cese cattoliche: San Lorenzo Martire a Servola
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Re: cese cattoliche: San Lorenzo Martire a Servola
Mi collego qua, perchè è connesso con la chiesa:
ieri sera 10 agosto c'era la festa del Patrono, san Lorenzo, ed hanno fatto una funzione con processione, poi finiva a chioschi gastronomici..
ci sono andata, perchè non avevo mai visto una processione tradizionale.. speravo pure di vedere qualche costume tradizionale servolano, anche per vedere le differenze con quelli carsolini, ma nessuno li aveva: o non li usano più o chi ha i costumi non va in processione e viceversa.. bene, il gruppo si è radunato davanti alla cosa dedicata a don Ukmar ed hanno dispiegato un interessante stendardo processionale, che per me potrebbe esser anche dell'ottocento:
viste anche le passamanerie..
lo stendardo è double-face e così appendendolo nell'altro verso si ha un'immagine della Madonna, firmata con iniziali in basso a destra:
la piccola processione avanza verso la chiesa, i vigili bloccano il traffico per una decina di minuti e la gente presente li guarda dalle porte dei negozi , quei pochi aperti in agosto..
( paramenti rossi, in onore di un martire)
ieri sera 10 agosto c'era la festa del Patrono, san Lorenzo, ed hanno fatto una funzione con processione, poi finiva a chioschi gastronomici..
ci sono andata, perchè non avevo mai visto una processione tradizionale.. speravo pure di vedere qualche costume tradizionale servolano, anche per vedere le differenze con quelli carsolini, ma nessuno li aveva: o non li usano più o chi ha i costumi non va in processione e viceversa.. bene, il gruppo si è radunato davanti alla cosa dedicata a don Ukmar ed hanno dispiegato un interessante stendardo processionale, che per me potrebbe esser anche dell'ottocento:
viste anche le passamanerie..
lo stendardo è double-face e così appendendolo nell'altro verso si ha un'immagine della Madonna, firmata con iniziali in basso a destra:
la piccola processione avanza verso la chiesa, i vigili bloccano il traffico per una decina di minuti e la gente presente li guarda dalle porte dei negozi , quei pochi aperti in agosto..
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Re: cese cattoliche: San Lorenzo Martire a Servola
l'arrivo alla chiesa
ingresso in chiesa
per l'occasione hanno tirato fuori i fanali processionali
( no mi sembrano molto antichi, a differenza di quelli muggesani)
e inizia la funzione
ingresso in chiesa
per l'occasione hanno tirato fuori i fanali processionali
( no mi sembrano molto antichi, a differenza di quelli muggesani)
e inizia la funzione
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Re: cese cattoliche: San Lorenzo Martire a Servola
Ho trovato una cartolina con un'antica immagine di san Lorenzo a Servola, questa sembrerebbe del 1834, ma non so se sia quella del Tominz andata bruciata nell'incendio di fine ottocento
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Re: cese cattoliche: San Lorenzo Martire a Servola
essendoci stata di recente, qualche aggiunta lle foto della chiesa di Servola: la pala dell'altar maggiore, per Macondo
il tabernacolo. stile Nobile ticinese-
la Madonna lignea
e una statua che mi giunge nuova, san Lorenzo
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Re: cese cattoliche: San Lorenzo Martire a Servola
Go rimesso le foto mancanti de Sum e zonto un per de mie fatte un poco de furia dopo una prima comunion nei giorni scorsi--
altri affreschi, me ricorda quei del nostro catechismo: Mosè salvato dalle acque
Il buon Saaritano
la prima stazion dela via Crucis
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Re: cese cattoliche: San Lorenzo Martire a Servola
la statua del Sacro Cuore
e la Madonna del Rosario, sempre copia moderna de unorginal credo a Roma, la stessa che xe al altar principal dela cesa del Rosario
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Re: cese cattoliche: San Lorenzo Martire a Servola
Dal sito del Comune , i dati sulla chiesa:
Il conte Agapito descriveva il villaggio con toni entusiastici, enfatizzando la presenza di una chiesetta dedicata a S. Lorenzo sul cui portale d'ingresso era ancora possibile leggere due date: 1665 e 1667, anni di un suo probabile restauro più che di una sua effettiva erezione. Già Luigi de Jenner, infatti, fissava la consacrazione della chiesa nel 1674 da parte del vescovo Gorizzutti.
Ben presto di quell'ameno villaggio, tanto caro all'Agapito e della sua chiesetta, rimase ben poco:
allorquando la piccola baia sottostante fu interrata per dare vita allo scalo legnami, al posto dell'antico luogo di culto, tanto caratteristico, ne venne edificato uno più grande, senza dubbio più decoroso, ma, soprattutto, più capiente.
L'originaria chiesa di S. Lorenzo, esistente già nel 1338 essendo presente nell'elenco delle cappelle da assegnarsi annualmente ai canonici delle diocesi, fu quindi demolita nel 1842.
I primi progetti della nuova chiesa, eretta a parrocchia nel 1851 e sorta con una spesa iniziale di 12.000 fiorini, risalgono al 1834, e riportano la firma dell'arch. Giuseppe Sforzi. L'edificio avrebbe potuto ospitare un numero piuttosto ingente di fedeli, 700 o addirittura 800, a testimonianza del grande sviluppo demografico subito dal villaggio in quel periodo. Solamente nel 1837, però, fu bandita un'asta pubblica. I lavori per la sua erezione vennero affidati a Giuseppe Valle, figlio di Valentino Valle. Due anni più tardi, verso la fine del 1839, il luogo di culto si apprestava ad essere ultimato, tanto da poter essere benedetto, nell'agosto dello stesso anno. La chiesa venne solennemente consacrata nel 1850 dal vescovo Bartolomeo Legat, così come ci attesta l'epigrafe che è possibile leggere sulla facciata, sopra il suo portale d'ingresso. Accanto alla chiesa un campanile, dalle fattezze venete a tre campane, riporta anch'esso una data: è il 1801, anno della sua costruzione, voluta e sovvenzionata dagli stessi abitanti del paese.
Nel 1889 la chiesa subì dei gravi danni a causa di un incendio venendo praticamente distrutta. Nel 1891 venne ricostruita e riconsacrata.
L'edificio, a pianta accentrata con un'unica navata ottagonale, è in stile neoclassico, tre altari e alcuni affreschi, con scene dell'Antico e Nuovo Testamento, arricchiscono l'interno. All'ingresso della chiesa un'iscrizione ricorda gli eventi storici della sua costituzione: la consacrazione con il denaro del Comune di Trieste da parte del vescovo Legat il 4 agosto 1850, la ricostruzione, dopo l'incendio del 1889 cui seguì la riconsacrazione per mano del vescovo Giovanni Nepomuceno Glavina il 10 agosto 1891: "TEMPLUM HOC AERE CIVICO EXTRUCTUM SUB INVOCATIONE S. LAURENTI MARTYRIS BARTHOLOMAEUS EPISCOPUS TERG. ET JUSTINOP. SOLEMNI RITU CONSECRAVIT DIE IV AUGUSTI MDCCCL. FORTE DEUSTUM MUNICIPII TERG. LIBERALITATE REFECTUM IOANNIS NEP. EPISC. ITERUM CONSECRAVIT DIE X AUGUSTI MDCCCXCI".
Il conte Agapito descriveva il villaggio con toni entusiastici, enfatizzando la presenza di una chiesetta dedicata a S. Lorenzo sul cui portale d'ingresso era ancora possibile leggere due date: 1665 e 1667, anni di un suo probabile restauro più che di una sua effettiva erezione. Già Luigi de Jenner, infatti, fissava la consacrazione della chiesa nel 1674 da parte del vescovo Gorizzutti.
Ben presto di quell'ameno villaggio, tanto caro all'Agapito e della sua chiesetta, rimase ben poco:
allorquando la piccola baia sottostante fu interrata per dare vita allo scalo legnami, al posto dell'antico luogo di culto, tanto caratteristico, ne venne edificato uno più grande, senza dubbio più decoroso, ma, soprattutto, più capiente.
L'originaria chiesa di S. Lorenzo, esistente già nel 1338 essendo presente nell'elenco delle cappelle da assegnarsi annualmente ai canonici delle diocesi, fu quindi demolita nel 1842.
I primi progetti della nuova chiesa, eretta a parrocchia nel 1851 e sorta con una spesa iniziale di 12.000 fiorini, risalgono al 1834, e riportano la firma dell'arch. Giuseppe Sforzi. L'edificio avrebbe potuto ospitare un numero piuttosto ingente di fedeli, 700 o addirittura 800, a testimonianza del grande sviluppo demografico subito dal villaggio in quel periodo. Solamente nel 1837, però, fu bandita un'asta pubblica. I lavori per la sua erezione vennero affidati a Giuseppe Valle, figlio di Valentino Valle. Due anni più tardi, verso la fine del 1839, il luogo di culto si apprestava ad essere ultimato, tanto da poter essere benedetto, nell'agosto dello stesso anno. La chiesa venne solennemente consacrata nel 1850 dal vescovo Bartolomeo Legat, così come ci attesta l'epigrafe che è possibile leggere sulla facciata, sopra il suo portale d'ingresso. Accanto alla chiesa un campanile, dalle fattezze venete a tre campane, riporta anch'esso una data: è il 1801, anno della sua costruzione, voluta e sovvenzionata dagli stessi abitanti del paese.
Nel 1889 la chiesa subì dei gravi danni a causa di un incendio venendo praticamente distrutta. Nel 1891 venne ricostruita e riconsacrata.
L'edificio, a pianta accentrata con un'unica navata ottagonale, è in stile neoclassico, tre altari e alcuni affreschi, con scene dell'Antico e Nuovo Testamento, arricchiscono l'interno. All'ingresso della chiesa un'iscrizione ricorda gli eventi storici della sua costituzione: la consacrazione con il denaro del Comune di Trieste da parte del vescovo Legat il 4 agosto 1850, la ricostruzione, dopo l'incendio del 1889 cui seguì la riconsacrazione per mano del vescovo Giovanni Nepomuceno Glavina il 10 agosto 1891: "TEMPLUM HOC AERE CIVICO EXTRUCTUM SUB INVOCATIONE S. LAURENTI MARTYRIS BARTHOLOMAEUS EPISCOPUS TERG. ET JUSTINOP. SOLEMNI RITU CONSECRAVIT DIE IV AUGUSTI MDCCCL. FORTE DEUSTUM MUNICIPII TERG. LIBERALITATE REFECTUM IOANNIS NEP. EPISC. ITERUM CONSECRAVIT DIE X AUGUSTI MDCCCXCI".
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Re: cese cattoliche: San Lorenzo Martire a Servola
immagini dai civici musei
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