Monte Cocusso- Kokos
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- babatriestina
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Monte Cocusso- Kokos
Non dei più panoramici, ma se non erro il più alto della catena di cimotti sul confine del Carso triestino, il monte Cocusso, m 672, di cui esiste anche una variante Concusso con una n che a me sembra solo eufonica, una volta era raggiungibile da pochi sentieri, ora con l'apertura dei confini e la presenza di un rifugio dal lato sloveno ma proprio a ridosso del confine lo rendono meta frequentatissima. Dal dopoguerra ai primi anni 70, due sole vie erano possibili: la salita diretta da Pesek, ora sentiero n 28, che io ricordo dagli anni 60 come una faticosa salita brulla, e una più dolce a mezza costa da Grozzana.
Successivamente venne tracciato il sentiero n 3 che lo attraversa da sud a nord ( o viceversa..), il versante nord è piuttosto ripido e attraversa una zona in cui ci fu un rimboschimento sperimentale di abete greco, quello a sud sale dolcemente, parallelamente al vecchio tracciato, ma più vicino al confine. Sulla cima, c'era una casetta militare ora distrutta. Dal versante allora jugoslavo, era anche zona militarizzata, fu la Slovenia a liberalizzare l'accesso con una strada sterrata facilmente accessibile e a consentire la costruzione del rifugio. L'apertura dei confini di Schengen consente adesso di fare percorsi in tutte le direzioni: altri due sentieri salgono da est , da Corgnale Lokev e da sud dal versante sloveno passando per il monte Goli e sotto il Castellaro Gradisce. Alcuni dei sentieri sono comodamente percorribili in mountain bike.
Approfitto della gita fatta oggi, con la neve, a cui aggiungo alcune foto fatte mesi fa
L'inizio della salita sentiero n 3 da Grozzana
questo è uno dei tanti vecchi sentieri che si percorrevano prima che aprissero il n 3
Successivamente venne tracciato il sentiero n 3 che lo attraversa da sud a nord ( o viceversa..), il versante nord è piuttosto ripido e attraversa una zona in cui ci fu un rimboschimento sperimentale di abete greco, quello a sud sale dolcemente, parallelamente al vecchio tracciato, ma più vicino al confine. Sulla cima, c'era una casetta militare ora distrutta. Dal versante allora jugoslavo, era anche zona militarizzata, fu la Slovenia a liberalizzare l'accesso con una strada sterrata facilmente accessibile e a consentire la costruzione del rifugio. L'apertura dei confini di Schengen consente adesso di fare percorsi in tutte le direzioni: altri due sentieri salgono da est , da Corgnale Lokev e da sud dal versante sloveno passando per il monte Goli e sotto il Castellaro Gradisce. Alcuni dei sentieri sono comodamente percorribili in mountain bike.
Approfitto della gita fatta oggi, con la neve, a cui aggiungo alcune foto fatte mesi fa
L'inizio della salita sentiero n 3 da Grozzana
questo è uno dei tanti vecchi sentieri che si percorrevano prima che aprissero il n 3
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salendo
in alto, sotto l'antenna della cima, ci stacchiamo dal sentiero 3 per raggiungere il crinale, passiamo il confine e ci troviamo al cippo che avevo già postato e che vi riposto in versione innevata:
il retro, con stemma dei Petazzi, assai coperto di licheni
in alto, sotto l'antenna della cima, ci stacchiamo dal sentiero 3 per raggiungere il crinale, passiamo il confine e ci troviamo al cippo che avevo già postato e che vi riposto in versione innevata:
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questa è un'immagine del panorama verso il canin, da un punto vicino alla cima, ma non di oggi, della visita precedente
per chi ama la jota, eccone un piatto in rifugio
ed ecco il banco del rifugio, dove ho preso un ottimo tè
un dettaglio della foto precedente: nostalgici?
( in effetti, c'è un altro sentiero, piuttosto ripido, lungo la linea di confine sul lato sloveno, su cui a pietre bianche era, e credo sia ancora , scritto TITO)
per chi ama la jota, eccone un piatto in rifugio
ed ecco il banco del rifugio, dove ho preso un ottimo tè
un dettaglio della foto precedente: nostalgici?
( in effetti, c'è un altro sentiero, piuttosto ripido, lungo la linea di confine sul lato sloveno, su cui a pietre bianche era, e credo sia ancora , scritto TITO)
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usciamo
e ripassiamo il confine, oggi con la neve non si notava, il passaggio è qua:
( ci sono fra l'altro due tracce parallele sul crinale, una al di qua e una aldi là dei cippi confinari)
dal versante sloveno ci sono tanti sentieri, così ci si può trovare davanti a un cartello come questo!
e ripassiamo il confine, oggi con la neve non si notava, il passaggio è qua:
( ci sono fra l'altro due tracce parallele sul crinale, una al di qua e una aldi là dei cippi confinari)
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sempre lungo il versante sloveno, si trovano ancora le vecchie torrette di controllo
ci avviamo verso quella che ra prima dell'apertura del confine, la meta di "vetta" italiana, cioè il tumulo de Cocusso, all'incrcio dei sentieri 3 e 28
per il tumulo dal 3 si stacca un sentierino fra gli alberi
ci avviamo verso quella che ra prima dell'apertura del confine, la meta di "vetta" italiana, cioè il tumulo de Cocusso, all'incrcio dei sentieri 3 e 28
per il tumulo dal 3 si stacca un sentierino fra gli alberi
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arriviamo al tumulo, un grande ammasso di pietre: un castelliere? non so e nemmeno so se qualcuno abbia fatto ricerche precise
in alto un rialzo artificiale, su cui una volta (foto anni 70) c'era una piramidina mozza di cemento, ora mi sembra assai in disfacimento
in alto un rialzo artificiale, su cui una volta (foto anni 70) c'era una piramidina mozza di cemento, ora mi sembra assai in disfacimento
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Un nota alla chiesetta di Pesek:
Grozzana Grocana era costituita in parrocchia con chiesa s Tomaso Sv Tomaz sulla sella del monte Goli, la chiesa sembra risalire al 1645, dopo la divisione del confine la chiesa ( diroccata) è passata alla ricostituita diocesi di Capodistria dal 1977. Nel 1963 la sede parrocchiale è stata trasferita alla chiesa della BV Immacolata costruita nel 1954: la parrocchia comprende: Grozzana, Draga , Pesek e Bottazzo.
Fonte: annuario diocesano 2006.
Grozzana Grocana era costituita in parrocchia con chiesa s Tomaso Sv Tomaz sulla sella del monte Goli, la chiesa sembra risalire al 1645, dopo la divisione del confine la chiesa ( diroccata) è passata alla ricostituita diocesi di Capodistria dal 1977. Nel 1963 la sede parrocchiale è stata trasferita alla chiesa della BV Immacolata costruita nel 1954: la parrocchia comprende: Grozzana, Draga , Pesek e Bottazzo.
Fonte: annuario diocesano 2006.
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No, xè proprio un tumulo: uno dei unici due tumuli certamente individuai sul Carso triestin (l'altro xè sul Orsario).babatriestina ha scritto:arriviamo al tumulo, un grande ammasso di pietre: un castelliere? non so e nemmeno so se qualcuno abbia fatto ricerche precise
El tumulo del Concusso (a mi me piasi scriverlo cussì, cola enne eufonica! ) xè stà rovinà proprio dala costruzion del punto trigonometrico IGM (la piramide tronca in zima).
[url]http://carsosegreto.blogspot.com/[/url]
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me gavevo sempre domandado: ma alora scavando sotto, se podessi trovar una tomba preistorica?? e perchè nissun ga mai fatto?Franco ha scritto: No, xè proprio un tumulo: uno dei unici due tumuli certamente individuai sul Carso triestin (l'altro xè sul Orsario).
El tumulo del Concusso (a mi me piasi scriverlo cussì, cola enne eufonica! ) xè stà rovinà proprio dala costruzion del punto trigonometrico IGM (la piramide tronca in zima).
per el punto trigonometrico, ecco una foto de una gita con amici mi calcolo fra el 1968 e el 1970, in cui se vedi meo la parte de cemento che adesso no esisti più
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Ghe ne parlavo qua: http://carsosegreto.blogspot.com/2009/0 ... monte.htmlbabatriestina ha scritto:me gavevo sempre domandado: ma alora scavando sotto, se podessi trovar una tomba preistorica?? e perchè nissun ga mai fatto?
No me risulta che nissun gabi mai scavà... e no xè de pensar che se troveria el tesoro de Tutankamen, scavando!! Soto i tumuli de solito ghe iera el morto, un pochi de pai de legno per coverzerlo, e el corredo funerario iera per lo più un per de vaseti... tuto ridoto in fregole ormai.
Coi soldi che costeria scavar quel tumulo, probabilmente i riveria far una campagna completa de scavi in un castelier... ma tanto, ogi come ogi no i gà bori nè per uno nè per l'altro!
[url]http://carsosegreto.blogspot.com/[/url]
Ah, dimenticavo: mi sul Concusso, un venti ani fa, gò avuto el mio primo incontro cola lince.
Iera inverno, iera neve, e stavo sentà sul tumulo a goderme el panorama... e gò notà dele impronte nela neve.
Le guardo, e penso "ma che groso che doveva eser sto can".
Le guardo meio, e vedo che no xè el segno dele ongie... e quindi no pol eser can!
Tornando indrio, poco distante, gò trovà anche i resti de un capriolo sbranà.
El secondo incontro cola lince inveze lo gò avù poco più de un ano fa, de fronte ala Grota caterina... co gò trovà anche i resti del "fiero pasto", ancora caldi...
Oviamente la lince, in tuti e due i casi, no la gò vista... miga sempie, lore! No xè niente facile vederle...
Iera inverno, iera neve, e stavo sentà sul tumulo a goderme el panorama... e gò notà dele impronte nela neve.
Le guardo, e penso "ma che groso che doveva eser sto can".
Le guardo meio, e vedo che no xè el segno dele ongie... e quindi no pol eser can!
Tornando indrio, poco distante, gò trovà anche i resti de un capriolo sbranà.
El secondo incontro cola lince inveze lo gò avù poco più de un ano fa, de fronte ala Grota caterina... co gò trovà anche i resti del "fiero pasto", ancora caldi...
Oviamente la lince, in tuti e due i casi, no la gò vista... miga sempie, lore! No xè niente facile vederle...
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Re:
ho ritrovato nei miei archivi una foto della baracchetta negli anni '70. in occasione di una gita al Concusso, fra i militari un mio amico di leva là, messi a guardia, non si sa mai che non arrivasse qualche invasione..... Foto recuperata dalla negativa.babatriestina ha scritto:questa è la piattaforma su cui doveva esserci la baracchetta militare italiana
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Re: Monte Cocusso- Kokos
anno 1974.. i militari di leva scrutano il confine, non si sa mai.. una specie dei deserto dei tartari
ed ecco com'era allora la colonnetta, da vicino
sul sentiero ( ancora il 3 non era tracciato) pascolavano vacche libere, senza recinzioni e pastori elettrici
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Re: Monte Cocusso- Kokos
questa ve la conto, la go trovada sul sito del comuqn dei documento storici: i gavea tradotto el Cocusso, ma no Cocusso o Concusso, ma Monte Urogallina!
anche giusto, forsi... istesso fa de rider
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Re: Monte Cocusso- Kokos
in un a giornata invernale degli scorsi anni gita con maltempo
Verso il tumulo
riparo al rifugio sloveno
panorama scarso
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panorama scarso
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Re: Monte Cocusso- Kokos
i sentieri paralleli con ometti di pietra
alla base, verso la strada Basovizza, confine, hanno ripristinato la landa e messe mucche al pascolo
L'altroieri il panorama era migliore
alla base, verso la strada Basovizza, confine, hanno ripristinato la landa e messe mucche al pascolo
L'altroieri il panorama era migliore
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Re: Monte Cocusso- Kokos
verso il Taiano
verso la costa, più bassi
e la landa presso Pesek, l'albero indica chiaramente da che parte soffia la bora
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e la landa presso Pesek, l'albero indica chiaramente da che parte soffia la bora
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Re: Monte Cocusso- Kokos
a questo punto ve conto una storiella ma no so se scrivo giusto, come che la contava mama:babatriestina ha scritto: ↑mar 21 feb 2017, 11:22 questa ve la conto, la go trovada sul sito del comuqn dei documento storici: i gavea tradotto el Cocusso, ma no Cocusso o Concusso, ma Monte Urogallina!
anche giusto, forsi... istesso fa de rider
primi anni dopo el 18, dazio con doganier italian pena rivado: una signora con una galina in man ghe la mostra disendo in sloven qualcossa che sonava come " ana kakusa" e el doganier scrivi pulito "Anna Cacussa ha una gallina da daziare"
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