Carsiana: il logo

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Noch
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Re: Carsiana

Messaggio da Noch »

La margherita stilizzata è un pittogramma, non è mai stata né emblema né logo del Giardino Botanico Carsiana fondato nel 1964 (60 anni fa) da tre appassionati della flora carsica : il Dott Gianfranco Gioitti, il Dott Stanislao Budin, il Prof. Livio Poldini. Esisteva un CTS, comitato Tecnico Scientifico presieduto dall’ideatore, fondatore e realizzatore G.Gioitti che aveva acquistato il terreno ove è nata Carsiana. L’individuazione del luogo adatto avvenne dopo lunghe ricerche poiché le sue caratteristiche sarebbero state fondamentali per l’attecchimento delle specie. Di ogni necessità per la realizzazione si occupò il Dott Gioitti dal 1964 al 1972, anno in cui la Provincia di Trieste iniziò a sostenere l’iniziativa affinché il Giardino potesse essere aperto al pubblico con tutte le necessità del caso. In funzione di una successiva acquisizione da parte della Provincia, per assicurare continuità alla vita di Carsiana con le sue precise funzioni, il proprietario stipulò un contratto d’affitto puramente simbolico di Lire 1000 (mille) annue. Gioitti che era farmacista non trasse alcun profitto da Carsiana che cedette nel 2002 superati gli 80 anni d’età per una cifra che venne stabilita in base a parametri che non avrebbero potuto corrispondere, né si voleva corrispondessero , a tutto l’impegno profuso per pura passione. Continuò ad occuparsi del Giardino per oltre 40 anni fino alla sua scomparsa nel 2009 e dopo l’acquisizione dalla Provincia di Trieste venne nominato Presidente onorario ed Horti Praefectus . L'emblema deciso dai fondatori fu la Paeonia officinalis, non solo perché bella ma a rischio d’estinzione per la raccolta indiscriminata che se ne faceva. Non era l’unica specie in pericolo né l’unico pericolo per le specie e i rispettivi ambienti che le ospitano a causa dei cambiamenti che si stavano prospettando già negli anni ‘60 del secolo scorso. Eleggere questo fiore ad emblema significava dunque proteggerlo coerentemente con la funzione del Giardino. Quando serviva rappresentare Carsiana l’emblema Paeonia officinalis diventava anche il logo, cioè la rappresentazione, il simbolo : una fotografia del fiore. Accadde per l’apertura ufficiale al pubblico quando in accordo con il CTS la Provincia predispose gli adesivi con Paeonia officinalis ed il depliant che in copertina portava l’emblema. L’emblema compare sulla copertina della seconda e terza edizione del libro scritto dai fondatori con F. Martini e in altre occasioni. Furono dunque i fondatori a decidere quale fosse l’emblema del Giardino. L’emblema è un valore e fa parte della storia del luogo che rappresenta. Credo sia facile ricordare altri emblemi, simboli di Orti Botanici, luoghi, città oppure anche di automobili, come il Cavallino rampante. Non è interscambiabile proprio perché ha quel preciso significato. Non si cambia come una vecchia scarpa. Quando vi fu la soppressione della Provincia di Trieste (che mantenne l’emblema del Giardino dopo l’acquisizione) , Carsiana passò il 1 luglio 2016 alla Regione Friuli Venezia Giulia che continuò a rispettare e mantenere la Paeonia officinalis fino al 4/3/2019. Serviva un logo grafico per uniformare i simboli delle proprietà regionali. Si disse che non si trattava di stravolgere ma di ammodernare la grafica. Invece alcuni decisero diversamente perdendo di vista il vero significato di emblema e di cosa rappresenta : in questo caso l’intera storia di Carsiana. Esiste un Gruppo Facebook che chiede alla Regione il ripristino dell’emblema storico di Carsiana. Questione etica e di valori. Non si tratta di … mettersi d’accordo.
Grazie “cavaliere del forum” per il suo interessamento.


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sono piccolo ma crescero
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Re: Carsiana

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

[FUORI TEMA]
Vorrei, per una questione di chiarezza, specificare che io non sono "cavaliere del forum" e Babatriestina non è "senatore". Questi sono titoli che vengono appioppati in automatico, ed in maniera che vorrebbe essere scherzosa, in base al numero di interventi. Cambiano nel tempo sia per il cambiare del numero di interventi che cresce nel tempo, sia perché può variare il criterio della classifica.

Io non sono cavaliere del forum come non sono "asso di bastoni ed asso di coppe", un altro modo, grafico questa volta, classificare gli utenti in base al numero di interventi sfruttando le carte triestine della briscola; per inciso fino a qualche anno fa erano i "meloni", simbolo della triestinità, ma poi abbiamo cambiato "logo".

Quindi io sono "Sono piccolo ma crescero" e l'altro utente che hai individuato con "Senatore" è "Babatriestina". Per lo stesso motivo tu (scusa se ti do del tu, ma qui si usa così), sei Naufrago (capitato per caso), ma tra due interventi sarai "vilegiante", una posizione un po' meno scomoda, ma resterai sempre Noch, a meno che tu non chieda di cambiare il tuo nick name.

Scusa la precisazione che ho fatto per chiarezza anche di chi legge questo argomento.
[/FUORI TEMA]


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Carsiana

Messaggio da Noch »

Buongiorno “sono piccolo ma crescerò”. Un nickname il tuo che è un ottima premessa perché guarda al futuro con fiducia e insita curiosità, motore fondamentale. Avevo capito quali fossero i nickname ed avevo solo scelto per rivolgermi a voi i “titoli appioppati” - come li definisci - perché hanno un sentore di antica, austera gentilezza. La chiarezza, sapere “come stanno le cose”, la realtà, la storia di ogni luogo permette di muoversi evitando di fare errori. È sempre importante quando si parla, si scrive, si comunica. La superficialità, in cui troppo spesso ci imbattiamo, la facilità di giudizio su argomenti che non si conoscono a fondo, non sono una buona premessa per “veleggiare” ovunque ci troviamo. Noch - in tedesco significa ancòra - prevede lo stesso spazio di “sono piccolo ma crescerò” : si può sempre migliorare se l’animo è disposto in tal senso e se ciascuno esprimendosi non ha in sé alcuna volontà di ferire il prossimo. Si percepisce il veleno quando c’è e non è mai piacevole. Dunque ben vengano le precisazioni. Buona giornata a te.


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Re: Paeonia mascula

Messaggio da Noch »

È successa una cosa veramente spiacevole : ho scritto ampiamente sull’argomento spiegando ogni parte di ciò che è stato scritto nella nota che riguarda la presentazione del logo. Ho fatto invio e nel frattempo si dev’essere scollegato, cioè non risultava avessi fatto il login e quindi ho perso tutto il post. Cercherò di rifarlo con pazienza.


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Re: Paeonia mascula

Messaggio da Amministrazione »

Noch ha scritto: gio 2 mag 2024, 18:54 È successa una cosa veramente spiacevole : ho scritto ampiamente sull’argomento spiegando ogni parte di ciò che è stato scritto nella nota che riguarda la presentazione del logo. Ho fatto invio e nel frattempo si dev’essere scollegato, cioè non risultava avessi fatto il login e quindi ho perso tutto il post. Cercherò di rifarlo con pazienza.
[NOTA DELL'AMMINISTRAZIONE]

Il server scollega l'utente dopo 7200 secondi (2 ore) di inattività (cioè mancanza di cambio pagina o pressione di uno dei pulsanti "Anteprima" o "Invio"). Se la scrittura richiede più tempo si consiglia di premere ogni tanto il pulsante "Anteprima" o, meglio ancora, di preparare con un editor di testo quanto si vuole scrivere e poi copiarlo e incollarlo. Questo secondo metodo, permettendo il salvataggio in locale di quanto si sta scrivendo, mette al riparo da molti altri inconvenienti che si possono verificare.

Ci dispiace per l'inconveniente, ma la limitazione temporale, che è molto maggiore di quella, ad esempio, concessa sulle nostre pagine wiki, continuerà a restare.

C'è anche un limite sulla lunghezza del post che non può superare i 60.000 caratteri.

Se si desidera continuare a discutere sulle limitazioni di tempo o spazio nel forum, si prega di farlo nella sezione "Suggerimenti e proposte per far meio el forum". Grazie

[FINE NOTA]


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Re: Paeonia mascula

Messaggio da Noch »

Esiste una parte della presentazione del logo che precede la frase citata riguardo alla scelta dell’emblema del Giardino. Sarà in altra occasione interessante analizzarla perché è proprio dall’inizio che si palesa la costruzione che osserveremo, passo dopo passo, ove non mancano, come nell’ immediato prosieguo, imprecisioni, omissioni, inesattezze, ambiguità, non sequitur (conclusioni non pertinenti), una serie di fallacie logiche necessarie allo scopo di celebrare la scelta della Centaurea rupestris ma che partono da un presupposto non esplicitato che non passerebbe al vaglio di un esame oggettivo.
La prima cosa importante che non viene detta, riguarda l’emblema esistente. Dire correttamente che c’era un emblema e quale fosse e poi scrivere “La scelta dell’emblema del Giardino è stata lungamente meditata“ avrebbe lasciato chiunque interdetto. Si suppone si sia pensato che fare quella premessa avrebbe avuto il palese significato di mettere in discussione la scelta e coloro che l’avevano fatta : i fondatori. Questo sarebbe stato sconveniente. Nessuna premessa dunque. Più semplice omettere ed iniziare subito col dire che questa “scelta” era stata “lungamente meditata.” Si parte quindi da zero ma zero non è. Ricordo che esisteva un Sito Ufficiale precedente che descriveva Carsiana . Aveva all’inizio il vero emblema Paeonia officinalis indicato da una freccia bianca con la scritta “ Il Giardino Botanico del Carso”. Esiste di questo ed altro tutta la documentazione. Il 4/3/2019 il sito precedente è stato cancellato e fatto sparire dal Web come altri elementi. Chi scriveva ora della Paeonia officinalis quale “ipotesi valutata e poi abbandonata” sapeva perfettamente che stava parlando dell’emblema ma la linea scelta aveva uno scopo preciso, la Peonia andava messa in cattiva luce perché ciò sarebbe servito in seguito per celebrare la Centaurea rupestris. Scrivono della Paeonia officinalis : “Innanzitutto la pianta che presenta fioriture spettacolari …” Questo è un difetto? “…ed è specie protetta dalle norme regionali” - ancora un problema ? - “ è pianta di margine boschivo.” Una colpa? Cosa si vuol dire ? Ebbene è funzionale perché si vuole evidenziare che la boscaglia è ciò che minaccia la landa quindi automaticamente la Paeonia officinalis che vive in OB (orlo boschivo) diventa una pianta nemica. “Legata all’espansione della boscaglia, conseguente all’abbandono delle pratiche agrosilvopastorali …espansione che oggi (?) risulta essere una criticità per la conservazione della biodiversità locale.” Quanto hanno scritto non riguarda l’oggi ma è stato rilevato ed evidenziato proprio dai fondatori di Carsiana ancora negli anni ‘60 del secolo scorso, si trova nella presentazione del loro libro e fu uno dei motivi della nascita del Giardino Botanico! Proseguiamo. Si passa ora alla difficoltà di determinazione delle Peonie appartenenti al gruppo officinalis : cosa c’entra questo? Nulla nel contesto dell’emblema storico mai citato ma ritenuto utile nel processo di demolizione della Peonia. Questo argomento - la tassonomia - riguarda il botanico, lo scienziato che se ne occupa ed è un lavoro normale, continuo che viene fatto per molte specie. Se avessero fin dall’inizio scritto che la Paeonia di Carsiana, quale emblema, è dichiaratamente una Paeonia officinalis, tutta la costruzione successiva non avrebbe avuto alcun senso. Si sarebbe discusso del nulla. In più : l’emblema non detto, chiaramente determinato, Paeonia officinalis, non è un taxon da revisionare ma una scelta fatta dai fondatori. Proseguiamo, scrivono : “ …il genere Paeonia ha visto negli ultimi anni una profonda revisione tassonomica che ha interessato anche le peonie spontanee del Carso … ed emerge la difficoltà di determinazione delle peonie appartenenti al gr.officinalis, tanto che non è possibile avere certezza sulla appartenenza delle Peonie presenti a Carsiana !” Qui si voleva arrivare. Focalizziamoci su questo punto. Le Peonie presenti nel Giardino botanico ci sono sempre state ed hanno da sempre il regolare cartellino identificativo ed i gestori che si sono avvicendati negli anni ne hanno parlato e scritto, hanno fotografato boccioli e fioriture ogni anno da quando Carsiana è su Facebook. Ciò è documentato anche su Instagram e salvato, in caso si cancelli. In più, ed è cosa fondamentale, esistono gli Index Seminum consultabili da tutti ed in ognuno la Paeonia officinalis e la Paeonia mascula sono nominate e presenti con i loro semi. Le peonie nate da seme hanno bisogno di 2-3 anni prima di fiorire, quindi è evidente che il 4/3/2019, data della cancellazione e sostituzione, le peonie di Carsiana avevano almeno 3 anni ed erano state perfettamente determinate altrimenti i semi non potevano essere inseriti nell’Index Seminum. Proseguiamo con la presentazione.
“Alla luce di queste considerazioni” scrivono gli autori del Sito, “si è preferito porre definitivamente l’attenzione su specie ben note…” come se la Paeonia officinalis non fosse una specie ben nota e degna di rappresentare la biodiversità ! Nel giugno del 2019 giunsero a difesa della Paeonia officinalis importanti considerazioni e precisazioni del Prof. Emerito Livio Poldini. Continua il Sito : “Il rilancio della identità del Giardino …. Il rilancio della sua missione…” Identità e rilancio si fa dunque ignorando, cancellando e sostituendo l’emblema, raccontando Carsiana parzialmente, oppure raccontando Carsiana fedelmente, come la pensarono i fondatori, con la loro visione così attuale e moderna capace di calarsi in modo perfetto nella realtà dei cambiamenti che sono sotto i nostri occhi? Serviva estrapolare qualche parte del libro e dire solo una delle funzioni di Carsiana perché utile ai fini del discorso intrapreso per dimostrare che la Centaurea rupestris fosse un’ottima scelta? Scrivono nel Sito di avere ben chiara la direzione indicata dai fondatori ma se l’avessero avuta ben chiara non sarebbe stato necessario fare tutto questo castello di carte per dire che “…si è cercato un logo che identificasse l’elemento oggi più minacciato ( oggi ? Non è vero, lo è dagli anni ‘60 del secolo scorso!) : la landa carsica. Passano a considerare gli stessi endemismi illirici individuati e citati dai fondatori ma “la resa grafica non era soddisfacente”, sicché si giunge a citare Slataper, ma non la stessa citazione fatta dai fondatori nel libro bensì un’altra che possa aprire la strada alla scelta della Centaurea rupestris …” fiore spettinato dal vento di bora, giallo come il sole d’estate… il più rappresentativo della landa carsica .”
Ma….Il soggetto non era Carsiana? Ora è diventato la landa. Se serviva un nuovo progetto per la landa potevano farlo e dare a quel progetto un simbolo e un logo, lasciando a Carsiana il suo emblema, creando un logo grafico con Paeonia officinalis poiché fino a quel momento era bastata, nelle occasioni ufficiali una fotografia del fiore. Così era conosciuta Carsiana sul Web, sulla pagina della Società Botanica Italiana, così rappresentata in occasione dei 50 anni dalla fondazione, così sulla copertina del libro dei fondatori, sugli adesivi e sui depliant fatti per l’apertura ufficiale al pubblico, sulle locandine degli eventi, la Paeonia officinalis sulla copertina dell’ultimo depliant più recente, poi ritirato. Certo, vi erano foto anche di altre piante custodite a Carsiana ma mai per questo nessuno, né la Provincia di Trieste, né la Regione subentrata il 1/7/2016 avevano messo in discussione l’emblema nato con il Giardino. Con la celebrazione della landa e della Centaurea rupestris che la rappresenta, dicono nel Sito di seguire le orme dei fondatori. Le avrebbero seguite veramente raccontando fedelmente il Giardino Botanico, il perché della nascita, tutte le funzioni. Per rispetto dei fondatori e della storia si auspica il ripristino del vero emblema che “contiene” tutto ciò che Carsiana è stata ed è. Questione etica e di valori.


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Re: Paeonia mascula

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Permettetmi un'osservazione da ignorante.

Chi viene su questo argomento, "Peonia mascula", penso voglia vedere foto della peonia mascula, leggere notizie sul suo stato di conservazione, leggere della sua descrizione, di dove si può trovare...

La discussione sul logo di Carsiana è molto marginale, visto che, come dice Noch, il logo di Carsiana non fa riferimento ad una particolare specie di peonia.

Suggerirei agli amministratoridi creare un nuovo argomento dedicato al logo di Carsiana, e di spostare là tutti gli interventi che ci sono qua, dall'ultimo intervento di Babatriestina in giù, quelli che sono stati messi sotto l'altra peonia o sotto l'argomento Carsiana.

Qui potrebbe restare un rimando che facendo riferimento alla peonia ed a Carsiana, rimanda a questo nuovo argomento.

Vi chiedo scusa per eventuali errori di battitura: non risco a stare seduto per il mal di schiena e devo scrivere senza controllare troppo quello che scrivo.


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Re: Paeonia mascula

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Buongiorno “sono piccolo ma crescerò”, l’emblema e logo di Carsiana fanno riferimento proprio alla Paeonia officinalis, non è “marginale”. L’argomento e/o gli argomenti sono stati affrontati molte volte in più post all’interno di “Flora del Carso, Carsiana, Paeonia officinalis e Paeonia mascula nonché Centaurea rupestris. C’è chi ha scritto e c’è chi ha risposto. Da poco sono “vilegiante”, esprimo la mia opinione e
certamente vedranno gli Admin cosa fare e fare la cosa giusta per non perdere le sequenze . Spostare un messaggio se non è in sequenza, danneggia a mio avviso il senso delle risposte soprattutto quando si scrivono con impegno ed attenzione per dire le cose come veramente stanno. Un saluto
P.S. Ho risposto ad un post precedente che aveva quale soggetto Carsiana, l’emblema , Paeonia mascula, la tassonomia, la determinazione delle piante. Quindi pertinente.


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Re: Paeonia mascula

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Noch ha scritto: sab 4 mag 2024, 12:06 Buongiorno “sono piccolo ma crescerò”, l’emblema e logo di Carsiana fanno riferimento proprio alla Paeonia officinalis, non è “marginale”.
Penso di essermi spiegato male. Quando ho scritto marginale, intendevo marginale per il tema trattato in questa posizione. L'argomento Peonia mascula vive indipendentemente dal logo di Carsiana.

Se si ritiene che il problema del logo di Carsiana meriti una discussione, e secondo me lo merita, sarebbe più opportuno farne un argomento a sé.


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Re: Paeonia mascula

Messaggio da Noch »

Non dipende da me, io ho argomentato su un post inserito in questo contesto. L’argomento è emerso diverse volte nei vari argomenti trattati in Flora del Carso, Carsiana, Paeonia officinalis , Paeonia mascula ed altri. Credo sia difficile veramente riunirli tutti adesso perché si rischia di non fare un raggruppamento che porti tutti gli interventi con relativa risposta. Mi dispiace che adesso nella serie tra noi, si perdano di vista gli argomenti comunque affrontati e che contengono cose interessanti, scritte, mi creda, con impegno e serietà. Buona serata.


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Re: Carsiana: il logo

Messaggio da Amministrazione »

[NOTA DELL'AMMINISTRAZIONE]
Qui termina l'opera di collage dei vari interventi sparsi su più topic
[FINE DELLA NOTA]


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Re: Paeonia mascula . A questa discussione manca la mia risposta ed era pertinente, non fuori tema.

Messaggio da Noch »

babatriestina ha scritto: mar 30 apr 2024, 12:05 a questo riguardo c'è pure una nota che vorrei citare a proposito di carsiana e del suo emblema ( dal greco " en-ballo" gettar dentro) riporto quanto c'è sul sito che tratta anche delle nuove difficoltà di classificare le peonie
La scelta dell’emblema del Giardino è stata lungamente meditata.

La prima ipotesi valutata è stata Paeonia officinalis, ipotesi abbandonata per due motivi: innanzitutto la pianta, che presenta fioriture spettacolari ed è specie protetta dalle norme regionali, è tipica di ambiente di margine boschivo. Risulta dunque legata all’espansione della boscaglia carsica conseguente all’abbandono delle pratiche agrosilvopastorali tradizionali, espansione che oggi risulta essere una criticità per la conservazione della biodiversità locale. Inoltre, il genere Paeonia ha visto negli ultimi anni una profonda revisione tassonomica che ha interessato anche le peonie spontanee del Carso; si citano per esempio i lavori di Poldini & Oriolo 2002, Passalacqua & Bernardo 2004, Pignatti 2017-2018-2019. Alla luce di ciò emerge la difficoltà di determinazione delle peonie appartenenti al gr. officinalis che vede posizioni diverse anche fra i più noti esperti del settore. La stessa collezione di peonie presente a Carsiana mostra una elevata variabilità morfologica e non è possibile allo stato attuale avere certezza sulla loro appartenenza. Alla luce di queste considerazioni, si è preferito porre definitivamente l’attenzione su specie ben note sotto il profilo tassonomico e caratterizzanti aspetti di pregio della vegetazione del Carso.

Il rilancio dell’identità del Giardino va di pari passo con il rilancio della sua missione e della sua proposta culturale, proprio perché (come scritto nel 1980 dagli autori Poldini, Gioitti, Martini e Budin nel libro “Introduzione alla flora e alla vegetazione del Carso”) “Carsiana si pone come uno strumento di educazione ambientale che, incidendo sulla coscienza della popolazione, può contribuire ad un uso corretto del territorio e delle sue risorse”. Avendo ben chiara in mente questa direzione indicata dai fondatori, si è cercato un logo che identificasse l’elemento oggi più minacciato e prezioso del Carso: la landa carsica. Queste praterie magre sono percepite da sempre come poco produttive e quindi di poco valore, ma costituiscono in realtà un enorme patrimonio di biodiversità, tutelato dalle norme regionali, nazionali e comunitarie, di cui la comunità tutta dovrebbe sentirsi custode. Sono stati quindi considerati alcuni endemismi illirici legati a questo ambiente, come Gentiana verna subsp. tergestina o Dianthus sylvestris subsp. tergestinus; la resa grafica, tuttavia, non risultava soddisfacente.

Echeggiavano nella mente le parole dello scrittore Scipio Slataper: “Il mio Carso è duro e buono. Ogni suo filo d’erba ha spaccato la roccia per spuntare, ogni suo fiore ha bevuto l’arsura per aprirsi.” Si cercava un fiore che rappresentasse proprio la perseveranza e tenacia della vita che spunta dalla pietra; dopo approfondite riflessioni la scelta è dunque ricaduta su Centaurea rupestris, fiore umile e poco appariscente, spettinato dal vento di bora e giallo come il sole d’estate.

Forse non il fiore più “bello” del Giardino, ma certo il più rappresentativo degli obiettivi di conservazione e tutela di quest’area. Centaurea rupestris è infatti specie caratteristica dell’associazione vegetazionale (che da esso prende il nome) Carici-Centaureetum rupestris, comunità vegetale più nota come “landa carsica”.

Oggi Centaurea rupestris rappresenta anche l’impegno della Regione a tutelare gli ambienti più sensibili e peculiari del Carso e a proseguire, sulle orme dei fondatori del Giardino, nell’opera di sensibilizzazione e divulgazione. Questo è l’auspicio e l’impegno dell’intero staff di Carsiana.


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Re: Carsiana: il logo

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Gentile Noch,

abbiamo lavorato due giorni per dare a lei e a chi è interessato a questo tema, uno spazio coerente dove discuterne. Per come avviene la gestione dei post quando si ricompongono, essi mantengono l'ordine temporale in cui sono stati scritti. La sua risposta all'intervento di Babatriestina è venuto nella pagina successiva dopo alcuni post che erano stati fatti in un altro topic. La sequenza originale è ricostruibile comunque seguendo i titoli.

La preghiamo di non vedere nel lavoro di amministrazione un lavoro volto contro di lei o le sue idee; al contrario pensi che abbiamo voluto creare uno spazio adeguato in cui esprimerle.

Cordiali saluti
Gli amministratori di questo forum


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Re: Carsiana: il logo

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Dopo il post “Paeonia mascula” del 30 aprile 2024, prima di ciò che ha scritto “sono piccolo ma crescerò” , manca la mia risposta che è pertinente perché riguarda Carsiana , l’emblema, la difficoltà di determinazione come scritto nella discussine proposta .
L’ho trovata, eccola :
Esiste una parte della presentazione del logo che precede la frase citata riguardo alla scelta dell’emblema del Giardino. Sarà in altra occasione interessante analizzarla perché è proprio dall’inizio che si palesa la costruzione che osserveremo, passo dopo passo, ove non mancano, come nell’ immediato prosieguo, imprecisioni, omissioni, inesattezze, ambiguità, non sequitur (conclusioni non pertinenti), una serie di fallacie logiche necessarie allo scopo di celebrare la scelta della Centaurea rupestris ma che partono da un presupposto non esplicitato che non passerebbe al vaglio di un esame oggettivo.
La prima cosa importante che non viene detta, riguarda l’emblema esistente. Dire correttamente che c’era un emblema e quale fosse e poi scrivere “La scelta dell’emblema del Giardino è stata lungamente meditata“ avrebbe lasciato chiunque interdetto. Si suppone si sia pensato che fare quella premessa avrebbe avuto il palese significato di mettere in discussione la scelta e coloro che l’avevano fatta : i fondatori. Questo sarebbe stato sconveniente. Nessuna premessa dunque. Più semplice omettere ed iniziare subito col dire che questa “scelta” era stata “lungamente meditata.” Si parte quindi da zero ma zero non è. Ricordo che esisteva un Sito Ufficiale precedente che descriveva Carsiana . Aveva all’inizio il vero emblema Paeonia officinalis indicato da una freccia bianca con la scritta “ Il Giardino Botanico del Carso”. Esiste di questo ed altro tutta la documentazione. Il 4/3/2019 il sito precedente è stato cancellato e fatto sparire dal Web come altri elementi. Chi scriveva ora della Paeonia officinalis quale “ipotesi valutata e poi abbandonata” sapeva perfettamente che stava parlando dell’emblema ma la linea scelta aveva uno scopo preciso, la Peonia andava messa in cattiva luce perché ciò sarebbe servito in seguito per celebrare la Centaurea rupestris. Scrivono della Paeonia officinalis : “Innanzitutto la pianta che presenta fioriture spettacolari …” Questo è un difetto? “…ed è specie protetta dalle norme regionali” - ancora un problema ? - “ è pianta di margine boschivo.” Una colpa? Cosa si vuol dire ? Ebbene è funzionale perché si vuole evidenziare che la boscaglia è ciò che minaccia la landa quindi automaticamente la Paeonia officinalis che vive in OB (orlo boschivo) diventa una pianta nemica. “Legata all’espansione della boscaglia, conseguente all’abbandono delle pratiche agrosilvopastorali …espansione che oggi (?) risulta essere una criticità per la conservazione della biodiversità locale.” Quanto hanno scritto non riguarda l’oggi ma è stato rilevato ed evidenziato proprio dai fondatori di Carsiana ancora negli anni ‘60 del secolo scorso, si trova nella presentazione del loro libro e fu uno dei motivi della nascita del Giardino Botanico! Proseguiamo. Si passa ora alla difficoltà di determinazione delle Peonie appartenenti al gruppo officinalis : cosa c’entra questo? Nulla nel contesto dell’emblema storico mai citato ma ritenuto utile nel processo di demolizione della Peonia. Questo argomento - la tassonomia - riguarda il botanico, lo scienziato che se ne occupa ed è un lavoro normale, continuo che viene fatto per molte specie. Se avessero fin dall’inizio scritto che la Paeonia di Carsiana, quale emblema, è dichiaratamente una Paeonia officinalis, tutta la costruzione successiva non avrebbe avuto alcun senso. Si sarebbe discusso del nulla. In più : l’emblema non detto, chiaramente determinato, Paeonia officinalis, non è un taxon da revisionare ma una scelta fatta dai fondatori. Proseguiamo, scrivono : “ …il genere Paeonia ha visto negli ultimi anni una profonda revisione tassonomica che ha interessato anche le peonie spontanee del Carso … ed emerge la difficoltà di determinazione delle peonie appartenenti al gr.officinalis, tanto che non è possibile avere certezza sulla appartenenza delle Peonie presenti a Carsiana !” Qui si voleva arrivare. Focalizziamoci su questo punto. Le Peonie presenti nel Giardino botanico ci sono sempre state ed hanno da sempre il regolare cartellino identificativo ed i gestori che si sono avvicendati negli anni ne hanno parlato e scritto, hanno fotografato boccioli e fioriture ogni anno da quando Carsiana è su Facebook. Ciò è documentato anche su Instagram e salvato, in caso si cancelli. In più, ed è cosa fondamentale, esistono gli Index Seminum consultabili da tutti ed in ognuno la Paeonia officinalis e la Paeonia mascula sono nominate e presenti con i loro semi. Le peonie nate da seme hanno bisogno di 2-3 anni prima di fiorire, quindi è evidente che il 4/3/2019, data della cancellazione e sostituzione, le peonie di Carsiana avevano almeno 3 anni ed erano state perfettamente determinate altrimenti i semi non potevano essere inseriti nell’Index Seminum. Proseguiamo con la presentazione.
“Alla luce di queste considerazioni” scrivono gli autori del Sito, “si è preferito porre definitivamente l’attenzione su specie ben note…” come se la Paeonia officinalis non fosse una specie ben nota e degna di rappresentare la biodiversità ! Nel giugno del 2019 giunsero a difesa della Paeonia officinalis importanti considerazioni e precisazioni del Prof. Emerito Livio Poldini. Continua il Sito : “Il rilancio della identità del Giardino …. Il rilancio della sua missione…” Identità e rilancio si fanno dunque ignorando , cancellando e sostituendo l’emblema, raccontando Carsiana parzialmente, oppure raccontando Carsiana fedelmente, come la pensarono i fondatori, con la loro visione così attuale e moderna capace di calarsi in modo perfetto nella realtà dei cambiamenti che sono sotto i nostri occhi? Serviva estrapolare qualche parte del libro e dire solo una delle funzioni di Carsiana perché utile ai fini del discorso intrapreso per dimostrare che la Centaurea rupestris fosse un’ottima scelta? Scrivono nel Sito di avere ben chiara la direzione indicata dai fondatori ma se l’avessero avuta ben chiara, non sarebbe stato necessario fare tutto questo castello di carte per dire che “…si è cercato un logo che identificasse l’elemento oggi più minacciato ( oggi ? Non è vero, lo è dagli anni ‘60 del secolo scorso!) : la landa carsica. Passano a considerare gli stessi endemismi illirici individuati e citati dai fondatori ma “la resa grafica non era soddisfacente”, sicché si giunge a citare Slataper ma non la stessa citazione fatta dai fondatori nel libro bensì un’altra che possa aprire la strada alla scelta della Centaurea rupestris …” fiore spettinato dal vento di bora, giallo come il sole d’estate… il più rappresentativo della landa carsica .”
Ma….Il soggetto non era Carsiana? Ora è diventato la landa. Se serviva un nuovo progetto per la landa potevano farlo e dare a quel progetto un simbolo e un logo, lasciando a Carsiana il suo emblema, creando un logo grafico con Paeonia officinalis poiché fino a quel momento era bastata, nelle occasioni ufficiali una fotografia del fiore. Così era conosciuta Carsiana sul Web, sulla pagina della Società Botanica Italiana, così rappresentata in occasione dei 50 anni dalla fondazione, così sulla copertina del libro dei fondatori, sugli adesivi e sul depliant fatti per l’apertura ufficiale al pubblico, sulle locandine degli eventi, la Paeonia officinalis era sulla copertina dell’ultimo depliant più recente, poi ritirato. Certo, vi erano foto anche di altre piante custodite a Carsiana ma mai per questo nessuno, né la Provincia di Trieste, né la Regione subentrata il 1/7/2016 avevano messo in discussione l’emblema nato con il Giardino. Con la celebrazione della landa e della Centaurea rupestris che la rappresenta, dicono nel Sito di seguire le orme dei fondatori. Le avrebbero seguite veramente raccontando fedelmente il Giardino Botanico, il perché della nascita, tutte le funzioni. Per rispetto dei fondatori e della storia si auspica il ripristino del vero emblema che “contiene” tutto ciò che Carsiana è stata ed è. Questione etica e di valori.


Noch
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Re: Gentile Amministrazione, per una buona comprensione delle conversazioni ho fatto solo delle precisazioni. Saluti

Messaggio da Noch »

Amministrazione ha scritto: lun 6 mag 2024, 17:29 Gentile Noch,

abbiamo lavorato due giorni per dare a lei e a chi è interessato a questo tema, uno spazio coerente dove discuterne. Per come avviene la gestione dei post quando si ricompongono, essi mantengono l'ordine temporale in cui sono stati scritti. La sua risposta all'intervento di Babatriestina è venuto nella pagina successiva dopo alcuni post che erano stati fatti in un altro topic. La sequenza originale è ricostruibile comunque seguendo i titoli.

La preghiamo di non vedere nel lavoro di amministrazione un lavoro volto contro di lei o le sue idee; al contrario pensi che abbiamo voluto creare uno spazio adeguato in cui esprimerle.

Cordiali saluti
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Re: Carsiana: il logo

Messaggio da Amministrazione »

No, lei ha scritto sul titolo che "manca la risposta" ed invece la sua risposta si trova al sesto posto su questa stessa pagina.


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Re: Carsiana: il logo

Messaggio da Noch »

Mi riferivo al post di Babatriestina del 30 aprile 2024 ore 12.05 e alla mia risposta che seguiva immediatamente. Se non stanno insieme non si capisce più nulla. Grazie della comprensione.


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Re: Carsiana: il logo

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Confesso: ho seguito il tema sul logo di Carsiana solo in questi ultimi giorni. Vorrei, però, fare qualche riflessione, pacata, distaccata, meditata.

Il problema del logo, secondo me, si articola su 5 livelli: storico, scientifico, estetico, legale ed affettivo.
  1. Storico: non posso che prendere atto che una volta c'era un logo ed adesso un altro, Vale però la pena cercare sul web la storia di vari loghi e vedere come sono cambiati nel tempo. Qui trovate la storia del logo IBM, qui, invece, la storia del logo FIAT e, se vogliamo restare a Trieste, persino la diocesi di Trieste ha cambiato il suo logo credo nei primi anni 2000. Poiché non trovo sul web la storia dello stesso riporto qui sotto le due versioni,
    • Immagine

    Quindi dobbiamo prendere atto che il logo sancisce un'identità, ma come tutte le cose umane, può cambiare.
  2. Scientifico: sulle motivazioni scientifiche alla base delle scelte iniziali e del cambio non posso dire niente; sono un ignorante e lascio ad altri la discussione. Posso dire che a mia modestissima opinione di analfabeta, non credo che la scelta di un logo invece che di un altro, per quante solide basi scientifiche possa avere, possa influire granché sulla mentalità della gente ed orientarla alla conservazione ed alla protezione di una specie piuttosto che un'altra. È con l'educazione e l'informazione il più capillare possibile che si potranno formare le persone ignoranti come me al rispetto della natura ed alla conservazione dell'ambiente carsico ed in questo senso è Carsiana che può dare un valido contributo indipendentemente dal suo logo, sia esso nuovo o vecchio. È ai suoi fondatori che deve andare la nostra gratitudine, non al logo.
  3. Estetico:Credo di aver già espresso la mia opinione; trovo il fiore giallo su fondo bianco poco accattivante e nemmeno molto bello. Mi ricorda una pettinatura arruffata. Senza dubbio una bella macchia rossa della peonia attirerebbe di più l'attenzione di un lettore distratto.
  4. Legale: Chi rileva, in proprietà o in gestione, un'attività, a meno che non sia esplicitamente previsto dal contratto, può organizzare la sua attività come meglio crede perché la sua attività sia più utile ed efficace.. Agli altri il diritto di dissentire o acconsentire, senza rancori. Alle statistiche a posteriori misurare l'utilità ed efficacia delle scelte fatte.
  5. Affettivo:È nella natura dell'uomo affezionarsi alle persone ed alle cose; i motivi possono essere razionali o irrazionali. A me, per esempio, piaceva di più il vecchio logo della diocesi senza dubbio meno bello esteticamente, ma che, che, con san Giusto, dava un messaggio esclusivamente religioso e meno l'attuale con alcuni simboli "terreni". (Per cortesia non discutiamo qua del simbolo della diocesi di Trieste; se qualcuno vuole farlo, apra un argomento sotto le "Attualità triestine"!) Su Carsiana, però, non sono affezionato né al primo né al secondo logo. Altri possono esserlo, e ritorna il diritto di dissentire o acconsentire, senza rancori.


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
Noch
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Re: Carsiana: il logo

Messaggio da Noch »

Buonasera “sono piccolo ma crescerò”. Proverò a rispondere.
Tu prendi in considerazione il logo invece si tratta innanzitutto dell’emblema. Avevo infatti proposto di scrivere “Carsiana il logo-l’emblema” ma meglio ancora sarebbe “Carsiana l’emblema e il logo”. L’emblema, per stessa etimologia del termine contiene il progetto, le funzioni, la storia del luogo che rappresenta. Qui potrei già terminare poiché è evidente che un emblema non vale l’altro, è un valore e non è interscambiabile. Solo il Leone di San Marco rappresenta Venezia, solo il Cavallino rampante rappresenta la Ferrari. Posso farti molti altri esempi che certamente tu conosci. Riguardo a Carsiana negli anni ‘60 e oltre del secolo scorso non esisteva ancora una cultura ambientale, appena in seguito si parlò di ecosistema-ecosistemi-biodiversità. Vi era una raccolta indiscriminata di molte specie di cui venivano anche strappate le radici, i bulbi, i rizomi. Tra queste “vittime” sul Carso triestino vi era la Paeonia officinalis che non era ancora pianta protetta. I fondatori di Carsiana la scelsero per più motivi, coerenti con le funzioni del Giardino Botanico che avrebbe rappresentato. Eleggerla significava proteggerla e protette infatti sono le specie carsiche che vivono nei rispettivi ambienti. Proprio la cura e la corretta manutenzione fanno sì che nessuno di questi ambienti prevalga sull’altro ; non vi è nessuna perdita di biodiversità, cosa che invece è a rischio sul territorio carsico per motivi che si radicano nei cambiamenti osservati dai fondatori e che portarono all’ideazione di Carsiana che fu del Dott. Gioitti e alla successiva fondazione con gli amici cofondatori Prof. Livio Poldini e il Dott. Stanislao Budin. La scelta della Paeonia officinalis ha avuto nel tempo i suoi effetti. Innanzitutto per la stessa funzione di Carsiana, strumento di educazione ambientale, si è iniziato a capire che le piante non vanno raccolte ma guardate e fotografate, capite nel contesto in cui vivono e questo ha portato ad altre positive conseguenze. La gratitudine va certamente ai fondatori, come giustamente dici e ciò non esclude i motivi per i quali loro scelsero la Paeonia officinalis per rappresentare in diverse sedi il Giardino del Carso. Questo bel fiore sboccia in primavera proprio all’apertura della stagione delle visite del Giardino Botanico e fiorisce proprio nel primo viale scendendo a sinistra : un magnifico “assaggio” delle altre fioriture che poi visitatori potranno ammirare continuando la visita. Quando il Dott. Gioitti cedette alla Provincia di Trieste Carsiana, fu un vero e proprio affidamento all’Ente pubblico con cui aveva da anni rapporti legati alla buona cura e conduzione del Giardino Botanico. La Provincia che aveva fatto in accordo con il CTS presieduto da Gioitti gli adesivi e depliant con la Paeonia officinalis quale emblema per l’inaugurazione dell’apertura di Carsiana al pubblico, mantenne lo stesso emblema anche dopo l’acquisizione senza mai mettere in dubbio che lo fosse. Quando la Provincia di Trieste venne soppressa, il 1 luglio 2016 subentrò la Regione FVG che mantenne l’emblema fino al 4/3/2019. Dal 2011, anno in cui venne creata da un gestore la pag Facebook per Carsiana, l’immagine del profilo era l’emblema/logo Paeonia officinalis. Sempre veniva rappresentato dalla fotografia del fiore di questa pianta, anche sul Web, anche sulla pag della Società Botanica Italiana dedicata alla descrizione del Giardino Botanico ed in molte altre occasioni. La questione affettiva, ove anche esistesse, si intreccia con tutto il resto. È evidente che la Regione se volesse potrebbe anche far di Carsiana un Campo da Golf, è sua ma qui siamo su un altro piano ed è quello etico e dei valori. La questione del logo venne presa in considerazione da alcune persone della Regione (2018) per un semplice motivo. Serviva - dissero- un logo che si uniformasse con gli altri della Regione. Dissero che non si trattava di stravolgere ma di ammodernare la grafica. Quindi, poiché il logo/ emblema era rappresentato dalla fotografia del fiore, bastava commissionare ed eseguire un logo grafico. Così non fu. Cancellarono il Sito Ufficiale precedente che portava nell’incipit la Paeonia officinalis, costruirono uno nuovo, inventarono la presentazione del logo per la Centaurea rupestris, fiore della landa. Serviva loro per mettere in evidenza questo ambiente che però a Carsiana vive senza alcun rischio d’essere fagocitato né di perdere la sua ricchezza in biodiversità. Insomma una forzatura per mettere il timbro di presenza. Molti sono stati i progetti per il recupero della landa carsica e se la Regione riteneva di farne uno nuovo, poteva dedicare a questo progetto un emblema ed un logo. Il soggetto del Sito Ufficiale di Carsiana era Carsiana e non la landa. Carsiana aveva già il suo emblema storico, bastava creare il suo logo grafico. Mi fermo ora, perché già molto ho scritto e spiegato in post precedenti ma sono pronta a continuare il discorso, se fosse necessario poiché conosco molto bene la storia e quanto è accaduto. Un cordiale saluto.
P.S. Nel nuovo Sito Ufficiale non è scritto da nessuna parte che l’emblema esisteva, che era la Paeonia officinalis. Quindi tutto ciò che scrivono poi riguardo alla pianta è puramente ad usum delfinii. Ce ne sono di cose da raccontare….


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