La Sezione Equitazione della Ginnastica e qualche aneddoto

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rofizal
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La Sezione Equitazione della Ginnastica e qualche aneddoto

Messaggio da rofizal »

Dal vecio forum de Trieste Mia.

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Da sergio on Tue, 09 Jul 2002 15:53

Nell'aprile del 1908 la Sezione di Equitazione dell'Associazione Ginnastica inizia le lezioni nella cavallerizza ex Hagenauer, in salita dei Montanelli 3.

Maestri d'equitazione: R. Schert, N. Petrini.

La quota mensile è di 10 corone.


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Da SnowLeopard on Thu, 11 Jul 2002 17:00

Dove xe la salita dei Montanelli? Me ricordo che a San Giovanni, un poco a destra de dove finissi la linea del tram, iera un maneggio coperto, ma sempre chiuso, forse iera quel? Oppur el iera solo per uso militare?
Probabilmente el maestro N. Petrini iera el papà del mio maestro Mario Petrini.


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Da sergio on Fri, 12 Jul 2002 07:14

Credo che questo maneggio si sia perso nei ricordi.

Parlando ieri con un mio conoscente che monta da tanti anni, pensava anche lui si trattasse del maneggio di San Giovanni, grande più o meno come quello attuale del Circolo Ippico, senza tribune, ma con bellissime decorazioni. Questo di San Giovanni dovrebbe essere l'edificio che oggi si vuole trasformare in piscina. Diceva che quel maneggio veniva usato dai militari e dalla GUF (Gioventù Universitaria Fascista), ai tempi del ventennio, ovviamente. Poi era stato utilizzato anche nel dopoguerra.

Salita dei Montanelli invece esiste anche oggi e parte da Largo Papa Giovanni (ex via Duca d'Aosta), all'incrocio con via Santi martiri, verso il colle di San Vito. L'edificio al N.3 di cui si parla non esiste più, essendo stato sostituito da uno nuovo, ma quello originale conteneva il maneggio e un teatro.


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Da sergio on Sat, 20 Jul 2002 06:56

Ho provato a cercare qualcosa in merito alla Sezione Equitazione nel libro "I Cento Anni della Società Ginnastica Triestina" di Cesare Pagnini e Manlio Cecovini (Trieste, 1963).

Non sono riuscito a trovare alcuna notizia di questa sezione, anche se non posso escludere che nelle quasi 500 pagine del libro vi possa essere qualche accenno.

Sicuramente i nomi cei due istruttori non compaiono dell'indice dei nomi a fine libro.

Ecco come pagine di storia cittadina, importanti o meno che siano, vengono spesso perse con il passare del tempo.


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Da oldmax on Mon, 29 Jul 2002 06:48

Da quel che ho sentito io il maneggio di S.Giovanni era usato dalla polizia (la vicina scuola ?) ancora nel dopoguerra.

A proposito di cavalli in città. E' vero che a Gorizia esiste ancora ora un'ordinanza comunale che permette di tenere in città un (più precisamente max. uno) cavallo (si parla di scuderizzazione) senza particolari permessi ecc. ? Sarà ancora un residuo di quando c'erano i vetturini con le carrozze ?

In qualche occasione particolare, non è che si potrebbe organizzare una cavalcata in città ?

E con le cacche che facciamo ;D ? Sacchettone e palettona e raccogliamo come con quella dei cani ?


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Da sergio on Mon, 29 Jul 2002 07:07

Confermo relativamente al maneggio di San Giovanni. Conosco una persona che me lo ha descritto perché lo ha visto di persona (in uso credo), ed è nato nel dopoguerra.

Quanto alle cavalcate in città... :D

tralasciando le manifestazioni folkloristiche (vedi anche galleria fotografica), conoscevo un personaggio un po' particolare che era uso usare il quadrupede al posto dell'auto.

Sul suo conto girano diversi anneddoti.

Uno lo vede al galoppo di notte lungo il vialone che porta ad Aquilinia, dove viene fermato dalla polizia per... eccesso di velocità... ;D

Un'altro lo vede, sempre di notte, in Corso Italia, un po' brillo, cercare di saltare a cavallo un contenitore di rifiuti. Il cavallo che forse era più savio, si ferma di botto, il tipo finisce in volo d'angelo con contusioni varie, e resta a terra non si sa se per le lesioni o per le bevande...

Il suo fido destriero se ne va tranquillamente ad aspettarlo all'esterno di un bar (che probabilmente era solito frequentare... il cavaliere, non il cavallo). Qui richiama l'attenzione delle persone che possono correre in aiuto del suo padrone.

Per quanto possano sembrare irreali, queste vicende hanno invece probabilmente un riscontro con la realtà. Il personaggio infatti, una simpatica macchietta, era conosciuto nel mondo equestre cittadino per le sue avventure.

Una volta me lo sono ritrovato in una gara di fondo. E' partito al galoppo sfrenato e poi andava da una parte all'altra della strada (di campagna), in mezzo ai campi, cercando di calmare il cavallo. Arrivato sulla spiaggia di una nota località balneare della regione, il cavallo ha pensato bene di scaricarlo, dopodiché è cominciata la famosa "caccia la cavallo".

E' da tanto che non lo vedo. Non so se monti ancora, ma posso dire che si sente la mancanza sua e delle sue simpatiche "imprese".


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Da oldmax on Mon, 29 Jul 2002 09:00

Hehe... :D
Il personaggio in questione si chiama Danilo. Ha più di 85 anni, una mobilità ed energia mai vista e neanche un capello grigio.
Non cavalca più ma è sempre a gironzolare nel mondo dei cavalli (e ne ha ancora uno). E' praticamente ogni giorno nel nostro maneggio a M.d'Oro.
Ieri, p.es. era con noi ad una gara di M.W. a Cividale.
E' una fonte inesauribile di conoscenza sui cavalli. A modo suo, empirico, pittoresco, ma di cavalli ne sa più di qualcun'altro. Anche di cose della vita, lo trovi a fare battute che molte volte fanno riflettere, che seppure dette da una persona semplice, hanno spesso significati molto profondi.

Uno degli aneddoti (raccontato da lui tra l'altro) era quando giunto in prefettura (a cavallo) per ritirare il lasciapassare (una volta si ritiravano li), si è arrabbiato (per scherzando dice lui) con il poliziotto di portineria, per il fatto che è inammissibile che non esista neppure un anello sul muro dove legare un cavallo.

Danilo è una vecchia conoscenza anche dei longerani e sottolongerani in quanto lì vi passava per giungere a Trieste da Moccò, procedendo fino alla Rotonda del Boschetto, dove andava a sbrigare le sue facende e compere. Persino mia moglie si ricorda che quando sentivano il rumore degli zoccoli, si precipitavano festosamente in strada all'esclamazione "arriva Danilo ! arriva Danilo !".

Un altro uomo di cavalli che si manifestava in città era il sig. Mario Giotta (che se non sbaglio, correggetemi, è il padre di Paolo Giotta di A.A.) con la sua carozza e i suoi due cavalli grigi.
L'ho visto l'altr'anno (o quello prima non ricordo) per Natale fermo davanti ai Portici di Chiozza, che con la coperta sulle ginocchia se ne stava mezzo apisolato ad attendere qualche cliente. Mi sa che lui era l'ultimo vetturrino di Trieste. Ho sentito comunque che per problemi di salute dà via i cavalli. Peccato :'( , qualcun'altro dovrebbe pensare, di prendere il suo posto.

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Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera

[S. Quasimodo]

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