Carsiana: il logo

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oli1939
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Carsiana: il logo

Messaggio da oli1939 »

[NOTA DELL'AMMINISTRAZIONE IN DATA 6 MAGGIO 2025]
L'argomento sul cambio del logo di Carsiana è stato trattato in tre topic diversi, "Carsiana", "Peonia officinalis" e "Peonia mascula".
Visto l'interesse suscitato dal tema, si è ritenuto corretto raccogliere tutti gli interventi sotto un unico topic, questo, lasciando gli altri per lo scopo per cui sono stati pensati. A questo messaggio è stato cambiato il titolo da "Carsiana" a "Carsiana: il logo". I titoli di tutti gli altri messaggi sono stati lasciati invariati.

Si prega, cortesemente, di usare da questo momento in poi questo topic per proseguire gli interventi sul tema.

Grazie.
[FINE DELLA NOTA DELL'AMMINISTRAZIONE]



Leggo di una disputa sul fiore simbolo di Carsiana che dovrebbe essere la peonia selvatica...e che si vorrebbe cambiare con la margherita...ne sapete qcs?


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Re: Carsiana

Messaggio da babatriestina »

Francamente sto cercando di capire, ma non mi è del tutto chiaro. Carsiana è nato da un'idea del 1964, ma aperto ufficialmente nel 1978. Si sono succedute diverse gestioni, aperture e chiusure- Io ricordo questo logo che per me è una margherita

Immagine
adesso vedo questo

Immagine
leggo sul Piccolo Emanuela Gioitti, figlia di uno dei fondatori, che protesta per l'assenza di un logo con peonia.. non so se foto o immagine che compariva in vecchi tabelloni.


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Re: Carsiana

Messaggio da Noch »

Buongiorno ! La Paeonia Officinalis è il simbolo storico del Giardino Botanico Carsiana dal 1964. É stata scelta dall’ideatore e dai fondatori del Giardino per diversi motivi coerenti con il messaggio che Carsiana racchiude : la protezione, il rispetto e la cura per la Natura e le bellezze del nostro territorio. Compariva in dépliants, opuscoli, adesivi, cartoline e pubblicazioni nonché sulla pagina Facebook di Carsiana fino al 4/3/2019. É stata usata in modo discontinuo dai gestori che si sono alternati nella manutenzione del Giardino ma nessuno ha mai messo in discussione che la Paeonia Officinalis fosse l’emblema di Carsiana. Riguardo alla margherita stilizzata, è stata disegnata dall’ideatore e poi fondatore di Carsiana, il Dott. Gianfranco Gioitti unicamente per le tabelle stradali che portano al Giardino e per i manifesti che la Provincia sistemava in città nel periodo dell’apertura per attrarre i visitatori. Uno di questi manifesti era anche all’esterno dell’entrata del Giardino per segnalare la meta raggiunta. Dopo la soppressione della Provincia di Trieste, il 1 luglio 2016 Carsiana è diventata proprietà della Regione FVG. Era volontà dell’ideatore e fondatore, che vi fosse un Comitato Tecnico Scientifico a sovrintendere alle necessità del Giardino ed il CTS era stato istituito (a titolo gratuito) con delibera N.48 della Provincia di Trieste il 15 aprile 2003. Gioitti ne fu Horti Praefectus fino alla sua scomparsa avvenuta il 31 maggio 2009. La figlia ne ha chiesto il ripristino per 4 anni e da alcuni mesi é stato reistituito anche se porta un altro nome : Gruppo di lavoro interdirezionale per Carsiana. Il Gruppo sta lavorando molto bene ed opera seguendo molto attentamente le tracce dei fondatori che si trovano nel libro scritto a 4 mani e pubblicato in due edizioni nel 1980 e 1984. Purtroppo il 4/3/2019 il Servizio Paesaggio e biodiversità della Regione FVG a cui Carsiana fa riferimento ha deciso di sostituire sulla pag Facebook del Giardino Botanico l’immagine del profilo che era una fotografia di una splendida Paeonia Officinalis in fiore ed ha usato la Centaurea rupestris ( colore giallo) anche nel sito aggiornato che racconta molto su Carsiana. La sostituzione dell’immagine del profilo ha effetto retroattivo e quindi sono cambiate simultaneamente anche tutte quelle precedenti tanto da far sembrare che la Paeonia quale simbolo non sia mai esistita invece in molti post ancora esistenti sulla pagina si evince il contrario. La figlia del Dott Gioitti sta chiedendo che alla Paeonia Officinalis venga restituito il posto deciso dai fondatori 55 anni fa. Grazie per l’attenzIone e un saluto.


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Re: Carsiana

Messaggio da oli1939 »

Noch....Grazie della spiegazione!


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Re: Carsiana

Messaggio da babatriestina »

la peonia dovrebbe essere questa, l'h ricavata dal foglio esplicativo di Carsiana che mi hanno dato due giorni fa
Immagine
non è nel frontespizio ma in uno dei risvolti


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Re: Carsiana

Messaggio da babatriestina »

Nb il libro a 4 mani sarebbe il classico Introduzione alla flora e alla vegetazione del Carso ? autori Livio Poldini, Gianfranco Gioitti, Fabrizio Martni, Stanislao Budin?

L'ho comprato un paio di settimane fa proprio a Carsiana, dove è disponibile. Dimenticavo: quest'anni mi sembra che sia la prima volta negli ultimi anni che lo abbiano riaperto già in marzo, in modo da consentirci di godere le fioriture di inizio di primavera. anni fa l'apertura era attorno al 25 aprile..


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Libro su Carsiana

Messaggio da Noch »

Si il libro é intitolato: “Carsiana - Giardino Botanico Introduzione alla flora e alla vegetazione del Carso” e gli autori: Livio Poldini, Gianfranco Gioitti, Fabrizio Martini, Stanislao Budin.


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Re: Carsiana

Messaggio da babatriestina »

eccolo qua, ce l'ho a mano sulla scrivania: Copertina e frontespizio
Allegati
MezzenaCarso038.jpg
MezzenaCarso038.jpg (128.39 KiB) Visto 2694 volte
MezzenaCarso039.jpg
MezzenaCarso039.jpg (35.05 KiB) Visto 2694 volte


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Re: Carsiana

Messaggio da babatriestina »

la parte dedicata a Carsiana va da pag 267 a pag286


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Re: Paeonia 0fficinalis

Messaggio da oli1939 »

Era l'emblema di Carsiana...dei fondatori, peccato non lo sia piu', scova nova..scova mal. Bongiorno a te e a tutti.


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Re: Paeonia 0fficinalis

Messaggio da babatriestina »

oli1939 ha scritto: sab 30 apr 2022, 10:13 Era l'emblema di Carsiana...dei fondatori, peccato non lo sia piu', scova nova..scova mal. Bongiorno a te e a tutti.
francamente non ho capito questo accanimento sulla peonia, se non perché Emanuela Gioitti figlia di uno di creatori vuole essere fedele alla sua prima scelta.
Carsiana ha una quantità di fiori stupendi ed ora per simbolo hanno una pianta veramente caratteristica del carso, la centaurea gialla.
Immagine
Ma c'è pure la spiegazione sul sito https://www.giardinobotanicocarsiana.it ... ciale.html
Il Logo del Giardino botanico Carsiana

Nei primi anni Ottanta del secolo scorso la Provincia di Trieste incaricò l’architetto Giorgio Schumann di realizzare un logo per Carsiana, da utilizzare per la segnaletica stradale. La prima proposta fu un ciclamino stilizzato, che tuttavia non incontrò il favore del Comitato tecnico scientifico guidato dal dott. Gioitti. L’arch. Schumann realizzò quindi una margherita stilizzata, utilizzata negli anni successivi anche per gli striscioni pubblicitari.

Nei depliant del Giardino e sui biglietti di ingresso, realizzati in più versioni nel corso degli anni, sono state utilizzate le immagini di varie piante: Euphorbia characias, Eryngium amethystinum, Lilium bulbiferum ed altre piante della flora carsica, tra le quali spicca in particolare Paeonia officinalis s. l., utilizzata spesso e non solo per la sua appariscente bellezza. Negli anni Ottanta del secolo scorso la raccolta della flora era, infatti, una pratica ancora molto diffusa e spesso incontrollata che minacciava la conservazione delle specie più vistose tra cui, appunto, la Peonia. Il Giardino ha senza dubbio contribuito con successo alla diffusione della conoscenza e della sensibilità alla tutela della natura in più generazioni di visitatori.

Nel 2019 la Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ambito di un intervento complessivo di restauro, riqualificazione e promozione del Giardino, ha realizzato un logo coerente al sistema regionale dell’immagine coordinata delle aree protette.

La scelta dell’emblema del Giardino è stata lungamente meditata.
La prima ipotesi valutata è stata Paeonia officinalis, ipotesi abbandonata per due motivi: innanzitutto la pianta, che presenta fioriture spettacolari ed è specie protetta dalle norme regionali, è tipica di ambiente di margine boschivo. Risulta dunque legata all’espansione della boscaglia carsica conseguente all’abbandono delle pratiche agrosilvopastorali tradizionali, espansione che oggi risulta essere una criticità per la conservazione della biodiversità locale. Inoltre, il genere Paeonia ha visto negli ultimi anni una profonda revisione tassonomica che ha interessato anche le peonie spontanee del Carso; si citano per esempio i lavori di Poldini & Oriolo 2002, Passalacqua & Bernardo 2004, Pignatti 2017-2018-2019. Alla luce di ciò emerge la difficoltà di determinazione delle peonie appartenenti al gr. officinalis che vede posizioni diverse anche fra i più noti esperti del settore. La stessa collezione di peonie presente a Carsiana mostra una elevata variabilità morfologica e non è possibile allo stato attuale avere certezza sulla loro appartenenza. Alla luce di queste considerazioni, si è preferito porre definitivamente l’attenzione su specie ben note sotto il profilo tassonomico e caratterizzanti aspetti di pregio della vegetazione del Carso.

Il rilancio dell’identità del Giardino va di pari passo con il rilancio della sua missione e della sua proposta culturale, proprio perché (come scritto nel 1980 dagli autori Poldini, Gioitti, Martini e Budin nel libro “Introduzione alla flora e alla vegetazione del Carso”) “Carsiana si pone come uno strumento di educazione ambientale che, incidendo sulla coscienza della popolazione, può contribuire ad un uso corretto del territorio e delle sue risorse”. Avendo ben chiara in mente questa direzione indicata dai fondatori, si è cercato un logo che identificasse l’elemento oggi più minacciato e prezioso del Carso: la landa carsica. Queste praterie magre sono percepite da sempre come poco produttive e quindi di poco valore, ma costituiscono in realtà un enorme patrimonio di biodiversità, tutelato dalle norme regionali, nazionali e comunitarie, di cui la comunità tutta dovrebbe sentirsi custode. Sono stati quindi considerati alcuni endemismi illirici legati a questo ambiente, come Gentiana verna subsp. tergestina o Dianthus sylvestris subsp. tergestinus; la resa grafica, tuttavia, non risultava soddisfacente.

Echeggiavano nella mente le parole dello scrittore Scipio Slataper: “Il mio carso è duro e buono. Ogni suo filo d’erba ha spaccato la roccia per spuntare, ogni suo fiore ha bevuto l’arsura per aprirsi.” Si cercava un fiore che rappresentasse proprio la perseveranza e tenacia della vita che spunta dalla pietra; dopo approfondite riflessioni la scelta è dunque ricaduta su Centaurea rupestris, fiore umile e poco appariscente, spettinato dal vento di bora e giallo come il sole d’estate.

Forse non il fiore più “bello” del Giardino, ma certo il più rappresentativo degli obiettivi di conservazione e tutela di quest’area. Centaurea rupestris è infatti specie caratteristica dell’associazione vegetazionale (che da esso prende il nome) Carici-Centaureetum rupestris, comunità vegetale più nota come “landa carsica”.

Oggi Centaurea rupestris rappresenta anche l’impegno della Regione a tutelare gli ambienti più sensibili e peculiari del Carso e a proseguire, sulle orme dei fondatori del Giardino, nell’opera di sensibilizzazione e divulgazione. Questo è l’auspicio e l’impegno dell’intero staff di Carsiana.
Non capisco l'insistenza contro la centaurea rupestris mentre per altre nessuno ne parlava come per questa margheritona
Immagine


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Re: Carsiana

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto: sab 25 lug 2020, 14:54 Fiuriture di luglio

Immagine
questa è la centaurea rupestris . Per vederne tante, in estate , una gita al Monte Stena con la sua ricchissima landa carsica è consigliabile. E se no , le foto sul nostro forum


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Re: Paeonia 0fficinalis

Messaggio da Noch »

A volte si scrive “per insempiar la gente”. Se si vuole dimostrare qualcosa sapendo in realtà di non fare una cosa giusta ma di voler avere ragione, si ricorrerà ad ogni argomento, anche incongruente ma altisonante che serva allo scopo, che in una forzata sequenza possa portare ad una conclusione che deve sembrare logica e giusta anche se logica e giusta non è. Un lettore onesto, con la mente aperta che non sia per qualche motivo condizionato e prevenuto su una argomento, riuscirà a percepire le stonature, “l’odore di bruciato”. La sua intelligenza lo porterà ad incuriosirsi, vorrà capire se una spiegazione è giusta o se lo vuole sembrare.
Chi conosce il libro scritto dai fondatori di Carsiana , chi ha letto con attenzione la presentazione e le funzioni scritte in modo chiaro e conciso, si accorgerà che il Giardino Botanico pone grande attenzione su tutti gli ambienti caratteristici del Carso perché è l’equilibrio tra essi che permette la conservazione della biodiversità. L’emblema storico Paeonia officinalis rappresenta Carsiana nella sua interezza, la Centaurea rupestris la criticità della landa che, attenzione, era stata rilevata dai fondatori di Carsiana già negli anni ‘60 del secolo scorso. Sono gli enti pubblici che nel tempo se ne sono occupati con vari studi e continuano a farlo anche oggi. A Carsiana era bene lasciare la sua identità, emblema compreso, rispettando i fondatori, la storia, le funzioni del Giardino Botanico.


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Re: Paeonia 0fficinalis

Messaggio da oli1939 »

Concordo...


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Re: Paeonia 0fficinalis

Messaggio da Noch »

Sulla copertina del libro scritto dai fondatori con Martini, in alto a destra, vicino ai loro nomi e al titolo: “Andar sul Carso per vedere e conoscere - Carsiana Giardino Botanico”, c’è l’emblema storico Paeonia officinalis. In basso a sinistra la Centaurea kartschiana, specie endemica della costiera triestina fra Aurisina e Duino. Non a caso sulla copertina in mezzo è scritto “Introduzione alla flora e alla vegetazione del Carso” perché ne vengono considerati i vari aspetti e gli ambienti caratteristici. Poi due paesaggi. Nella prima parte vi è la presentazione, la consultazione della guida, le schede monografiche, la descrizione del Paesaggio vegetale del Carso utile per avvicinarsi al capitolo che riguarda Carsiana, con i Criteri di allestimento, le Funzioni, la Situazione fisica di Carsiana, Geolitologica, Il pozzo carsico e le sue caratteristiche, Gli ambienti vegetali di Carsiana, il Glossario, Indice dei nomi volgari delle monografie, la Bibliografia.


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Re: Paeonia 0fficinalis

Messaggio da Noch »

Nel nuovo sito ufficiale, (quello precedente che portava nell’incipit l’emblema Paeonia officinalis è stato cancellato dal Web), creato appositamente per la presentazione del nuovo logo Centaurea rupestris , mancano elementi importanti per comprendere cosa fosse veramente Carsiana nel pensiero dei fondatori e a tal proposito non sono state riportate fedelmente tutte le funzioni scritte nel libro in modo semplice, chiaro e conciso. Non è stato detto quale fosse l’emblema che si stava cancellando e sostituendo ; ambiguamente si considera la Paeonia officinalis “un’ ipotesi”. Vi è quindi una sequenza di fallacie logiche. L’emblema Paeonia officinalis rappresenta Carsiana nella sua interezza. Furono proprio i fondatori ad individuare i cambiamenti già negli anni ‘60 del secolo scorso anche riguardo alla landa ed a comprendere, come scrissero, che “…la realtà naturale è interessata da fenomeni di rapida trasformazione.” “Nel considerare tale situazione- scrissero - si affacciò l’idea di poter isolare un lembo di terreno carsico che ne riassumesse le fondamentali caratteristiche e che si prestasse a ospitare le specie più significative.” Carsiana è dunque un compendio del Carso, luogo ove gli ambienti vivono in equilibrio tra loro proprio a dimostrare che la giusta cura fa sì che nessuno prevalga e non vi sia alcun rischio di perdita di biodiversità. Se la Regione voleva creare un nuovo progetto che riguardasse la landa poteva dare a quel progetto un nome ed un simbolo lasciando a Carsiana il suo emblema. Poiché serviva un logo grafico bastava crearne uno con Paeonia officinalis. Ricordo che per stessa etimologia del termine l’emblema contiene il progetto, le funzioni, la storia del luogo che rappresenta, non è un taxon da revisionare ma una scelta fatta dai fondatori che va rispettata e custodita, fa parte della storia del Giardino Botanico di cui, tra l’altro, quest’anno ricorrono i 60 anni dalla fondazione (1964-2024). La margherita non è mai stata logo di Carsiana, era un pittogramma che compariva sui manifesti al tempo dell’apertura ufficiale al pubblico del Giardino e sulle tabelle stradali lungo il percorso per raggiungerlo.


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Re: Paeonia 0fficinalis

Messaggio da babatriestina »

Ecco il libro e la sua copertina .

Immagine

In realtà avremmo dovuto mettere questo nella . non in quella che è la pagina della peonia, che cresce e prospera attualmente in tutto il Carso oltre che a Carsiana.
Poi possiamo e dobbiamo chiederci se dobbiamo cristallizzarci sulla situazione di 60 anni fa, quando la peonia era quasi sparita dal Carso, visto che la gestione del giardino è mutata nel tempo e anche il suo aspetto si è in parte modificato- per dire con una recentissima casita, con conferenze e visite guidate, per dire l'altroieri c'era una dedicata ai bambini sulla vita degli stagli, molto frequentata tanto che ho fatto fatica a trovare parcheggio in prossimità.
" per stessa etimologia del termine l’emblema contiene il progetto" ecco nell'etimologia del nome Carsiana direi proprio che non c'è traccia di "peonia" e la flora del Carso non è limitata alla sola peonia. In questo vedo una protervia e una polemica contro l'attuale gestione del giardino che mi sembra ingenerosa nei confronti di chi sta lavorando e mi sembra bene e che ha voluto invece recepire l'attuale problema, presentato anche in altre sedi carsiche, della riduzione e ripristino della landa carsica.


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Re: Paeonia 0fficinalis

Messaggio da Noch »

Non si tratta di cristallizzarsi ma di rispettare la storia ed i fondatori. Nulla oggi si sarebbe potuto fare se Carsiana non fosse nata 60 anni fa ed è proprio grazie anche a questo progetto se oggi la maggioranza delle persone va sul Carso per fotografare e non per raccogliere le piante. Nel Sito si parla di restauro storico filologico ed in questo senso le nuove costruzioni non sono nate con Carsiana. Il Genius loci del Giardino andava mantenuto. Conferenze e visite guidate fanno parte della vocazione di Carsiana , lo dicono i fondatori nelle funzioni : “Carsiana è strumento di educazione ambientale che, incidendo sulla coscienza della popolazione, può contrIbuire a un uso corretto del territorio e delle sue risorse.” Si pone la difficoltà di parcheggio per l’affluenza come fosse un difetto ed invece è bello che molte persone vadano a visitarla. Un po’ di pazienza. Nessuna protervia, poiché il modo di porre la propria opinione è cortese e si attiene strettamente al libro dei fondatori . Il problema che riguarda la landa non è attuale, è datato, non è stato scoperto da questa gestione, è già stato spiegato nell’intervento precedente : furono i fondatori a metterlo in luce e con Carsiana intesero - cito dalle funzioni del Giardino- “cristallizzare gli aspetti di un determinato paesaggio storico che altrimenti andrebbe completamente perduto per le future generazioni.” Come si nota a preoccuparsi del futuro paesaggio carsico, delle sue ricchezze e bellezze furono proprio l’ideatore, fondatore e realizzatore Dott. Gianfranco Gioitti con i cofondatori Dott.Stanislao Budin e il Prof. Emerito Livio Poldini recentemente scomparso. Carsiana evidenzia come una corretta gestione permetta ad ogni ambiente di esistere e non essere fagocitato da quello accanto. È un esempio. Non si discute sulla cura e manutenzione del Giardino che sono buone e si auspica continuino. Ci sono alcuni lavori da fare che riguardano una raccolta d’acqua a margine della dolina e lungo il versante a sinistra del pozzo centrale che probabilmente verranno effettuati a breve. Quando Carsiana apriva la stagione al pubblico tutto era perfetto per dare una visione d’insieme di grande armonia. L’etimologia di cui dicevo non si riferisce alla parola Carsiana ma ad “emblema”. Viene dal greco e significa “tutto ciò che contiene”; quindi l’emblema ed in questo caso la Paeonia officinalis contiene la storia intera del luogo che rappresenta, cioè Carsiana nella sua interezza. Mantenere e custodire l’emblema fa parte del rispetto che si deve a coloro che l’hanno fondato, al Dott. Gioitti che ha camminato su quei sentieri con occhio attento e mani operose per oltre 40 anni fino al giorno prima della sua scomparsa avvenuta il 31 maggio 2009 e a tutti coloro che hanno curato il Giardino con amore.
Non è polemizzare avere una opinione, osservare, raccontare le cose come stanno ed auspicare che il vero emblema venga ripristinato poiché fa parte della storia di Carsiana. Faccio un esempio : a chi verrebbe in mente di cancellare e sostituire il Giglio di Firenze, perché nel tempo la città è cambiata ? A chi verrebbe in mente di cancellare e sostituire l’alabarda di Trieste ? La storia è storia e va rispettata. L’Ente pubblico intendeva promuovere un nuovo progetto (tra i tanti) per il recupero della landa? Ottima cosa : si poteva dare a quel progetto un nome ed un simbolo ad esso coerente. Carsiana è una realtà, un bene a disposizione della collettività e “…in esso si vogliono mettere in evidenza gli elementi costitutivi ricorrenti della complessa realtà naturale del territorio.”


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Re: Paeonia mascula

Messaggio da babatriestina »

a questo riguardo c'è pure una nota che vorrei citare a proposito di carsiana e del suo emblema ( dal greco " en-ballo" gettar dentro) riporto quanto c'è sul sito che tratta anche delle nuove difficoltà di classificare le peonie
La scelta dell’emblema del Giardino è stata lungamente meditata.

La prima ipotesi valutata è stata Paeonia officinalis, ipotesi abbandonata per due motivi: innanzitutto la pianta, che presenta fioriture spettacolari ed è specie protetta dalle norme regionali, è tipica di ambiente di margine boschivo. Risulta dunque legata all’espansione della boscaglia carsica conseguente all’abbandono delle pratiche agrosilvopastorali tradizionali, espansione che oggi risulta essere una criticità per la conservazione della biodiversità locale. Inoltre, il genere Paeonia ha visto negli ultimi anni una profonda revisione tassonomica che ha interessato anche le peonie spontanee del Carso; si citano per esempio i lavori di Poldini & Oriolo 2002, Passalacqua & Bernardo 2004, Pignatti 2017-2018-2019. Alla luce di ciò emerge la difficoltà di determinazione delle peonie appartenenti al gr. officinalis che vede posizioni diverse anche fra i più noti esperti del settore. La stessa collezione di peonie presente a Carsiana mostra una elevata variabilità morfologica e non è possibile allo stato attuale avere certezza sulla loro appartenenza. Alla luce di queste considerazioni, si è preferito porre definitivamente l’attenzione su specie ben note sotto il profilo tassonomico e caratterizzanti aspetti di pregio della vegetazione del Carso.

Il rilancio dell’identità del Giardino va di pari passo con il rilancio della sua missione e della sua proposta culturale, proprio perché (come scritto nel 1980 dagli autori Poldini, Gioitti, Martini e Budin nel libro “Introduzione alla flora e alla vegetazione del Carso”) “Carsiana si pone come uno strumento di educazione ambientale che, incidendo sulla coscienza della popolazione, può contribuire ad un uso corretto del territorio e delle sue risorse”. Avendo ben chiara in mente questa direzione indicata dai fondatori, si è cercato un logo che identificasse l’elemento oggi più minacciato e prezioso del Carso: la landa carsica. Queste praterie magre sono percepite da sempre come poco produttive e quindi di poco valore, ma costituiscono in realtà un enorme patrimonio di biodiversità, tutelato dalle norme regionali, nazionali e comunitarie, di cui la comunità tutta dovrebbe sentirsi custode. Sono stati quindi considerati alcuni endemismi illirici legati a questo ambiente, come Gentiana verna subsp. tergestina o Dianthus sylvestris subsp. tergestinus; la resa grafica, tuttavia, non risultava soddisfacente.

Echeggiavano nella mente le parole dello scrittore Scipio Slataper: “Il mio Carso è duro e buono. Ogni suo filo d’erba ha spaccato la roccia per spuntare, ogni suo fiore ha bevuto l’arsura per aprirsi.” Si cercava un fiore che rappresentasse proprio la perseveranza e tenacia della vita che spunta dalla pietra; dopo approfondite riflessioni la scelta è dunque ricaduta su Centaurea rupestris, fiore umile e poco appariscente, spettinato dal vento di bora e giallo come il sole d’estate.

Forse non il fiore più “bello” del Giardino, ma certo il più rappresentativo degli obiettivi di conservazione e tutela di quest’area. Centaurea rupestris è infatti specie caratteristica dell’associazione vegetazionale (che da esso prende il nome) Carici-Centaureetum rupestris, comunità vegetale più nota come “landa carsica”.

Oggi Centaurea rupestris rappresenta anche l’impegno della Regione a tutelare gli ambienti più sensibili e peculiari del Carso e a proseguire, sulle orme dei fondatori del Giardino, nell’opera di sensibilizzazione e divulgazione. Questo è l’auspicio e l’impegno dell’intero staff di Carsiana.


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Re: Carsiana

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Vedo che dietro alla scelta del logo ci sono questioni "filosofiche" nelle quali non vorrei proprio entrare. Vorrei solo fare qualche considerazione, da ignorante esterno (ho visitato Carsiana una sola volta nella mia vita),

Quando ci sono andato i cartelli indicatori sulla strada avevano una margherita (o qualcosa di simile): il messaggio che ricevevo era, nella sua stilizzazione, immediato: era un orto botanico, come il letto mi ricorda l'ospedale e il pallone da calcio lo stadio. Semplice, essenziale, immediato.

Poi c'è il logo su cui si discute e che non so che utilizzo abbia, ma che mi lascia perplesso, non per la scelta del fiore (ho detto che sono ignorante), ma per la sua immagine in sé: il colore giallo su fondo bianco risalta poco, quindi suggerirei o di cambiare il colore dello sfondo o quello del fiore usato. Quanto poi alle foto che vedo sul sito, mi dà un po' fastidio vedere delle leggere sfocature che, se mi sembrano accettabili nelle foto che Babatriestina o io o altri pubblichiamo sul forum (foto di dilettanti volte a documentare qualcosa), non accetto in foto che dovrebbero essere professionali.

Quanto al logo, se ne potessi scegliere uno io, forse proporrei l'eringio, non per la sua rilevanza e rappresentatività botanica, ma perché, pianta spinosa e "dura", mi sembra rendere quello che è l'immaginario collettivo del Carso (questa pietra così riarsa, così refrattaria, così totalmente diasnimata...).

Ma, poi, perché un logo? Perché limitarsi ad uno solo? Il Carso ha la peonia, il fiordaliso, ma ha anche le orchidee, le campanule, la delicatissima pulsatilla, l'asplenio,.... Perché non cambiarlo con la stagione?

Un suggerimento ve lo do: mettetevi d'accordo prima che a qualche friulano venga l'idea di associare a Carsiana l'orobanche ;-) :)


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)

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