Polene e resti de navi
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Polene e resti de navi
Sulla prora di una nave, in alto, all'esterno dello scafo, era situata spesso una statua di legno o una scultura, a volte dorata: la polena, una specie di rostro con aspetto particolare.
La nave veniva spesso dedicata ad una divinità, di cui a volte portava il nome e che, secondo la superstizione dei marinai, era presente a bordo per proteggere l’equipaggio.
Nel tempo la “presenza” di tale divinità venne sostituita e raffigurata dalla polena a cui erano attribuiti poteri protettivi. La polena sfidava le onde e i pericoli del mare ed era lo"spirito protettivo "della nave. Inizialmente le polene erano spesso spaventosi mostri marini, draghi, leoni...Si arrivò infine a rappresentare figure femminili, sirene e donne seminude con i capelli al vento. Più di una leggenda popolare narra di marinai innamorati della bella polena femminile che sfidava per prima le onde e l'ignoto.
Alla fine del 1500 si diffuse in tutto l’Occidente l’arte di creare le polene, che durò fino al 1800, quando subentrò il metallo e quindi diminuì sempre di più l'uso del legno.
Ho visto la bella polena dorata del brigantino Emilia nel Museo del Mare a Trieste
http://www.museodelmaretrieste.it/wp-co ... polena.jpg
ed il modello di cantiere del brigantino goletta Alessandra ,con una polena molto intrigante.
http://www.museodelmaretrieste.it/wp-co ... _part3.jpg.
Non so se nascoste in qualche sala triestina si possano osservare altre polene. Magari voi ne sapete qualcosa.
Mi è piaciuta questa, che ho potuto osservare nel museo navale di La Spezia: è la polena della Kaiserin Elisabeth, piroscafo a ruote costruito a Pola nel 1854. La S.M.Kaiserin Elisabeth fu la prima nave austro ungarica a compiere viaggi transoceanici.Nel 1859 fu in viaggio verso il Brasile con a bordo l'arciduca Ferdinando Massimiliano e Carlotta. Nel 1866 partì da Trieste diretta a Vera Cruz e fu di stanza tra il Messico e New Orleans.
Mi piace moltissimo la raffigurazione di Elisabetta. Trovo molto bello poi poter osservare dal vero quello che di solito, di una nave, si intravede nei dipinti, molto in piccolo. Ciao da Mandi
La nave veniva spesso dedicata ad una divinità, di cui a volte portava il nome e che, secondo la superstizione dei marinai, era presente a bordo per proteggere l’equipaggio.
Nel tempo la “presenza” di tale divinità venne sostituita e raffigurata dalla polena a cui erano attribuiti poteri protettivi. La polena sfidava le onde e i pericoli del mare ed era lo"spirito protettivo "della nave. Inizialmente le polene erano spesso spaventosi mostri marini, draghi, leoni...Si arrivò infine a rappresentare figure femminili, sirene e donne seminude con i capelli al vento. Più di una leggenda popolare narra di marinai innamorati della bella polena femminile che sfidava per prima le onde e l'ignoto.
Alla fine del 1500 si diffuse in tutto l’Occidente l’arte di creare le polene, che durò fino al 1800, quando subentrò il metallo e quindi diminuì sempre di più l'uso del legno.
Ho visto la bella polena dorata del brigantino Emilia nel Museo del Mare a Trieste
http://www.museodelmaretrieste.it/wp-co ... polena.jpg
ed il modello di cantiere del brigantino goletta Alessandra ,con una polena molto intrigante.
http://www.museodelmaretrieste.it/wp-co ... _part3.jpg.
Non so se nascoste in qualche sala triestina si possano osservare altre polene. Magari voi ne sapete qualcosa.
Mi è piaciuta questa, che ho potuto osservare nel museo navale di La Spezia: è la polena della Kaiserin Elisabeth, piroscafo a ruote costruito a Pola nel 1854. La S.M.Kaiserin Elisabeth fu la prima nave austro ungarica a compiere viaggi transoceanici.Nel 1859 fu in viaggio verso il Brasile con a bordo l'arciduca Ferdinando Massimiliano e Carlotta. Nel 1866 partì da Trieste diretta a Vera Cruz e fu di stanza tra il Messico e New Orleans.
Mi piace moltissimo la raffigurazione di Elisabetta. Trovo molto bello poi poter osservare dal vero quello che di solito, di una nave, si intravede nei dipinti, molto in piccolo. Ciao da Mandi
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Antoine de Saint-Exupéry
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Re: Polene e resti de navi
Ciao Mandi, mi fa veramente piacere vederti nuovamente on line. Vedo che hai raccolto il suggerimento di visitare il Museo di La Spezia. Sei rimasta soddisfatta ?
A piano terra, sala cannoni, c'è anche un mio reperto .... piuttosto pesante. Altre polene le troverai quando finalmente ti deciderai a venire al Museo Storico Navale di Venezia. Ci vorrà più tempo che a Spezia, perché non è assolutamente da perdere la visita all'Arsenale. Intanto vedo di tirarti fuori qualche foto.
A piano terra, sala cannoni, c'è anche un mio reperto .... piuttosto pesante. Altre polene le troverai quando finalmente ti deciderai a venire al Museo Storico Navale di Venezia. Ci vorrà più tempo che a Spezia, perché non è assolutamente da perdere la visita all'Arsenale. Intanto vedo di tirarti fuori qualche foto.
Re: Polene e resti de navi
Da profana mi sono incantata nel vedere così tanti autentici reperti navali. Inoltre si poteva fotografare tutto, con mia gioia. Il piano superiore del museo era chiuso, non so perché. Le domande che mi sono fatte sono però queste: come mai a Trieste non esiste niente del genere e come mai tanti reperti austro ungarici si trovino a La Spezia o altrove. Come funziona la cosa? Quando si trova un reperto, in base a cosa si decide in quale museo viene collocato?
Sono abituata a vedere foto in bianco e nero, quadri o modellini di navi. E' bello anche vedere i particolari, come le 2 pettiglie (assi di legno intagliato che si ponevano a lato ed all'esterno delle porte di murata verso i barcarizzi) provenienti dalla Fregata corazzata Austro-Ungarica Habsburg, di cui spesso abbiamo parlato nel forum. Qui mi sarebbe piaciuto mettere anche le foto delle polene del museo del mare di Trieste, ma è vietato fare foto in tale museo. Resto della mia idea: mostrare una foto invoglia a visitare il luogo dove l'oggetto si trova.
Sono abituata a vedere foto in bianco e nero, quadri o modellini di navi. E' bello anche vedere i particolari, come le 2 pettiglie (assi di legno intagliato che si ponevano a lato ed all'esterno delle porte di murata verso i barcarizzi) provenienti dalla Fregata corazzata Austro-Ungarica Habsburg, di cui spesso abbiamo parlato nel forum. Qui mi sarebbe piaciuto mettere anche le foto delle polene del museo del mare di Trieste, ma è vietato fare foto in tale museo. Resto della mia idea: mostrare una foto invoglia a visitare il luogo dove l'oggetto si trova.
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Re: Polene e resti de navi
Lo sai che ogni tanto anch'io mi chiedo se le navi "nostrane" avevano polene? e se ne hanno conservate alcune? perchè c'è poco al Museo del mare, a volte penso che le più belle le facevano prima dello sviluppo della città... ricordo solo la polena della Danae, che però era una nave francese.
io ne vidi in musei in Bretagna eccone una di cui conservo una cartolina
io ne vidi in musei in Bretagna eccone una di cui conservo una cartolina
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Re: Polene e resti de navi
Secondo me le polene c'erano e forse bisognerebbe chiedere a chi fa i modellini delle navi triestine, mettendo tutti i particolari.
Vedo ad esempio che sempre a La Spezia si trova la polena proveniente dalla Fregata corazzata Drache della Marina Austro-Ungarica, costruita nel Cantiere San Marco di Trieste nel 1861 e che partecipò alla battaglia di Lissa.
Metto qui un link, ma si vede una foto poco chiara, dove non si nota la polena.
http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guer ... e_1875.htm
Aldo Cherini faceva bellissimi disegni dettagliati.
Beh, speriamo nella mostra del Lloyd
Vedo ad esempio che sempre a La Spezia si trova la polena proveniente dalla Fregata corazzata Drache della Marina Austro-Ungarica, costruita nel Cantiere San Marco di Trieste nel 1861 e che partecipò alla battaglia di Lissa.
Metto qui un link, ma si vede una foto poco chiara, dove non si nota la polena.
http://www.agenziabozzo.it/navi_da_guer ... e_1875.htm
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Re: Polene e resti de navi
GRazie, mai vista questa polena ! Mi piace moltomandi_ ha scritto:Mi è piaciuta questa, che ho potuto osservare nel museo navale di La Spezia: è la polena della Kaiserin Elisabeth, piroscafo a ruote costruito a Pola nel 1854. La S.M.Kaiserin Elisabeth fu la prima nave austro ungarica a compiere viaggi transoceanici.Nel 1859 fu in viaggio verso il Brasile con a bordo l'arciduca Ferdinando Massimiliano e Carlotta. Nel 1866 partì da Trieste diretta a Vera Cruz e fu di stanza tra il Messico e New Orleans.
Mi piace moltissimo la raffigurazione di Elisabetta. Trovo molto bello poi poter osservare dal vero quello che di solito, di una nave, si intravede nei dipinti, molto in piccolo.
Mal no far, paura no gaver.
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Re: Polene e resti de navi
in Bretagna..
mi chiedo se le navi con polena femminile non venissero indicate al femminile, Mentre da noi ad esempio si diceva El Thalia pur essendo il nome di una Musa. Forse perchè non c'erano più polene...
mi chiedo se le navi con polena femminile non venissero indicate al femminile, Mentre da noi ad esempio si diceva El Thalia pur essendo il nome di una Musa. Forse perchè non c'erano più polene...
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Re: Polene e resti de navi
Stupenda anche questa polena! In questi giorni facevo delle riflessioni tra me e me. Mi piace frequentare i musei ma non mi sono mai chiesta più di tanto come sono arrivati i vari reperti in questi musei. Ragionando, secondo me a volte gli oggetti possono appartenere a collezionisti che li hanno comprati e donati a un museo; oppure, per quanto riguarda opere d'arte di grande valore possono derivare da conquiste (vedi i molti quadri di italiani al Prado ecc).
Per quanto riguarda le navi e la marineria ci sono svariati musei nel mondo e parecchi anche in Italia. Il museo di La Spezia che ho visitato recentemente contiene molte cose interessanti, per me. Il filo conduttore che permette di osservare reperti di nave legate a Trieste è la Battaglia di Lissa, che evidenzia la figura del comandante Rizzo. Per questo motivo ho notato che nel museo sono esposte polene, timoni o parti di navi costruite a Trieste, nell'Arsenale.
Alla Battaglia di Lissa parteciparono:
L' ammiraglia di flotta, pirofregata corazzata Erzherzog Ferdinand Max, costruita nell'Arsenale di Trieste nel 1865.
La pirofregata corazzata Habsburg, costruita nell'Arsenale di Pola nel 1865
Le corvette corazzate Kaiser Max( costruita nell'Arsenale di Trieste nel 1862),Don Juan d’Austria( costruita nell'Arsenale di Trieste nel 1862) Drache(Cantiere San Marco di Trieste 1861), Salamander (Arsenale di Trieste 1861)
La fregata Novara(Arsenale di Venezia 1849)
Kaiserin Elizabeth
ecc.
Nel Museo sono collocate polene e parti di queste navi, quasi tutte costruite a Trieste. C'è poi molto altro della marineria italiana e dovrei scrivere un poema.
Fermandomi al tema polene, ne erano dotate anche la Salamander, la Drache ,la Don Juan d’Austria, la Bellona e sono esposte in questo museo.
Per quanto riguarda le navi e la marineria ci sono svariati musei nel mondo e parecchi anche in Italia. Il museo di La Spezia che ho visitato recentemente contiene molte cose interessanti, per me. Il filo conduttore che permette di osservare reperti di nave legate a Trieste è la Battaglia di Lissa, che evidenzia la figura del comandante Rizzo. Per questo motivo ho notato che nel museo sono esposte polene, timoni o parti di navi costruite a Trieste, nell'Arsenale.
Alla Battaglia di Lissa parteciparono:
L' ammiraglia di flotta, pirofregata corazzata Erzherzog Ferdinand Max, costruita nell'Arsenale di Trieste nel 1865.
La pirofregata corazzata Habsburg, costruita nell'Arsenale di Pola nel 1865
Le corvette corazzate Kaiser Max( costruita nell'Arsenale di Trieste nel 1862),Don Juan d’Austria( costruita nell'Arsenale di Trieste nel 1862) Drache(Cantiere San Marco di Trieste 1861), Salamander (Arsenale di Trieste 1861)
La fregata Novara(Arsenale di Venezia 1849)
Kaiserin Elizabeth
ecc.
Nel Museo sono collocate polene e parti di queste navi, quasi tutte costruite a Trieste. C'è poi molto altro della marineria italiana e dovrei scrivere un poema.
Fermandomi al tema polene, ne erano dotate anche la Salamander, la Drache ,la Don Juan d’Austria, la Bellona e sono esposte in questo museo.
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Re: Polene e resti de navi
sono poco esperta di polene, ma per i quadri ed i musei, se c'è una cosa che adoro è leggere i cartellini che ne indicano la provenienza. Al Louvre ce l'hanno tutti, e anche dei nostri musei civici anche se non c'è il cartellino, molto si sa.mandi_ ha scritto:Mi piace frequentare i musei ma non mi sono mai chiesta più di tanto come sono arrivati i vari reperti in questi musei. Ragionando, secondo me a volte gli oggetti possono appartenere a collezionisti che li hanno comprati e donati a un museo; oppure, per quanto riguarda opere d'arte di grande valore possono derivare da conquiste (vedi i molti quadri di italiani al Prado ecc).
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Collezionisti che comprino per donare a musei ce ne son sempre di meno, ci son donazioni ancora e in Francia già decenni fa hanno fatto una legge per cui le successioni onerose possono esser pagate almeno in parte con opere d'arte: con questo si sono procurati un sacco di opere. Per il Prado, ma anche la maggior parte delle collezioni principesche, da quelle tedesche ( Dresda, Vienna, Monaco, berlino..) a quelle inglesi ed altre sono acquisti privati dei principi che poi ( loro o più spesso i successori) le hanno rese visibili al pubblico. Le opera d'arte di conquista ci son state, e risalgono a Napoleone ( che venne inviato dal Direttorio con il rpeciso incarico di tirar su soldi perchè lo stato era in crisi economica e che diventò poi una citazione ormai ripetuta) , fra cui tutte le opere tolte dai conventi e portate a Brera- mica solo in Francia! in parte restituite : i cavalli di Venezia - quelli sì conquista! e non gliela perdonano a quasi 1000 anni di distanza portati al Carrousel , anche i nazisti non scherzarono, e ricordiamo il tesoro di Schliemann che da Berlino è tuttora in Russia a Mosca al museo Puskhin anche se per decenni non esposto e tutti si chiedevano dov'è.. i musei acquistano qualcosa ma sempre meno... i musei archeologici o sono locali o i grandi musei hanno reperti procurati da archeologi che dapprima compravano da principati locali del tutto ininteressati a questo, poi per esempio in Egitto ci fu la spartizione se non erro metà e metà ( metà per l'archeologo che l'ha scoperta e il suo museo, metà per il sito di origine, che se no l'avrebbe lasciata sottoterra...) non so come funzioni la questione dei relitti di navi ( allora ed ora) e anche sulle opere d'arte al momento della demolizione..
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Re: Polene e resti de navi
Dato che ghe pias a Adler (e anca a mi) ve taco n'altra prospettiva de Elisabetta (nella prima foto si intravede anche la polena del Piroscafo garibaldino Baleno, ex Fairy Queen inglese; raffigura la Regina Vittoria d'Inghilterra in età giovane con corona reale)
Penso, Baba, che i reperti navali che ho mostrato appartengano alla Marina Militare Italiana.Altro no so.
il barcarizzo della Custoza (Stabilimento Tecnico Triestino, San Rocco, Trieste, 1869)
Il berrettino di un marinaio della Szent Istvan e la pistola di Luigi Rizzo.Sopra sta esposta la bandiera della Viribus Unitis.
Da parte mia ritengo importante poter osservare questi reperti e comunque ringrazio chi se ne è preso cura. Non c'erano molte spiegazioni scritte, ma l'essenziale c'era.Penso, Baba, che i reperti navali che ho mostrato appartengano alla Marina Militare Italiana.Altro no so.
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Re: Polene e resti de navi
Tanto per restar in tema de le "nostre" navi, ve meto queste. Foto e presentazion le xe ciolte da: "I velieri degli Asburgo" de Wladimir Aichelburg.
Tutti i velieri di un tempo erano dotati di una polena artisticamente intagliata; sulle navi mercantili nella maggior parte dei casi era colorata, sulle navi da guerra bianca. Spesso faceva riferimento direttamente al nome della nave. Alle navi che andavano in disarmo e cambiavano nome, veniva tolta la polena. Queste autentiche opere d'arte venivano create perlopiù da scultori locali, popolari, rimasti sconosciuti. Solo raramente venivano intagliate da uno scultore di formazione accademica.
La fregata RADETZKY
La nave in disarmo da deposito ADRIA, ex fregata RADETZKY, priva della polena
La polena della goletta MÖVE: la figura di donna vestita con abiti casti tiene in mano un gabbiano (Möve)
La polena della fregata NOVARA
Collezione di polene nel museo della Marina a Pola
La polena del brigantino SAIDA, arenatosi nel 1874
Tutti i velieri di un tempo erano dotati di una polena artisticamente intagliata; sulle navi mercantili nella maggior parte dei casi era colorata, sulle navi da guerra bianca. Spesso faceva riferimento direttamente al nome della nave. Alle navi che andavano in disarmo e cambiavano nome, veniva tolta la polena. Queste autentiche opere d'arte venivano create perlopiù da scultori locali, popolari, rimasti sconosciuti. Solo raramente venivano intagliate da uno scultore di formazione accademica.
La fregata RADETZKY
La nave in disarmo da deposito ADRIA, ex fregata RADETZKY, priva della polena
La polena della goletta MÖVE: la figura di donna vestita con abiti casti tiene in mano un gabbiano (Möve)
La polena della fregata NOVARA
Collezione di polene nel museo della Marina a Pola
La polena del brigantino SAIDA, arenatosi nel 1874
Re: Polene e resti de navi
No so come ringraziar per le splendide foto e le interessanti spiegazioni. Son stata 3 volte a Pola, e ahimè non ho visitato il museo navale. Quindi le polene venivano tolte se andavano in disarmo o cambiavano nome. E qualchedun le cioleva.Speriamo se ne siano salvate parecchie.
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Re: Polene e resti de navi
Trieste, città marinara, il Primo Porto Di Un Grande Impero.. le polene c'erano sulle navi fino all'ottocento compreso. Che fine hanno fatto se hanno disarmato le navi a Trieste? ci son da qualche parte nascoste? le hanno mandate a Pola perchè era il porto militare? le hanno semplicemente dimenticate e lasciate marcire? insomma, che io sappia a Trieste tranne la testina della Danae che non è una nave triestina in vista non c'è nulla...
Una curiosità: le polene le usavano solo sui velieri o anche sulle navi a vapore?
ah sì: c'è un nome dialettale per le polene?
Una curiosità: le polene le usavano solo sui velieri o anche sulle navi a vapore?
ah sì: c'è un nome dialettale per le polene?
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Re: Polene e resti de navi
Ricordando le illustrazioni delle vecchie navi a ruota ed in ferro, solamente quelle prive di bompresso avrebbero potuto "ospitare" una polena: forse la "Arciduchessa Carlotta" e l'' Arciduca Ferdinando Massimiliano.
Comunque dalle illustrazioni (ridotte) non si capisce se si tratti di polene o delfiniere (rete di sicurezza sotto il bompresso).
No conosso un termine dialettale per polena. Qualche vecio mariner in Adriatico, mostrando i delfini a prua de qualche peschereccio, i diseva:- "Varda là come che i salta davanti la "striga".
Ovviamente iera assai riprovevole (sconsigliato) far pissin a prua!
Comunque dalle illustrazioni (ridotte) non si capisce se si tratti di polene o delfiniere (rete di sicurezza sotto il bompresso).
No conosso un termine dialettale per polena. Qualche vecio mariner in Adriatico, mostrando i delfini a prua de qualche peschereccio, i diseva:- "Varda là come che i salta davanti la "striga".
Ovviamente iera assai riprovevole (sconsigliato) far pissin a prua!
Re: Polene e resti de navi
Sopratuto sora ventoNini Naridola ha scritto: ...,,,,Ovviamente iera assai riprovevole (sconsigliato) far pissin a prua!
Re: Polene e resti de navi
Posso confermare che anche nelle navi a vapore, a ruota ed in molte ad elica era consolidata la tradizione di fregiare la prora con la polena.
Ho in mano “Le navi degli Asburgo”, anche questo di Wladimir Aichelburg.
Sfogliando il testo, tra molti altri, noto i piroscafi lloydiani ARCIDUCHESSA CARLOTTA ( ex ARCIDUCHESSA CAROLINA), e VERBANO, i piroscafi da guerra CURTATONE
(ex p.fo lloydiano IMPERATRICE), il p.fo a ruote KAISERIN ELISABETH, gli yacht a vapore GREIF (ex p.fo lloydiano JUPITER), GREIF II, FANTASIE e MIRAMAR.
Tra i piroscafi ad elica si prestavano all'installazione della polena quelli ancora dotati di bompresso,. Per la gioia di Mandi trovo il lloydiano NIPPON (ex MORENO), HUNGARIA, IMPERATOR, la cannoniere ad elica SEEHUND e DALMAT, le fregate ad elica SCHWARZENBERG e LAUDON, le corvette SAIDA e FASANA, ultimo in ordine di tempo lo yacht SUZUME' del presidente dello STT, Georg von Hȕtterott.
Non elenco ovviamente tutte le navi, mi limito a solo a citare quelle riprese da vicino, di fianco o di prora dove questo fregio mi appare evidente e ne riproduco alcune, le maggiormente visibili nei dettagli.
L'uso della polena non cessò con le prime costruzioni in ferro, ma definitivamente con l'adozione della prora dritta.
Mi pongo la stessa domanda di Baba: dove sono andate a finire queste opere d'arte ?
Piroscafo a ruote KAISERIN ELISABETH, Venezia 1860
Polena dello yacht a vapore a ruote GREIF II : l'aquila bicipite
Tagliamare dello yacht FANTASIE
Veduta di prora dello yacht MIRAMAR, Pola-bacino di Scoglio Olivi, 1880 circa. Sul tagliamare altra aquila bicipire
Fregata ad elica LAUDON, varata a Trieste nel 1873
Il piroscafo lloydiano NIPPON lascia Trieste, diretto in Asia orientale
Particolare prora del NIPPON
Ho in mano “Le navi degli Asburgo”, anche questo di Wladimir Aichelburg.
Sfogliando il testo, tra molti altri, noto i piroscafi lloydiani ARCIDUCHESSA CARLOTTA ( ex ARCIDUCHESSA CAROLINA), e VERBANO, i piroscafi da guerra CURTATONE
(ex p.fo lloydiano IMPERATRICE), il p.fo a ruote KAISERIN ELISABETH, gli yacht a vapore GREIF (ex p.fo lloydiano JUPITER), GREIF II, FANTASIE e MIRAMAR.
Tra i piroscafi ad elica si prestavano all'installazione della polena quelli ancora dotati di bompresso,. Per la gioia di Mandi trovo il lloydiano NIPPON (ex MORENO), HUNGARIA, IMPERATOR, la cannoniere ad elica SEEHUND e DALMAT, le fregate ad elica SCHWARZENBERG e LAUDON, le corvette SAIDA e FASANA, ultimo in ordine di tempo lo yacht SUZUME' del presidente dello STT, Georg von Hȕtterott.
Non elenco ovviamente tutte le navi, mi limito a solo a citare quelle riprese da vicino, di fianco o di prora dove questo fregio mi appare evidente e ne riproduco alcune, le maggiormente visibili nei dettagli.
L'uso della polena non cessò con le prime costruzioni in ferro, ma definitivamente con l'adozione della prora dritta.
Mi pongo la stessa domanda di Baba: dove sono andate a finire queste opere d'arte ?
Piroscafo a ruote KAISERIN ELISABETH, Venezia 1860
Polena dello yacht a vapore a ruote GREIF II : l'aquila bicipite
Tagliamare dello yacht FANTASIE
Veduta di prora dello yacht MIRAMAR, Pola-bacino di Scoglio Olivi, 1880 circa. Sul tagliamare altra aquila bicipire
Fregata ad elica LAUDON, varata a Trieste nel 1873
Il piroscafo lloydiano NIPPON lascia Trieste, diretto in Asia orientale
Particolare prora del NIPPON
Re: Polene e resti de navi
Mi emoziona moltissimo poter vedere il piroscafo Nippon(varato nel 1901 - ex Moreno), con la sua polena. Mio nonno potè osservare partire questa nave a Wladivostok. La nave Moreno fu costruita a Sunderland nel 1901 e venduta al Lloyd di Trieste nel 1902. Molti triestini la videro sia nel porto di Trieste prima della guerra e poi la rividero nel dicembre 1919, appunto a Wladivostok, per riportarli a casa loro. Mi chiedo se la foto postata da Danilo possa essere quella della partenza della nave da Trieste proprio per andare a riprendere gli ex prigionieri. Nella mia foto del 1919 (già postata nel topic Tr e Tr )non vedo polene.
Interessanti i nomi esotici orientali di alcune navi, come la Salamander, o la Drache (drago).
Nella foto vedete il timone della nave ammiraglia austriaca Erzherzog Ferdinand Maximilian che a Lissa speronò e colò a picco la corazzata Re d'Italia. Dietro è posta la polena della SMS Drache, nave corazzata realizzata nei cantieri dello Stabilimento Tecnico Triestino con scafo in legno, poi ricoperto con una corazzatura.
Qui in un'altra prospettiva più completa della polena del Drache.
Interessanti i nomi esotici orientali di alcune navi, come la Salamander, o la Drache (drago).
Nella foto vedete il timone della nave ammiraglia austriaca Erzherzog Ferdinand Maximilian che a Lissa speronò e colò a picco la corazzata Re d'Italia. Dietro è posta la polena della SMS Drache, nave corazzata realizzata nei cantieri dello Stabilimento Tecnico Triestino con scafo in legno, poi ricoperto con una corazzatura.
Qui in un'altra prospettiva più completa della polena del Drache.
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Re: Polene e resti de navi
Non a caso ho postato quella foto del Nippon, è stata una sorpresa anche per me. La didascalia che ho riportato integralmente si riferisce ad un generico viaggio verso l'Estremo Oriente. Mi piacerebbe pensare, ma lo considero improbabile, che si tratti proprio di quello del 1919mandi_ ha scritto:Mi emoziona moltissimo poter vedere il piroscafo Nippon(varato nel 1901 - ex Moreno), con la sua polena. Mio nonno potè osservare partire questa nave a Wladivostok. La nave Moreno fu costruita a Sunderland nel 1901 e venduta al Lloyd di Trieste nel 1902. Molti triestini la videro sia nel porto di Trieste prima della guerra e poi la rividero nel dicembre 1919, appunto a Wladivostok, per riportarli a casa loro. Mi chiedo se la foto postata da Danilo possa essere quella della partenza della nave da Trieste proprio per andare a riprendere gli ex prigionieri. Nella mia foto del 1919 (già postata nel topic Tr e Tr )non vedo polene.....
Se non vado errato quella foto dovresti averla già vista nella tua edizione originale del testo citato: K.u.K. Dampfschiffe Kriegs-Handels-und Passagierschiffe in alten Photographien. Complimenti per il reportage su La Spezia. Peccato per il secondo piano.