Monsignor Luigi Fogar

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Monsignor Luigi Fogar

Messaggio da AdlerTS »

Sul vecio sito gavevo chiesto informazioni su Monsignor Fogar, ma nissun saveva risponderme: finalmente go trovado qualcossa.
Tra l'altro ghe xe una targa, non me ricordo se a S. Giusto o a S. Maria Maggiore che xe dcedicada a lui.

Savemo tutti che i primi anni 20 del secolo scorso un bersaglio del novo stato italian jera i preti slavi delle nostre zone, spesso consideradi baluardo della lingua slovena, i quali ga pagado con l'allontanamento la loro intransigenza nell'uso della lingua natia.
Nel 1930, quale successor del Vescovo de Trieste Mons. Sedej vien eletto Mons. Fogar, in quanto ritenudo personaggio che podeva esser morbido e tollerante nelle "divergenze" con la nova amministrazion. In realtà el se troverà a esser do galli in un pollaio col "nerissimo" prefetto Tiengo. Infatti el novo vescovo xe rivado fino all'arma della scomunica per far valer el diritto della predicazion nella lingua "della maggioranza" dei centri abitadi, el che voleva dir italian in certi e sloven in altri. El problema più grosso per el prefetto xe che "la lingua della maggioranza" iera sloven fino a S. Giacomo. Tiengo ga cercado anche de farlo spostar ricorrendo a Roma, ma sulla base del Concordato la forza jera dalla parte vescovile.
Ultima modifica di AdlerTS il mer 25 ott 2006, 23:29, modificato 1 volta in totale.


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Messaggio da AdlerTS »

A quel punto scatta el piano della diffamazion, col Prefetto assecondado da Mons. Sirotic (poi Sirotti) de Gorizia, che ghe stava sui corni al nostro. El Sirotic , con l'aiuto de un allievo de Teologia de Fogar, Knafelc (poi Minatori), fa pubblicar una lettera sul "Popolo di Trieste" dove risultava un forte discorso anti-italian de Mons. Luigi. Inoltre i "congiurati" ga ciolto la palla al balzo quando un "fido" de Fogar xe risultado responsabile de ammanchi presso la società Arsa, che in un modo o nell'altro, vien poi collegadi al Prelato.
Quando poi Monsignor Fogar non se ga presentado al funeral della mama de Oberdank o se ga rifiutado de benedir la Casa del Combattente, apriti cielo ! A quel punto scatta la ritorsion dei squadristi che disturba le Messe incriminade a Barcola, S. Giacomo e e Rojan fino che nel 1936 el prefetto Tiengo ottien finalmente de sospender le odiate prediche e canti in lingua a lui incomprensibile.
Alla fine (sempre 36) però nissun dei due vinzi: el governo de Roma se accorda con la Santa Sede per un "pareggio", dove Tiengo vien spostado a Bologna, mentre Monsignor Fogar ricevi un incarico alla Curia Vaticana, in maniera da dividerli :? Nel 1938 ghe subentrerà el più celebre e diplomatico Mons. Santin.
Sulla base del'art. 22 del Concordato, alla partenza dei due contendenti, vien ripristinadi i canti e le prediche in sloven.

Mons. Luigi Fogar non se darà comunque per vinto, e nel dopoguerra cercherà 'appoggio inglese per la creazion de uno stato indipendente "giuliano" tra Italia e Yugoslavia. De questo però non go ulteriori dati.


Capuzi garbi

Messaggio da Capuzi garbi »

Salve Adler. Un per de immagini, la seconda ciapada co'l jera vescovo de Gorizia.

ImmagineImmagine

Le go copiade dal secondo volume publicado dal Piccolo intitolado Una storia per immagini, e provenienti, la prima da una colezion privata e la seconda da Civici Musei di Storia ed Arte


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Messaggio da AdlerTS »

Grazie, me jera scampado :wink:


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Re: Monsignor Luigi Fogar

Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto: Nel 1930, quale successor del Vescovo de Trieste Mons. Sedej vien eletto Mons. Fogar, .
Scusa, el discorso dei vescovi triestini saria longo e valessi la pena de afrontarlo per intiero, no solo a cominciar de Fogar.
Ma ciarissime una roba: chi xe sto Vescovo Sedej? Mi nela succession dei Vescovi triestini, e ciogo come base el annuario diocesan, trovo:
1- Francesco Saverio Nagl, viennese 19.4.1902 - 1.1.1910 trasferito a Vienna
2- Andrea Karlin da Stara Loka in Carniola 6-2-1911, rinunziò l'1.12.1919
3-Angelo Bartolomasi da Pianezze (Piemonte)-15-12-1919, trasferito nel gennaio 1923 a Pinerolo
4 Luigi Fogar da Piuma di Gorizia 9.7.1923 promosso il 13.10. 1936 Arcivescovo titolare di Patrasso
5 Carlo Margotti arcivescovo di Gorizia, amministratore apostolico fino al 15.5.1938

Insomma, me par che xe stado un gran viavai de vescovi ( de Trieste e Capodistria- le diocesi iera unide del 1830) in quel periodo!
cattedra scomoda???
ma sto Sedej per mi xe novo!
ecote el vescovo Fogar ( ma no go mai capido se Fògar o Fogàr) de una foto dela Prima comunion de mama:
[Immagine


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Messaggio da AdlerTS »

Efetivamente l'Arcivescovo F. Borgia Sedej jera a Gorizia, no Trieste. :oops:

Per Gorizia (Wikipedia):

* Franz Xavier Luschin † (9 gennaio 1835 - 2 maggio 1854 deceduto)
* Andreas Gollmayr † ( 1855 - 1883 deceduto)
* Alois Zorn † ( 1883 - 1897 deceduto)
* Jakob Missia † (24 marzo 1898 - 23 marzo 1902 deceduto)
* Andreas Jordán † ( 1902 - 1905 deceduto)
* Franz Borgia Sedej † (21 febbraio 1906 - 25 ottobre 1931 ritirato)
* Carlo Margotti † (25 luglio 1934 - 31 luglio 1951 deceduto)
* Giacinto Giovanni Ambrosi † (28 novembre 1951 - 1962 ritirato)
* Andrea Pangrazio † (4 aprile 1962 - 2 febbraio 1967)
* Pietro Cocolin † (26 giugno 1967 - 11 gennaio 1982 deceduto)
* Antonio Vitale Bommarco † (11 novembre 1982 - 2 giugno 1999 ritirato)
* Dino De Antoni dal 2 giugno 1999

per l'accento me risulta Fogàr.


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Messaggio da babatriestina »

a casa mia tutti dicevano Fògar, e così pure mi conferma un mio amico, il cui padre lo conosceva, e che lo descriveva come una persona molto onesta e per niente disponibile a compromessi o intrallazzi, quando qualcuno gli regalò un'automobile, la diede subito in beneficenza.
Per inciso, i Vescovi non vengono eletti, ma nominati.


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Messaggio da babatriestina »

Ho trovato due articoli su Fogar, ma non li vedo pubblicati in rete:
uno è del prof. Piero Zovatto, studioso della chiesa triestina, intitolato L'ultimo vescovo asburgico a Trieste o qualcosa di simile, e l'ho trovato solo citato.
Oggi mi è passato per le mani il numero di dicembre 1985 della rivista Qualestoria ( solito Istituto per il Movimento... beh, insomma, mi impappino a dirlo..) che dedica a Fogar un articolo abbastanza lungo, che ho avuto appena il tempo di scorrere.
penso che li trovi in qualche biblioteca . Quello che ho visto io, è in un fondo che non è ancora ordinato e schedato, per cui ho solo potuto dare un'occhiata in loco.
C'è da notare che già prima il vescovo Karlin andò via ( se spostato, se per dimissioni, non so bene, ma evidentemente c'era qualcosa che non andava), il vescovo Bartolomasi diede le dimissioni formalmente per motivi di salute, e a Gorizia il vescovo Sedej diede anche lui le dimissioni o fu allontanato ( anche qui, ho intravisto un articolo di Qualestoria) dopo discussioni, anche interne al clero stesso. Insomma, da queste parti non c'era molta Conciliazione ! Ma già nell'Ottocento Chiesa locale e politica si mescolavano..


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Re: Monsignor Luigi Fogar

Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:S
Tra l'altro ghe xe una targa, non me ricordo se a S. Giusto o a S. Maria Maggiore che xe dcedicada a lui.
eccola qua, a san Giusto, subito a sinistra del ingresso:
Immagine


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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:Efetivamente l'Arcivescovo F. Borgia Sedej jera a Gorizia, no Trieste. .
Capisso perchè el xe stado accomunado con Fogar.. el ga avudo anche lu rapporti no boni col Aministrazion italian nei anni Trenta.. ma, e ritornemo ai tempi dela Prima guerra mondial, ghe xe un suo precedente: al 4 dicembre 1917, dopo la vittoria de Caporetto, el ga scritto una lettera pastoral in cui el ringraziava "l'Onnipotente, chè la nostra Arcidiocesi è stata liberata dai nostri nemici" e xe stada riunida "colla cattolica Austria sotto il glorioso scettro d'Asburgo" e zo a paragonar l'occupazion italiana colla cattività babilonese..
( citado da Qualestoria n 3 del 1983)
Evidentemente sto Gott mit uns ga anche lu pesado nella valutazion italiana successiva


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Re: Monsignor Luigi Fogar

Messaggio da babatriestina »

Relata refero, e per chi non legge Facebook, ve la riporto così come l'ho trovata:
questo il link a chi può leggere:
http://www.facebook.com/permalink.php?s ... 0580465035
la foto è la nostra e ricopio il testo:
Trieste - il vescovo di Trieste Luigi Fogar era una spia dell’ O.V.R.A. fascista

Paolo Geri
Nella mia non accurata conoscenza della storia personale di monsignor Luigi Fogar, vescovo di Trieste dal 1923 al 1936, avevo sempre avuto di lui l’ immagine di un vescovo schierato a difesa della popolazione slovena di queste terre, se non dal punto di vista politico da quello pastorale e, di conseguenza. in rotta con il regime fascista. Con mio grande stupore ho scoperto da un articolo di Mauro Canali pubblicato su “La Repubblica” il 10 gennaio 2007. da cui ho tratto questo post, che era una spia dell’ O.V.R.A., la polizia segreta fascista.
Ma ecco gli antefatti e il contesto storico. Nell’immediato primo dopoguerra nella Venezia Giulia ed in Istria il regime fascista intervenne pesantemente nei confronti delle gerarchie ecclesiastiche. Già nel 1923 il vescovo di Trieste e Capodistria Angelo Bartolomasi, considerato dal governo Mussolini troppo antifascista e indulgente verso gli slavi, preferì cedere il posto a Luigi Fogar, che a sua volta fu poi sostituito per gli stessi motivi nel 1936 dal rovignese Antonio Santin (vedi il post relativo - n.d.a.).
Il nucleo più attivo dei sacerdoti al servizio della polizia politica fascista fu quello che operò nelle zone nord-orientali del paese. Costoro, al servizio di Virginio Troiani, un ex giornalista del “Paese”, personaggio importante dello spionaggio fascista, fornirono un contributo prezioso al regime nella lotta contro le popolazioni allogene ostili alla italianizzazione coatta condotta dal fascismo. Dai documenti risultano: don Giuseppe Juch, cappellano dell' Ospedale "Fatebenefratelli" di Gorizia, si recava spesso in Jugoslavia per "mettersi in contatto" e riferire sui "fuorusciti giuliani". Della stessa rete spionistica facevano parte i sacerdoti Giovanni Resci, Andrea Pavlica e monsignor Federico Brumet. Al gruppo si unì, nel giugno 1942, Giuseppe Godina, pseudonimo "Gluck", un sacerdote del collegio "Vicentinum" di Lubiana, in passato segretario della federazione fra gli operai cattolici, che prese a riferire su alcuni gruppi di comunisti slavi con cui era in contatto. Ma il nome eccellente del gruppo dei prelati gestiti da Troiani è quello di monsignor Luigi Fogar, che riferiva col numero di codice “90”. Vescovo di Trieste e di Capodistria dal luglio 1923, fu in apparenza l' alfiere della lotta contro l' italianizzazione coatta delle minoranze slave perseguita dal fascismo. Uscito sconfitto, la Santa Sede nel 1936 lo aveva nominato arcivescovo di Patrasso. Trasferitosi a Roma, egli - a quanto risulta dai documenti dell' Alto Commissario per i Reati Fascisti, incaricato alla caduta del fascismo d' indagare sulla sua attività spionistica - collaborò con la polizia politica fascista dal 1939 al 1943. A conclusione dell' esame della documentazione presente nel fascicolo dell' O.V.R.A., il magistrato compilò un impressionante elenco dei principali capi di accusa, secondo il quale Fogar nel solo 1943 aveva fornito alla polizia fascista, tra l' altro, informazioni riguardanti i sentimenti filo-inglesi e antifascisti di monsignor Santa, vicario apostolico di Gimma; aveva segnalato l' arrivo alla Segreteria di Stato vaticana di dispacci segreti sui rapporti tra Londra ed Ankara e puntualmente riferito sull' avversione verso il regime fascista di vari alti prelati vaticani tra cui monsignor Spada, il cardinale Fumasoni Biondi, monsignor Rossignani, monsignor Respighi; aveva inoltre fornito informazioni sul conto di monsignor Santin, dei cardinali Pizzardo e Salotti, e su un tentativo di mediazione diplomatica condotto dal Vaticano tra Usa e Giappone. Aveva infine riportato a Bocchini le impressioni e i commenti raccolti in Vaticano sulle frequenti perquisizioni della polizia presso persone e negli uffici dell' Azione Cattolica. L' attività informativa di Fogar era proseguita anche dopo il 25 luglio 1943, quando, ad esempio, aveva trasmesso alla polizia politica "una lista di tedeschi antinazisti residenti a Roma". L' 11 settembre 1943, registra sempre il documento del magistrato, Fogar aveva riferito le "dichiarazioni rese dall' ex deputato De Gasperi sull' andamento della guerra". L' attività di Fogar era continuata intensa per buona parte dell' esistenza della Repubblica Sociale di Salò. Egli aveva riferito le reazioni in Vaticano alla notizia delle "atrocità tedesche" e di quelle "commesse a Ferrara dai fascisti repubblicani" e aveva rivelato "l' ingresso in Vaticano di tre soldati fuggiaschi", accolti da Osborne, ministro plenipotenziario inglese presso la Santa Sede; aveva infine riferito, forse perché la cosa lo toccava direttamente, "sui propositi degli Alleati per la punizione dei criminali di guerra e le spie dell' O.V.R.A.". Denunziato alla fine del secondo conflitto mondiale all' autorità giudiziaria con l' imputazione" di aver contribuito con atti rilevanti, quale confidente dell' O.V.T.A., a mantenere in vigore il regime fascista", si salvò perchè in suo soccorso era nel frattempo sopraggiunta l'amnistia di Togliatti. (Testo liberamente tratto da un articolo di Mauro Canali, “La Repubblica” del 10 gennaio 2007).
:shock: :shock: :shock: :shock:
aggiungo che sul sito di republica non trovo l'articolo, ma Gogle mi rinvia a questo sito:
http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-1384.htm
Mauro Canali

da la Repubblica del 10 gennaio 2007
o questo:
http://antoniomontanari.over-blog.com/e ... /1213.html
In un articolo pubblicato oggi 10 gennaio 2006 da Repubblica, Mauro Canali ricorda «I preti spie del Regime»
per cui le due fonti non sono d'accordo sull'anno della pubblicazione dell'articolo


"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)

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