Icone dal passato / Icons from the past
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- AdlerTS
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Icone dal passato / Icons from the past
Questa xe una delle aquile imperiali che i ga cercado de far sparir nel 1918: xe sora el porton de via XXX otobre, quel della Guardia de Finanza. A suo tempo iera la I.R. Direzion de Polizia. I xe stadi talmente fretolosi nel scalpellarla che la Bicipite se vedi ancora. (come in certi cuori )
In the 1918 the Italians tried to delete every icon of the Austro-Hungarian empire, but something still survive.
This is the entrance of the Financial police in XXX October street. It was the k.u.k. Police headquarter.
They were not so skilled in deleting it.
In the 1918 the Italians tried to delete every icon of the Austro-Hungarian empire, but something still survive.
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- babatriestina
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
Per ironia della sorte, la xe proprio in via XXX Ottobre (1918) , fine dela amministrazion austroungarica e per tre giorni prima del arrivo de l'ItaliaAdlerTS ha scritto:Questa xe una delle aquile imperiali che i ga cercado de far sparir nel 1918: xe sora el porton de via XXX otobre, quel della Guardia de Finanza. A suo tempo iera la I.R. Direzion de Polizia. I xe stadi talmente fretolosi nel scalpellarla che la Bicipite se vedi ancora. (come in certi cuori )
In the 1918 the Italians tried to delete every icon of the Austro-Hungarian empire, but something still survive.
This is the entrance of the Financial police in XXX October street. It was the k.u.k. Police headquarter.
They were not so skilled in deleting it.
Irony of the destiny, it is in Via XXX ottobre ( 1918) , the day of the end of the AustroHungarian administration and three days before the arrival of the Italians
- AdlerTS
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E questo xe le monumento de Sissi in città, in piazza della Libertà (al tempo Piazza della Stazione), de Franz Seifert (1866-1951).
Realizada nel 1912 per volontà popolare, fata smontar dal Podestà Pitacco nel 1921, la xe tornada al suo posto el 05.09.1997. La posizion non xe però la stessa, perché nel 1997 nel suo posto de origine ghe iera l'Albergo Diurno, adesso demolido, dove ogi se pol veder la targa per i fiumani, istriani e dalmati.
This is the the statue of Sisi in Triest. It was built in the 1912 and removed from the square in 1921 by the Major Pitacco. It is in position once again from the 1997 (the position is slightly changed)
Realizada nel 1912 per volontà popolare, fata smontar dal Podestà Pitacco nel 1921, la xe tornada al suo posto el 05.09.1997. La posizion non xe però la stessa, perché nel 1997 nel suo posto de origine ghe iera l'Albergo Diurno, adesso demolido, dove ogi se pol veder la targa per i fiumani, istriani e dalmati.
This is the the statue of Sisi in Triest. It was built in the 1912 and removed from the square in 1921 by the Major Pitacco. It is in position once again from the 1997 (the position is slightly changed)
Ultima modifica di AdlerTS il lun 1 dic 2008, 21:38, modificato 1 volta in totale.
- AdlerTS
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La descrizion tratta da "L'osservatore triestino"
[. .. ] Figura in bronzo, i due altorilievi in marmo di Carrara, il basamento in pietra di Repentabor. L'altorilievo di sinistra raffigura l'omaggio del popolo: fanciulle avvolte in vesti ideali s'appressano alla Sovrana in atto di offrirle gran copia di fiori. Dietro a loro una giovane donna accompagnata dal consorte tiene in braccio un lattante il quale stende le manine verso l'Imperatrice, mentre un altro bambino dietro alla mamma guarda l'Augusta, e ne spunta un terzo. Si chiude con una coppia di popolani dell'lstria che con passo affaticato s'avvia verso il trono. [. . .].
Men and women on the left of the statue are the common citizens giving thanks to the Empress.
[. .. ] Figura in bronzo, i due altorilievi in marmo di Carrara, il basamento in pietra di Repentabor. L'altorilievo di sinistra raffigura l'omaggio del popolo: fanciulle avvolte in vesti ideali s'appressano alla Sovrana in atto di offrirle gran copia di fiori. Dietro a loro una giovane donna accompagnata dal consorte tiene in braccio un lattante il quale stende le manine verso l'Imperatrice, mentre un altro bambino dietro alla mamma guarda l'Augusta, e ne spunta un terzo. Si chiude con una coppia di popolani dell'lstria che con passo affaticato s'avvia verso il trono. [. . .].
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La descrizion tratta da "L'osservatore triestino"
[. .. ] A destra l'artista ha simboleggiato genialmente il culto dell'Imperatrice per le arti e le bellezze della natura. La Poesia scioglie il velo per discoprire il viso della Sovrana, lo Pittura tiene in alto il lauro, mentre un'altra se ne sta pensosa presso un'opera appena iniziata: una testa di Achille, dietro alla quale appare lo figura di Pallade Atena, figurazione riprodotta da un'opera che trovasi nella Gipsoteca di Monaco. Poi una figurino muliebre con le alucce di farfalla, la testolina ricadente all'indietro e gli occhi chiusi, rappresenta Psiche. Una figura marina offre alla Sovrana i doni del mare, mentre una ninfa sta in atto di ammirazione. Sullo sfondo si stende il mare, sì intensamente amato da Elisabetta, e laggiù su uno scoglio torreggia lo rovina di un tempio ellenico, allusione alle classiche architetture dell'Achilleion di Corfù. Il monumento è largo 11 metri e profondo 5,1 lo statua e alta 2,180 circa. Prima si trovano quattro gradini, poi lo zoccolo con lo semplice scritta "Elisabetta" in lettere di bronzo in rilievo. Altri quattro gradini salgono al trono. La statua ed il trono adorno di rose e di lauro sono di bronzo e sono usciti dalla fonderia Frommel di Vienna. Il corpo architettonico è in pietra di Repentabor presso Trieste lavorata nelle officine Purich della nostra città [. . .].
On the right there are the Muses, symbol of the love for the art and the nature. The Poetry take off the veil from Empress' face. On the back there are Greek symbols for the loved Achilleion.
Due to the love she had for the sea, a man gives her some gifts from the water.
Dimensions are approx 11x5x2.1 metres. The bronze parts are from Vienna, the rocks from the neighbour.
[. .. ] A destra l'artista ha simboleggiato genialmente il culto dell'Imperatrice per le arti e le bellezze della natura. La Poesia scioglie il velo per discoprire il viso della Sovrana, lo Pittura tiene in alto il lauro, mentre un'altra se ne sta pensosa presso un'opera appena iniziata: una testa di Achille, dietro alla quale appare lo figura di Pallade Atena, figurazione riprodotta da un'opera che trovasi nella Gipsoteca di Monaco. Poi una figurino muliebre con le alucce di farfalla, la testolina ricadente all'indietro e gli occhi chiusi, rappresenta Psiche. Una figura marina offre alla Sovrana i doni del mare, mentre una ninfa sta in atto di ammirazione. Sullo sfondo si stende il mare, sì intensamente amato da Elisabetta, e laggiù su uno scoglio torreggia lo rovina di un tempio ellenico, allusione alle classiche architetture dell'Achilleion di Corfù. Il monumento è largo 11 metri e profondo 5,1 lo statua e alta 2,180 circa. Prima si trovano quattro gradini, poi lo zoccolo con lo semplice scritta "Elisabetta" in lettere di bronzo in rilievo. Altri quattro gradini salgono al trono. La statua ed il trono adorno di rose e di lauro sono di bronzo e sono usciti dalla fonderia Frommel di Vienna. Il corpo architettonico è in pietra di Repentabor presso Trieste lavorata nelle officine Purich della nostra città [. . .].
On the right there are the Muses, symbol of the love for the art and the nature. The Poetry take off the veil from Empress' face. On the back there are Greek symbols for the loved Achilleion.
Due to the love she had for the sea, a man gives her some gifts from the water.
Dimensions are approx 11x5x2.1 metres. The bronze parts are from Vienna, the rocks from the neighbour.
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oviamente, l'uniforme se riferisi solo che ala bareta!!!AdlerTS ha scritto:All'entrata laterale della Posta centrale ghe xe due puttini-postini in uniforme austriaca.
On the central Post office wall there are two post-kids in Austrian uniform.
of course, the uniform is related only to the cap!
eco el secondo, qua mi evitassi de parlar de uniforme...
here I would not talk about uniform
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Nel 1821 l'ing.Vicentini diede inizio ai lavori per la costruzione di una strada carrozzabile che , partendo dal centro di Prosecco e attraversando la Napoleonica, doveva collegare l'Altipiano a Trieste.Nonostante il fallimento del progetto, 200 metri di strada sono stati aperti, a son di mine nel durissimo calcare, e ci offrono una delle più suggestive panoramiche sul mare (la vedetta di Prosecco). Il sentiero fu sistemato successivamente a cura della Società Alpina delle Giulie e dedicato, nel 1935, a Nicolò Cobolli, amante del Carso e provetto alpinista.
On the rock in the Cobolli route, started by Mr. Vicentini on 1821.
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Si tratta di uno dei pochi monumenti austro-ungarici lasciati in piedi dopo la Prima Guerra Mondiale ed è stato eretto, come dice lo copia della lapide originale collocata in sito a cura dell'Associazione culturale Mitteleuropa, nell'autunno del 2002: "dalla imperiale e regia III compagnia del Il battaglione dei fucilieri volontari del distretto politico di Abazia-Volosca a ricordo della onorata partecipazione alla guerra mondiale 1914-1916, particolarmente al fronte dell'lsonzo dal 12 marzo 1916". Si trova a Duino, subito fuori Trieste.
In molti altri territori dell'impero si vennero a formare dei battaglioni di volontari denominati "Freiwillige Schuetzen" seguito di norma dal nome della località di provenienza. Dette formazioni comprendevano giovani non ancora in età di leva o anziani che avessero superato il termine.
This is original from 1916. The plate is a copy from the original, replaced in 2002 by Mitteleuropa association. It is to remind the guys from Volosca died on the Isonzo river on 12.03.1916.
In molti altri territori dell'impero si vennero a formare dei battaglioni di volontari denominati "Freiwillige Schuetzen" seguito di norma dal nome della località di provenienza. Dette formazioni comprendevano giovani non ancora in età di leva o anziani che avessero superato il termine.
This is original from 1916. The plate is a copy from the original, replaced in 2002 by Mitteleuropa association. It is to remind the guys from Volosca died on the Isonzo river on 12.03.1916.
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L'ho visto e ricordo che mi è piaciuto tanto (mi piace quel tipo di scultura "naturale")...ma non capivo cosa fosse (vista anche la commistione di cose)...cmq non mi stupirei più di tanto della Madonnina...in fondo è un monumento funerario di genti cristiane...qualcuno ce la avrà posata.
[color=crimson][b][i]...it's not easy to be me...[/b][/i][/color]
[url]http://tirabaralla.splinder.com[/url]
[url]http://polaris7.splinder.com[/url]
[url]http://www.fotolog.com/tirabaralla_0/[/url]
[url]http://tirabaralla.splinder.com[/url]
[url]http://polaris7.splinder.com[/url]
[url]http://www.fotolog.com/tirabaralla_0/[/url]
El culto della Madonna de Lourdes (per quel che so mi che no son noto per el mio "praticato religioso" ") el dovessi risalir dala metà dell'800. Qual xè el problema? E cossa c'entra i democristiani? Più basabanchi dei Austriaci e dei Sloveni e Croati xè 'ssai pochi in Europa Centrale....Tuto ben e tuto ciaro, ma.. cossa ghe n'entra la Madonna de Lourdes? appropriazion democristiana? devozion austroungarica ala Madonna de Lourdes?
- babatriestina
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Copio la scritta e provo a tradur, che qualcossa no me xe ben tuto ciaro:
D. T. O. M.
( Deo T Optimo Maximo)
A Dio T ?? ottimo Massimo- xe la solita dedica a Dio dele cese)
Praesertim
Christo Salvatori
( specialmente a Cristo salvatore)- cioè la Cesa xe dedicada a Dio ma specialmente al Salvator)
Templum hoc
( questo tempio)
Josepho II imperatore semper ANG PAT PAT
essendo Giuseppe II imperatore- per spiegar che che comandava ell'epoca, ma cossa ze el ANG PAT PAT volessi saver ???
Praeside comite Pompeo de Brigido
( Governator, conte Pompeo de Brigido quel del palazzo dove che ga dormido Napoleon un pochi de anni dopo- adesso casa de riposo)
Ecclesia Helveticae confederationis dicta
( la Cesa detta della Confederazion Elvetica)
Tergesti collecta
( riunida a Trieste)
Suo aere acquisitum et restauratum
( comprada e restaurada coi sui soldi)
dedicat
( dedica)
Anno SP MDCCLXXXVI
1786
(S P = Sanctae passionis? )
Xe una dele cese che xe stada serada per i decreti ecclesiastici de Giuseppe II ( iera la cesa sul sito tradizional de SS Eufemia e Tecla) e comprada, e tuttora proprietà dei Svizzeri. Meno mal che ghe iera i Svizzeri e i Tedeschi che ga comprado questa e el Rosario, che se no i le butava zo !
( mi no me par che sia un gran merito de Giuseppe II- xe i Svizzeri che lo pol ringraziar che i xe rivai a comprarse la cesa, ma come xe ben specificado, sborsando de tasca loro!)
D. T. O. M.
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A Dio T ?? ottimo Massimo- xe la solita dedica a Dio dele cese)
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essendo Giuseppe II imperatore- per spiegar che che comandava ell'epoca, ma cossa ze el ANG PAT PAT volessi saver ???
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Xe una dele cese che xe stada serada per i decreti ecclesiastici de Giuseppe II ( iera la cesa sul sito tradizional de SS Eufemia e Tecla) e comprada, e tuttora proprietà dei Svizzeri. Meno mal che ghe iera i Svizzeri e i Tedeschi che ga comprado questa e el Rosario, che se no i le butava zo !
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el mio istinto me disi che ste grotte dela Madonna de Lourdes xe soprattutto del Novecento e che de solito co se fazeva un monumento comemmorativo de guera no se missiava cole imaginette dela madonne. Mi me sa de una zonta- trasformazion dei anni Cinquanta del Novecento. Me piaseria veder el monumento come che el iera al momento del inaugurazion.Tuco ha scritto:El culto della Madonna de Lourdes (per quel che so mi che no son noto per el mio "praticato religioso" ") el dovessi risalir dala metà dell'800. Qual xè el problema? E cossa c'entra i democristiani? Più basabanchi dei Austriaci e dei Sloveni e Croati xè 'ssai pochi in Europa Centrale....Tuto ben e tuto ciaro, ma.. cossa ghe n'entra la Madonna de Lourdes? appropriazion democristiana? devozion austroungarica ala Madonna de Lourdes?
Che po Austriaci Sloveni e Croati fussi stadi al epoca assai de cesa e che i andassi a brazetto cola cesa e i vescovi triestini de l'epoca xe ben noto, anche perchè i italiani- regnicoli iera in lotta col Vatican per via de Porta Pia e i iredentisti e compagnia butava verso la Massoneria o una sorta de religion laico-umanistica mazzinian-garibaldina.
Questo xe un punto su cui gavevo acenado in un vecio thread de Tsmia su le origini del 'antagonismo' tra le etnie italiane e slave..babatriestina ha scritto:Che po Austriaci Sloveni e Croati fussi stadi al epoca assai de cesa e che i andassi a brazetto cola cesa e i vescovi triestini de l'epoca xe ben noto, anche perchè i italiani- regnicoli iera in lotta col Vatican per via de Porta Pia e i iredentisti e compagnia butava verso la Massoneria o una sorta de religion laico-umanistica mazzinian-garibaldina.
Che mentre nel XIX secolo el scontro 'ideologico' iera tra una posizion conservatrice e tradizionalista (de 'destra', se volemo semplificar) de la etnia slava nei confronti de una posizion laica e progresista dei italiani, nel XX secolo (e anca ai nostri giorni) el antagonismo se trasforma in un confronto tra la destra borghese e nazionalista italiana e la sinistra operaia e contadina slovena. Logicamente che xe dele sfumature che in parte contradisi questa interpretazion; per esempio una significativa presenza de un nazionalismo sloven con forti conotati catolici (i famosi 'slavi bianchi').
- babatriestina
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Mi volevo evitar de parlar de destra e sinistra, de conservatorismo e progressismo, per evitar conotati ideologici.
Me limitavo a una constatazion relativa al solo Ottocento, e diria gnanca i ultimi anni, co se comincia a veder la diffusion del socialismo che cambia un poco le carte in tavola.
Sta de fatto che i vescovi del Otocento iera principalmente in alternanza sloveni e croati, ma come sempre podemo discuter fra causa e efetto, principalmente xe che iera un seminario sloven ma no un seminario italian. E no dimentichemo che el corispondente sloven otocentesco dela Lega Nazional iera la Società dei Santi Cirillo e Metodio.
Prima o dopo mi voleria far un longhissimo thread lungo i secoli sui vescovi triestini, perchè xe tanti personaggi e come che i se inserissi nela storia della città, de Frugifero al scisma dei Tre capitoli, de Piccolomini a Bonomo, de Legat, Karlin, per finir a Santin, che xe ormai quasi contemporaneo ( sarà adesso i 20 anni dela morte, se no sbaglio)
Me limitavo a una constatazion relativa al solo Ottocento, e diria gnanca i ultimi anni, co se comincia a veder la diffusion del socialismo che cambia un poco le carte in tavola.
Sta de fatto che i vescovi del Otocento iera principalmente in alternanza sloveni e croati, ma come sempre podemo discuter fra causa e efetto, principalmente xe che iera un seminario sloven ma no un seminario italian. E no dimentichemo che el corispondente sloven otocentesco dela Lega Nazional iera la Società dei Santi Cirillo e Metodio.
Prima o dopo mi voleria far un longhissimo thread lungo i secoli sui vescovi triestini, perchè xe tanti personaggi e come che i se inserissi nela storia della città, de Frugifero al scisma dei Tre capitoli, de Piccolomini a Bonomo, de Legat, Karlin, per finir a Santin, che xe ormai quasi contemporaneo ( sarà adesso i 20 anni dela morte, se no sbaglio)