Sesto al Reghena
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Sesto al Reghena
Sul lato meridionale della provincia di Pordenone, che a sua volta è la più occidentale della regione Friuli Venezia Giulia, si trova il comune di Sesto al Reghena. E' proprio al confine col Veneto.
La cittadina si raggiunge in autostrada, uscendo a Portogruaro e prendendo la diramazione per Portogruaro e Pordenone. Si va a Sesto al Regehena dalla prima uscita dopo quella per Portogruaro, che è al casello.
Segnata in rosso è la strada per chi viene da Trieste in autostrada
E qua, in dettaglio, l'ultimo tratto fuori dall'autostrada.
Si chiama Sesto perché si trovava al sesto miglio sulla strada che da Concordia saliva verso Nord per unirsi con la via Julia Augusta che da Aquileia saliva essa pure verso nord per andare nel Norico.
La cittadina si raggiunge in autostrada, uscendo a Portogruaro e prendendo la diramazione per Portogruaro e Pordenone. Si va a Sesto al Regehena dalla prima uscita dopo quella per Portogruaro, che è al casello.
Segnata in rosso è la strada per chi viene da Trieste in autostrada
E qua, in dettaglio, l'ultimo tratto fuori dall'autostrada.
Si chiama Sesto perché si trovava al sesto miglio sulla strada che da Concordia saliva verso Nord per unirsi con la via Julia Augusta che da Aquileia saliva essa pure verso nord per andare nel Norico.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Sesto al Reghena
Verso la metà dell'VIII secolo, tre fratelli longobardi con la loro madre e le mogli, decidono di farsi monaci (dando lo stato libero a tutti i servi e gli aldi). Le donne vanno in conventi dalle parti di Cividale; i maschi fondano un monastero in questa zona, dove già doveva esistere un abitato preesistente).
Le invasioni degli Ungari distruggono quasi tutto, per cui l'abbazia viene ricostruita dopo il 1000 e fortificata da mura, da un fossato e da alcune torri (pare fossero 7); oggi ne rimane una sola, possente, che consente l'accesso all'abbazia ed alla parte più antica del paese.
Il fossato venne riempito deviando l'acqua del Reghena
La torre è decorata da affreschi con gli stemmi di alcune famiglie nobili che esercitarono il potere qui dal 1400 in poi e da un leone di san Marco col libro aperto.
Le invasioni degli Ungari distruggono quasi tutto, per cui l'abbazia viene ricostruita dopo il 1000 e fortificata da mura, da un fossato e da alcune torri (pare fossero 7); oggi ne rimane una sola, possente, che consente l'accesso all'abbazia ed alla parte più antica del paese.
Il fossato venne riempito deviando l'acqua del Reghena
La torre è decorata da affreschi con gli stemmi di alcune famiglie nobili che esercitarono il potere qui dal 1400 in poi e da un leone di san Marco col libro aperto.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Sesto al Reghena
Passati per la porta si entra in una piazza tutta chiusa da mura ed edifici.
E' abbastanza evidente anche dall'interno, la funzione difensiva difensiva della struttura che, senza farvi soffrire di claustrofobia, vi dà una piacevole sensazione di protezione...
Nella piazza a destra c'è il palazzo degli abati (ora sede del comune): costruito tra il XII e XIII secolo e poi ammodernato in secoli successivi ha la facciata decorata da stemmi delle famiglie nobili veneziane che qui esercitarono il potere attraverso l'istituto della commenda: non c'era più un abate monaco, ma comandava un religioso nobile nominato, suppongo, dal papa previo accordo col potere civile veneziano.
Quasi di fronte c'è quello che era il palazzo della cancelleria, sede del potere civile.
In mezzo il campanile alto una trentina di metri che aveva una funzione di torre di osservazione, proprio per prevenire le incursioni.
A fianco un portale rinascimentale che fungeva, probabilmente, da ingresso al convento.
E' abbastanza evidente anche dall'interno, la funzione difensiva difensiva della struttura che, senza farvi soffrire di claustrofobia, vi dà una piacevole sensazione di protezione...
Nella piazza a destra c'è il palazzo degli abati (ora sede del comune): costruito tra il XII e XIII secolo e poi ammodernato in secoli successivi ha la facciata decorata da stemmi delle famiglie nobili veneziane che qui esercitarono il potere attraverso l'istituto della commenda: non c'era più un abate monaco, ma comandava un religioso nobile nominato, suppongo, dal papa previo accordo col potere civile veneziano.
Quasi di fronte c'è quello che era il palazzo della cancelleria, sede del potere civile.
In mezzo il campanile alto una trentina di metri che aveva una funzione di torre di osservazione, proprio per prevenire le incursioni.
A fianco un portale rinascimentale che fungeva, probabilmente, da ingresso al convento.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Sesto al Reghena
Più a destra ancora e con la facciata grossomodo allineata con il palazzo degli abati (ora sede del comune), la chiesa.
Non ha una facciata, in quanto continui rifacimenti l'hanno coperta e nascosta. Si notano alcuni affreschi: un san Michele sopra la attuale porta di ingresso
Una Madonna con bambino sul fianco sinistro
Più a sinistra ancora, chiusi da un inferriata, altri affreschi, uno dei quali relativo a Carlo Magno.
Se non sbaglio questi affreschi dovrebbero risalire al XII e XIII secolo.
Non ha una facciata, in quanto continui rifacimenti l'hanno coperta e nascosta. Si notano alcuni affreschi: un san Michele sopra la attuale porta di ingresso
Una Madonna con bambino sul fianco sinistro
Più a sinistra ancora, chiusi da un inferriata, altri affreschi, uno dei quali relativo a Carlo Magno.
Se non sbaglio questi affreschi dovrebbero risalire al XII e XIII secolo.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Sesto al Reghena
Se aggiriamo il palazzo comunale vediamo la chiesa di lato
Mi ha incuriosito la tecnica di disposizione dei mattoni.
Mi ha incuriosito la tecnica di disposizione dei mattoni.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Sesto al Reghena
Dentro alla chiesa è vietatissimo fotografare. Ma è ricchissima di affreschi. Gli affreschi all'interno sono di epoche diverse ed alcuni sono opera di allievi di Giotto che, a Padova, creò una scuola (e qualche critico ci vede in alcuni proprio la mano di Giotto). Il complesso degli affreschi è molto bello e coinvolgente. Per non violare il divieto metto qua l'elenco delle immagini che google ha trovato pubblicate sul web.
Noi abbiamo avuto la fortuna di avere come guida il parroco, che ha il titolo di abate e ci ha illustrato con competenza le caratteristiche di tutto il complesso. Comunque ho acquistato, a 10 euro, una guida del complesso, abbastanza ben fatta: Umberto Trame (a cura di) - L'abbazia di Santa Maria di Sesto al Reghena - ed. Skira, Milano, 2007 ISBN 8881187191 e la consiglio.
Un'opera pregevole è, nella cripta, l'urna con le reliquie di sant'Anastasia. Metto qui il filmato della sua scannerizzazione laser in 3D e della sua ricostruzione. Si tratta di un leggio intarsiato di epoca longobarda trasformato in urna cineraria (visto che di ceneri si tratta, essendo stata arsa viva durante la persecuzione di Diocleziano).
Noi abbiamo avuto la fortuna di avere come guida il parroco, che ha il titolo di abate e ci ha illustrato con competenza le caratteristiche di tutto il complesso. Comunque ho acquistato, a 10 euro, una guida del complesso, abbastanza ben fatta: Umberto Trame (a cura di) - L'abbazia di Santa Maria di Sesto al Reghena - ed. Skira, Milano, 2007 ISBN 8881187191 e la consiglio.
Un'opera pregevole è, nella cripta, l'urna con le reliquie di sant'Anastasia. Metto qui il filmato della sua scannerizzazione laser in 3D e della sua ricostruzione. Si tratta di un leggio intarsiato di epoca longobarda trasformato in urna cineraria (visto che di ceneri si tratta, essendo stata arsa viva durante la persecuzione di Diocleziano).
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Sesto al Reghena
Sempre nella cripta c'è anche una pregevolissima Annunciazione in stile bizantino ed una Pietà, un Vesperbild di provenienza probabilmente salisburghese. Ho trasgredito alle regole e l'ho fotografata di nascosto perché volevo confrontarla con quella di san Giusto
Quella di Sesto al Reghena
e quella di san Giusto
I drappeggi dei veli in testa mi sembrano molto simili. Non sono certo opere eccelse, né l'una né l'altra. Di quella di Sesto al Reghena mi piace il drappeggio della gonna, di quella di Trieste la composizione delle figure.
Quella di Sesto al Reghena
e quella di san Giusto
I drappeggi dei veli in testa mi sembrano molto simili. Non sono certo opere eccelse, né l'una né l'altra. Di quella di Sesto al Reghena mi piace il drappeggio della gonna, di quella di Trieste la composizione delle figure.
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Re: Sesto al Reghena
L'abbazia dista da Trieste circa un'ora di automobile.
Secondo me "merita il viaggio".
Secondo me "merita il viaggio".
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- nonna ivana
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Re: Sesto al Reghena
Ammirevole!
Grazie, mi piacciono le testimonianze di arte, e storia anche nelle piccole località, dove è pure piacevole aggirarsi, rilassati, fareincontri con persone disponibili e gentili...almeno per me è sempre così!
Una curiosità: come si presenta la piazza? Un corso affiancato da una compatta serie di palazzi, o da elementi a sé, senza continuità?
Una bella e utile esposizione!!!
Grazie, mi piacciono le testimonianze di arte, e storia anche nelle piccole località, dove è pure piacevole aggirarsi, rilassati, fareincontri con persone disponibili e gentili...almeno per me è sempre così!
Una curiosità: come si presenta la piazza? Un corso affiancato da una compatta serie di palazzi, o da elementi a sé, senza continuità?
Una bella e utile esposizione!!!
ivana
la curiosità è il colore della mente
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Re: Sesto al Reghena
Questa è una cartolina aereanonna ivana ha scritto:Una curiosità: come si presenta la piazza? Un corso affiancato da una compatta serie di palazzi, o da elementi a sé, senza continuità?
A parte la chiesa ed il palazzo comunale (ex casa degli abati) che sono legati tra di loro anche a causa di ampliamenti un poco disordinati fatti nei secoli, il resto è composto da edifici separati, con verde attorno.
Il paese è fuori dalla cinta muraria che delimitava l'abbazia, ed il paese è fatto da compatte serie di palazzi, alcuni antichi e ben decorati pure loro.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
- nonna ivana
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Re: Sesto al Reghena
Grazie
Sembra quasi un paese irreale, fuori dal tempo...restauro e conservazione urbanistica penso siano ottimali!
Sembra quasi un paese irreale, fuori dal tempo...restauro e conservazione urbanistica penso siano ottimali!
ivana
la curiosità è il colore della mente
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Re: Sesto al Reghena
secondo me, anche se tu sei appassionato a quella di san Giusto, assomiglia di più a quella di Muggiasono piccolo ma crescero ha scritto:
Quella di Sesto al Reghena
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)