più nessuno, il monumento ai comunisti con la stella rossa

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Ho trovato più interessante la vecchia moschea ottomana del sultano Murad, costruita si dice dal grande architetto Sinan

un dettaglio del minareto

la cupola, dipinta di bianco: l'imam, dopo aver provato ad offrirmi un opuscoletto per convertirmi all'Islam, li lamentava che dovevano esserci dapprima decorazioni, ma a me nemmeno così dispiace:

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e poi riposo e bagnetto, subito sotto, sulla zona della costa dedicata ai bagni:

Mar de scoio! sassolini bianchi...
e un tramonto simile a quelli triestini
( in fondo, è ancora Adriatico)


Il giorno dopo, passate spiagge e spiaggette ed il solo porto turistico, arriviamo all'ingresso di una zona militare: ci sono parecchie insenature su quella cota, che sono state per secoli importanti porti

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Aspettando la conferma del permesso, una libellula si lascia fotografare


le lagune, e i monti dietro. Pur essendo zona militare, la zona archeologica è fotografabile

Oricum

che diventò Pashalimani ( il porto del pascià) alla conquista ottomana

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Qua poi con gli scavi siamo agli inizi, e le vacche pascolano indisturbate

Tracce di un teatro

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Messa in luce una scalinata, ad alcuni altari e pozzi sacri


Per continuare, niente costa ma un passo montano: anche qua, ricordi di Cesare tanto che un punto è detto il Passo di Cesare: qua Cesare sbarcò all'inizio del 49, prima di impantanarsi per mesi a Durazzo

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Discesi, e pranzato sul lungomare, abbiamo visitato un castello - sul mare su una penisola alle due del pomeriggio, col sole a picco!


si tratta di un luogo, chiamato in origine Panormo, e in italiano ( ma anche in inglese ) Porto Palermo, dove dall'altra parte c'è pure l'imboccatura di una base di sottomarini sovietici abbandonata ( se vi interessa, ho la foto anche di quella..). Questo forte è stato costruito da un personaggio famoso e famigerato che compare spesso nelle descrizioni della zona, è Alì Pascià di Tepelena, noto anche come il Pascià di Ioannina, che fra la fine del Settecento e il principio dell'Ottocento seppe destreggiarsi fra Turchi, Francesi, Albanesi, Britannici.. fino a che venne richiamato dalla Sublime Porta e decapitato. a Tepelena dove siamo passati ma senza sosta, c'è una statua a lui dedicata. Il castello venne usato anche dagli Italiani ( vi sono tabelle interne tipo "cambusa") e anche dopo..

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Flora secca, tipo Sempervivum

e questi, che fanno pensare a certe foto dei deserti

arrivati a Saranda ( italiano Santi Quaranta, da una chiesa dedicata a 40 santi..) riposo e aria condizionata in albergo!
siamo ormai di fronte a Corfù, zona in cui spesso ci sono stati cambiamenti di padroni..

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Alla sera, la sola serata fresca: cena all'aperto a 300 metri, al Castello di Saranda, adibito a ristorante: panorama e chiaro di luna, ed un piacevole venticello


il giorno dopo, la visita a Butrinto, il sito archeologico più vistoso e famoso.
Cittadella greca, abitata poi dai Romani e dai Bizantini, fu anche occupata dai veneziani, c'è una fortezza del solito Alì Pascià e gli scavi sono iniziato dalla missione archeologica italiana negli anni venti
un tabellone che mostra la cittadina, su una penisoletta

uno dei punti centrali, con ( tanto per cambiare!) il teatro

teatro di tipo greco, perchè scavato nella collina, ma modificato in epoca romana, sia nelle gradinate alte che nella scena, e con mura bizantine attaccate. Vicini, l'agorà trasformata in foro e le terme

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Il teatro visto dall'alto: a causa di un bradisismo, la base è piena d'acqua

Il nostro gruppo-

con la guida- archeologo!
poco oltre c'è un battistero cristiano circolare, che avrebbe un bel mosaico alla base, ma in assenza di protezioni migliori... è coperto di ghiaia! una mia amica 4 anni fa lo ha visto e fotografato libero, noi dobbiamo accontentarci delle foto

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vicino, i resti di una basilica cristiana, mi ricorda certe chiese medievali abbandonate

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in un angolino la guida sposta la ghiaia.. ed ecco occhieggiare tracce dei mosaici!



Nonostante il caldo, ci si sposta agevolmente su sentierini ombreggiati: ai bordi, mare e lagune, e mura medievali

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Si fa il giro delle mura, vedendo le porte, queste gli archeografi italiani le chiamano "le porte Scee" per una leggenda ripresa nell'Eneide che alcuni Troiani trovarono rifugio a Butrinto e incontrarono Enea

e questa è la Porta dei leoni, in realtà il leone sull'architrave è unico e azzanna un cinghiale

da lì, si sale alla Cittadella, dove c'è il museo ed una copia all'esterno della testa della cosiddetta Dea di Butrinto, l'originale è al Museo di Tirana, e in realtà sempre si tratti di una testa di Apollo

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Dopo un pranzetto vicino al mare a Saranda

attraversiamo una zona collinosa e con bei fiumi dai colori turchesi

per raggiungere la cosiddetta Sorgente dell'occhio blu
zona che ai tempi del comunismo era riservata ai soli dirigenti del Partito

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Vista dall'alto, è più scuro il punto profondo da cui sgorga


la zona poi diventa proprio desertica e bruciata nella direzione di Argirocastro (Gjirokastra), abbiamo abbandonato il mare per raggiungere la zona collinosa pedemontana



Argirocastro (la città d'argento, anche se ho trovato suggerite anche altre etimologie), altro sito protetto Unesco, la città di pietra non è ancora stata toccata dalla speculazione edilizia, almeno in centro, anche se non tutto è stato restaurato. E' una cittadina tutta in salita e discesa, con stradine lastricate di pietre di diversi colori. Una passeggiata serale che ho fatto per conto mio la sera dell'arrivo, prima della visita ufficiale della mattina dopo


architettura greca? turca? albanese? si assomigliano un po' tutte.. (e ciascuno dice che "i loro" le hanno inventate e "gli altri" le hanno copiate)
questo il centro del bazar

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Cosa vendono nei bazar? tappeti kilim, tovaglie ricamate come le faceva mia nonna.. abiti tradizionali, oggetti vecchi..

le case che assomigliano moltissimo agli Arkontika della Grecia del Nord

tramonto verso la piccola moschea.

Nel 1967, Enver Hoxha dichiarò guerra alle religioni, proclamando l'Albania il primo stato completamente ateo, facendo chiudere e distruggere dagli studenti tipo le cinesi Guardie rosse maoiste chiese e moschee indifferentemente, si salvarono gli edifici più antichi e soprattutto quelli che vennero trasformati in edifici adibiti ad altri usi

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Ancora case


Sulla piazza, questa doppia statua rappresenta due ragazze locali, Buke Naipi e Persefoni Kokedhima partigiane, fatte impiccare ai tempi dell'occupazione tedesca nel 1944,


Il giorno dopo, visita, per i più sportivi su e giù a piedi sotto il sole cocente ( ho tirato fuori l'ombrellino) e per i più sedentari con i tassì
Dapprima alla Cittadella: un luogo alquanto arcigno, con una galleria cupa che ospita una collezione di armi ( ma sembra che nei disordini del 1997 parecchie siano sparite.. )

è stata usata da tutti: ma soprattutto fortificata dagli Ottomani, dal solito Alì Pashà, e soprattutto è stata adoperata come prigione fino a tempi recenti..