Quelli di noi che son più anziani ricordano il clima della guerra fredda, dall'immediato dopoguerra con la cortina di ferro ai diversi momenti di tensione e distensione fra NATO e Patto di Varsavia.. il Carso triestino come tutta la regione a nordest ( a nordest del Nordest italiano..) era considerata zona in cui sarebbe potuta avvenire una possibile invasione ( " se 'riva el Russo.."), da contrastare un po'.. per poi cedere in attesa di un nuovo Piave? il tutto copertissimo da segreto militare, zone inaccessibili ai civili, caserme piene ( quanta gente che dice " ho fatto il militare a Trieste"), manovre di carri armati.. baracchette militari sulle cime dei monti in cui i baldi giovani scrutavano col cannocchiale i "sacri confini della Patria" in attesa dell'invasione.. dei Tartari
buona parte dopo il 1989 è stata progressivamente smantellata, e i parte il segreto militare è stato abbandonato e così adesso ci troviamo manufatti come questo:
piccolo bunker in zona sopra Cave di Selz, Carso monfalconese, che mi ha ricordato le migliaia di bunker albanesi
la presa d'aria
più in la la copertura metallica dell'accesso. Il parcheggio vicino porta il nome di ex parcheggio carri armati...
più vaste architetture mi dicono siano in Friuli, presso i fiumi...
La guerra fredda sul Carso
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Re: La guerra fredda sul Carso
sempre in zona vicino a l Monte Sei Busi, altro e anche ben tenuto
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)