Ospedali di Trieste

[rofizal]

Dal "Bullettino di notizie statistiche ed economiche italiane e straniere" del 1833, pag.100:

Prospetto numerico degli individui entrati, usciti e morti nello spedale cìvico, e negli stabilimenti di pubblica beneficenza di Trieste nell'anno 1832

L'Osservatore Triestino nel suo N. 31, in data 12 marzo 1833, pubblicò un prospetto numerico delle persone soccorse dagli stabilimenti di pubblica beneficenza della città di Trieste durante l'anno 1832: noi estrarremo da questo prospetto le sole risultanze complessive.

1. Spedale civico. Al 31 dicembre 1831 erano rimasti in cura 431 poveri infermi, dei quali 233 erano uomini, e 198 erano donne: aggiunto questo numero d'infermi a quello che furono ricoverati nell'anno 1832, si ebbe il numero complessivo di 3,388 individui di cui 2,083 appartenevano al sesso virile e 1,305 al femminile. Uscirono guariti durante l'anno 2,539 persone e ne morirono 385; ed alla fine del 1832 non rimanevano in cura che 464. II rapporto numerico fra i morti ed i guariti fu come 1 a 7 in circa

2. Ospizio degli invalidi. I poveri inabili per infermità ad aver mezzi proprj onde sussistere e curarsi, sono mantenuti in un ospizio, posto in parte a carico dello spedale civico, e in parte a carico del fondo di beneficenza. Gli invalidi ricoverati nel 1832 ammontarono in totalità a 150, di cui 127 furono mantenuti dallo spedale, e 23 dal fondo di beneficenza. Ne morirono durante l'anno 21, e ne uscirono 19. Fra i ricoverati si contarono 67 uomini ed 83 donne.

3. Ospizio de' pazzi. Nel 1832 non si contarono che 59 pazzi ricoverati, fra i quali 35 uomini e 26 donne [?? i totali no bati]; 6 uomini e 6 donne uscirono guariti; 8 morirono, e non rimasero al 31 dicembre 1832 nell'ospizio che 39 individui in cura.

4. Ricovero delle donne gravide. Le donne povere, durante lo stato di puerperio, sono ricoverate e curate a spese pubbliche: ne entrarono nel ricovero 121 durante l'anno 1832; e fra queste non ne mori che una sola.

5. Ospizio degli esposti e degli orfani. I bambini esposti alla ruota, ammontarono a 274 [!!], e fra questi 150 erano di sesso mascolino e 124 di sesso femminino. Nacquero nello stesso orfanotrofio altri 134 bambini [!!], 71 maschi e 63 femmine: in totalità il numero di questi bambini ricoverati ascese a 408 [!!]. Si ammisero 94 balie nell'ospizio per l'allattamento dei bambini, e 215 fra questi si diedero da allattare a balie domiciliate in campagna. La mortalità degli esposti fu nel 1832 di 128 individui, per cui ammontò a più di una quarta parte dei bambini ricoverati durante l'anno. Fra questi trovatelli 9 soli furono restituiti alle loro madri naturali.

Ne sarebbe piaciuto che a questo quadro numerico fosse stato aggiunto anche quello delle spese fatte pel mantenimento delle persone ricoverate nei suddetti stabilimenti, come pure avremmo amato di avere qualche notizia sulle altre instituzioni caritatevoli che sappiamo esistere in quella popolosa e florida città: ma confidiamo che queste lacune verranno supplite dall'Osservatore Triestino, in qualche altra occasione, giacché ne è occorso di notare che è questo uno dei pochi giornali quotidiani d'Italia in cui si offra doviziosa copia di notizie statistiche ed economiche di vario genere.

[AdlerTS]

Dal "Bullettino di notizie statistiche ed economiche italiane e straniere" del 1833, pag.100:

3. Ospizio de' pazzi. Nel 1832 non si contarono che 59 pazzi ricoverati, fra i quali 35 uomini e 26 donne [?? i totali no bati]; 6 uomini e 6 donne uscirono guariti; 8 morirono, e non rimasero al 31 dicembre 1832 nell'ospizio che 39 individui in cura.

Qua go messo poche righe che riassumi la storia del "ospizio per pazzi"