Fotografare gli uccelli

le bestie del Carso, ma anche quele cittadine..
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Zigolo
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Fotografare gli uccelli

Messaggio da Zigolo »

Fotografare gli uccelli: non mi ci sono mai dedicato seriamente. Ho sempre preferito dedicare il tempo (spesso molto breve, a volte addirittura sfuggente) che un uccello o un gruppo di uccelli concede alla mia vista, alla semplice osservazione, sia essa utilitaristica (per capire cos'è) oppure estetica, per semplicemente godere della sua presenza e magari rimanere affascinato dal suo comportamento.

Al di là di questa mia tendenza, ho anche sempre trovato una certa incompatibilità fra le due cose, cioè fra l'utilizzo di un binocolo o di un cannochiale da una parte e di una macchina fotografica dall'altra. Sono tecniche diverse che, generalmente, non ti permettono di fotografare e osservare contemporaneamente.

Potrei parafrasare un aneddoto di Claudio Magris, che ha più volte ricordato di essere stato colpito, in una sua conferenza in Cina, dalla domanda di una studentessa: “Quanto si perde, scrivendo?”. Ecco, un birdwatcher potrebbe (avrebbe potuto?) dire: “Quanto si perde, fotografando?”

Io ho sempre pensato di perdere molto, ma se ho espresso fra parentesi un dubbio sull'attualità di questa convinzione, c'è un motivo, e il motivo sono le nuove possibilità che la fotografia digitale ha aperto, tanto che oggi molte determinazioni specifiche (o di sesso, di età, etc) si fanno a posteriori, cioè esaminando l'immagine ottenuta sacrificando qualche frazione di secondo all'osservazione pura.

Per fare foto di un certo livello ci vogliono anche oggi, come avveniva con la fotografia tradizionale, attrezzature sofisticate e costose (fotocamere reflex con teleobiettivi molto spinti ma anche molto luminosi). Ci sono però anche altre possibilità che, con una spesa relativamente contenuta, ti possono far ottenere risultati più che decenti.

La prima è rappresentata dalle compatte con super zoom: piccoli mostri da 10 Mpixel con zoom da 20x o anche più. Per marzo è prevista l'uscita di una 12 Mpixel con un 26x che, comparata con lo standard classico di una fotocamera a pellicola 35mm, significa avere un unico obiettivo con focale da 26mm (discreto grandangolo) a 676mm (super tele)!

Questa soluzione ha senz'altro avvicinato al mondo degli uccelli più di un appassionato (vecchio o recente) di fotografia, mentre esiste un'altra tecnica che invece ha portato molti appassionati di birdwatching ad un uso più intenso della fotocamera. Mi riferisco al cosiddetto digiscoping, che consiste nell'accoppiare ad un cannocchiale, strumento diffuso fra gli appassionati di uccelli, una fotocamera digitale compatta. Con l’adattatore giusto e con un po’ di pratica si possono ottenere ottimi risultati.

Per il momento rimango sulle mie e su queste note teoriche, e lascio a sonopiccolo l’onore e l’onere di mettere belle immagini della nostra avifauna su questo forum, più avanti si vedrà…


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

io sono una che ha sempre trovato tanta difficoltà in questo tipo di fotografia, che pure mi piacerebbe: ed ho una compatta con un discreto zoom ( 12 x) e stabilizzatore, ma.. non basta!
quelli che fanno grandi e belle foto, io credo che usino il metodo tradizionale: una macchina con teleobiettivo montata su treppiede, scelta del luogo di osservazione e.. foraggiamento degli uccelli per attirarli sul punto messo a fuoco. Oppure il medesimo tipo di macchina portato ad esempio nei casoni di avvistamento delle oasi avifaunistiche.


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sono piccolo ma crescero
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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Volevo proprio fare un intervento su birdwatching e foto, ma mi seccava, visto che molte delle foto sono mie: non volevo che sembrasse un modo per "spander" (a proprosito questa parola c'è tra le parole triestine? e poi è triestina?). Quindi, come un politico di lungo corso, ringrazio Zigolo di aver aperto questo topic, ma assicuro chi ci legge che non ci siamo messi d'accordo prima.

Perché fotografo gli uccelli? Intanto perché degli animali selvatici sono tra i più facili da vdere e fotografare. Poi perché sono belli e fanno allegria; se siete passati per un bosco in cui ci sono dei canti ed in uno in cui non ce ne sono, vi rendete conto subito della differenza. Infine, e c'è un ordine gerarchico in questi punti, se non li fotografassi, sarebbero per me tutti "pagneroi" come scrisse una volta ffdt; è solo attraverso le foto che mi sono potuto rendere conto della varietà di generi e specie che mi passano sulla testa.

Ne ho persi, sicuramente, molti, ma se non li avessi fotografati, li avrei persi tutti; ricordo alcuni anni fa di aver visto delle cince sul muro di fronte a casa mia e della discussione con mia moglie: è una cinciallegra, una cinciarella, una ...; mi mancavano gli strumenti culturali e nozionistici per godere del piacere che deriva dalla classificazione dell'osservato. Ecco quindi che per me, al contrario di Zigolo e per una situazione culturale opposta alla sua (io ignorante, lui esperto) preferisco la foto, cha poi posso anche riguardare e condividere; posso per esempio mettere le foto sul forum e dire "guardate che non ci sono solo passeri, colombi, merli e gazze e il primo ad essere stupito sono io.

Certamente per fotografarli occorre tanta pazienza, un po' di attrezzatura e la capacità di non demoralizzarsi se di dieci foto non ne salvate che una, se vi va bene, e la sua qualità non è quella che avevate sperato.

E nella scelta dell'attrezzatura, come in tutte le attività dell'uomo, dovete andare incontro ad un compromesso. Un giorno all'isola della Cona mi son trovato a fotografare a fianco ad un professionista: credo che avesse un obiettivo lungo sessanta centimetri, dipinto di verde e mimetizzato per non essere appariscente; senza dubbio le sue foto saranno state migliori delle mie, ma io non sono un professionista, ho una macchina fotografica sola, che mi serve se vado a visitare Firenze, se vado a fare una camminata in montagna o se fotografo gli uccelli del Carso; non posso permettermi di acquistare e di portarmi dietro un armadio di attrezzature.

Per la foto ornitologica occorre indubbiamente un buon teleobiettivo. E se volete usare un teleobiettivo a mano libera avete bisogno di un buon stabilizzatore di immagini (ce ne sono di due tipi, elettronici ed ottici; un anno e mezzo fa dicevano che gli ottici sono migliori), e di un buon sistema di messa a fuoco automatica. Avere tanti pixel sul sensore della macchina aiuta molto, perché poi, potete ritagliare un particolare (il termine usato è cropping; tutte le foto che ho messo io sono state ritagliate), però il sensore non deve essere rumoroso: il rumore è l'equivalente della grana nella pellicola ed è tanto più evidente quanto più si eleva la sensibilità dell'immagine; ci sono programmi che tolgono il rumore, ma sono porcherie e spesso io finisco col preferire un po' di rumore piuttosto che il risultato che ottengo con la sua soppressione. Le macchine reflex vere hanno un sensore grande (come cm quadrati) e quindi poco rumoroso; le macchine compatte hanno un sensore più piccolo e quindi più rumoroso; più grande è il sensore, però, e più ingombrante dovrà essere il teleobiettivo per ottenere immagini equivalenti.

Sulla base di queste considerazioni e sulla base del budget che avevo a disposizione, un anno e mezzo fa ho scelto la Panasonic FZ50. Ottima l'ottica Leitz, uno zoom 12x inciso anche alla massima lunghezza focale, ottimo lo stabilizzatore; un po troppo rumoroso, forse, il sensore che mi sembra poco elastico, poco adatto, cioè, a riprendere immagini in cui ci sono grandi variazioni di luminosità. Comperata sul web, l'ho pagata meno di 500 euro comprese le spese di spedizione (se sia tanto o poco lo lascio a voi).

E poi bisogna avere un fine; il mio non è di avere foto perfette dello zigolo muciatto; il mio fine è di avere una foto nella quale riesco, magari con l'aiuto di Zigolo, a classificare lo zigolo muciatto e così imparo, anche alla mia età, qualcosa di nuovo: che esiste, appunto, lo zigolo muciatto di cui prima ignoravo l'esistenza e che per me era solo un pagnerol.


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Zigolo
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Messaggio da Zigolo »

Mi sembra che sonopiccolo abbia esaurientemente completato il quadro che avevo solo accennato, confermandomi la validità dell'espediente di fotografare il soggetto per determinarne l'appartenenza specifica, cosa che sicuramente non si faceva spesso prima dell'avvento della fotografia digitale.

Anche per un motivo economico: le pellicole costano, i byte no, e quindi ci si può permettere di scattare in continuazione col solo limite, sempre meno problematico, della capacità di memoria. Sonopiccolo ha parlato di una foto buona su dieci: ho sentito fotografi superquotati citare un rapporto di 1:100. Nessun problema, più scattiamo (gratis) e maggiori sono le probabilità di ottenere qualcosa di buono.

PS- spander: no go indagà sul vocabolo ma me ricordo che nei ani 60 se usava sai dir spandoso a un che ostentava qualcossa (tipo vestiti ala moda, ecc)


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macondo
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Messaggio da macondo »

[OT]spender e spander molto in uso negli anni 60, adesso forse meno grazie anche alla crisi economica[/OT]


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Elisa
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Messaggio da Elisa »

OT.
Spender e spander aveva (ed ancora ha) il significato di spender malamanente, a mansalva, così ricordo anch' io. OT.

Da tutte quelle spiegazioni sull' argomento fotografia sopra accennate, si trova molto da imparare e mettere in pratica.
Nel mio caso personale: dopo aver abbandonato la macchina pesante Canon EOS 500 N, ringraziandola per le tantissime magnifiche foto che mi ha regalato, per poi dedicarmi alla Olimpus 560, 10Mp. -20x- con lo stabilizzatore di immagine incorporato, non mi sono pentita e..... di più non chiedo. Tanto, professionista non sono certo nemmeno io!
Il 'foraggiamento' che adopero per attirare gli uccelli, è un semplice però infallibile metodo: produco nell`erba uno specchio d' acqua con la manichetta da irrigazione e non sono delusa perchè si avvicinano uccelli festosi e svariati, tanto più quando stanno sopportanto lunghi periodi di mancanza di pioggia! Allora si possono vedere vicinissimi e fotografarli così su due piedi e senza altri strumenti mentre beccano dalla terra bagnata i vermetti!!!! e qualche madre imbocca lì subito un piccolo.....o mentre si fanno il bagno in modo invidiabile!
Riconosco che diverso e più complicato è invece fotografare sugli alberi.......dove sono quasi sempre in movimento o arrivano e scappano subito e sono comunque uccelli differenti. Ma ci provo sempre e non rinuncierò, con la speranza di ricavare qualche foto soddisfacente.
Come epilogo, con la fotografia alla mano, posso dedicarmi all' altro piacere: quello di individuare le bestioline cha ho avuto al mio cospetto!


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Zigolo
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Messaggio da Zigolo »

Elisa ha scritto:produco nell`erba uno specchio d' acqua con la manichetta da irrigazione
Ottimo d'estate, mentre d'inverno sono utilissime le mangiatoie in giardino, pratica questa che gli inglesi chiamano birdgardening.

Ormai si trovano in tutte le agrarie e in tutti i negozi di animali quelle palline di grasso e semi contenute in una retina di plastica, sulle quali le cince, ma non solo, si appendono per becchettare.

Poi delle mangiatoie - ce ne sono di diversi tipi, in legno o in plastica - nelle quali introdurre semi (di girasole o miscele apposite) arachidi o altri avanzi della tavola. Le carte del panettone, poi, con attaccati ancora un po' di canditi, uvetta, etc sono una delizia, specialmente per pettirossi e picchio muratore.

Io, alla faccia del sindaco che con la storia dei cinghiali ha proibito l'alimentazione degli animali selvatici :evil: , foraggio abbondantemente gli ospiti (che senza foraggiarli non sarebbero stati tali) del mio giardino.

In questi giorni mi vengono a trovare cinciallegra, cinciarella, cincia bigia, picchio muratore, fringuello, peppola, frosone, verdone, passera mattugia, pettirosso, passera scopaiola, merlo, tortora dal collare, e anche le invadenti ghiandaie.

Certo, abito sul Carso e ho un giardino, ma penso che anche un balcone cittadino può portare qualche risultato.


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

confermo, con le palline di grasso in terrazzo ho una visita continua di cince, ed abito in città.


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Elisa
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Messaggio da Elisa »

Bella informazione! Non ho ancora raggiunto queste conoscenze e esperienze, ma non rinuncerò a indagare.
Se poi, Zigolo, magari alla faccia di .....colui, ti arriva una visita come questa delle ghiandaie, variopinte e forse gli uccelli tra i più grandi, c`è da avere invidia! :lol: :lol: :lol:

(Ricordo, se non sbaglio, la cincia come ‘parisola’, questo nome era il vezzeggiativo che davano anche ai bimbi piuttosto gracili...)


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pati
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Messaggio da pati »

A Zigolo:
ancora non ho visto nè frosoni, nè verdoni, e sono molto invidiosa.
Perchè tu sì, e io no? :shock:

A parte gli scherzi, anch'io mi prendo cura di foraggiare gli uccellini in inverno, e sono ben ricompensata dalle loro visite. E' un grande piacere poi, più avanti con la stagione, trovare nidi di merli e pettirossi non lontano da casa, e mi illudo di aver contribuito alla loro riproduzione.

Mi vengono a trovare anche i pettirossi e i picchi rossi; fra un poco mi aspetto anche il picchio verde. Praticamente, è come se fosse quasi primavera. Manca pochissimo.. calendario a parte.


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Zigolo
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Messaggio da Zigolo »

pati ha scritto:ancora non ho visto nè frosoni, nè verdoni
Beh, le cince se acorzi quasi subito se ghe xe de magnar, i altri ghe meti un poco de più...

Sempre che ghe ne sia nei dintorni.


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